sabato 21 aprile 2012

"To Rome with love"

Venerdì esce al cinema To Rome with love e io venerdì sono al cinema.
Non mi fa impazzire Woody Allen, ci sono suoi film che ritengo davvero belli, altri come il penultimo, Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni, che sono insensati. O non li ho capiti.
To Rome with love secondo il mio parere merita di essere visto meglio di altre cose che ci sono per ora al cinema, e nel complesso mi è piaciuto e lo rivedrei subito molto volentieri.
Ma nemmeno questo film come l'altro che ho sovracitato arriva a una fine che abbia un senso compiuto. Alcuni episodi terminano meglio di altri.

L'episodio in cui recita lo stesso Woody Allen è uno tra i migliori. L'abbiamo visto in diverse interviste ultimamente è appare così appassito e inattivo che ci si chiede come possa aver recitato anche nell'ultimo film. Sembrerebbe che stia per morire da un momento all'altro, e invece davanti a una telecamera accesa prende vita e ci racconta una bella storia. L'elemento migliore dell'episodio è ovviamente il grande tenore Fabio Armiliato che canta sotto la doccia perchè ci riesce solo lì. Una messa in scena nei teatri davvero peculiare, e quello che ha fatto più ridere in sala.

L'episodio di Alec Baldwin con Jesse Eisenberg mi è sembrato il più noioso. L'attrice che fa innamorare il protagonista di "The social network" non mi piace molto, la scelta poteva essere più azzecata. Poteva andare l'onnipresente Baldwin nel suo ruolo, però non mi è sembrato niente di straordinario. Cosa ci avrà voluto dire Allen con questa storia? Oltre al fatto che fa bene cedere ai tradimenti, ovviamente...

L'episodio di Penelope Cruz tutto italiano, intrecciato a quello di Alessandra Mastonardi e compagnia bella mi è piaciuto, peccato che sia interamente preso da "Lo sceicco bianco" di Fellini di "qualche anno fa" con Alberto Sordi. E l'ho anche recensito da poco, è l'ultimo film prima di questo post. Che coincidenze! Ovviamente ci sono delle cose cambiate, per esempio il doppio tradimento della Mastronardi inizialmente con Antonio Albanese e poi con Riccardo Scamarcio, e quello di suo marito con Penelope Cruz. Fantastiche le zie shockate dalla provocante escort (Cruz) fatta spacciare per la moglie Milly (Mastronardi). Mi ha davvero molto ricordato il film di Fellini perchè il soggetto è lo stesso, con alcuni cambiamenti.
Brava Penelope che recita in italiano, così è più credibile, e bravo anche Alessandro Tiberi, il finto marito.

L'episodio di Benigni è quello più sensato di tutti, quello che manda un messaggio chiarissimo sul famoso quarto d'ora di notorierà. La moralità nei film di Allen non esiste, infatti nessun personaggio si domanda se sia giusto o meno quello che sta facendo, si vive d'istinti come gli animali. Niente rimorsi, al massimo solo rimpianti. L'interpretazione di Benigni è perfetta e ottima come al solito, ma io sono di parte perchè lo adoro letteralmente, anche se credo che chiunque difficilmente darebbe un parere contrario. Lo stesso Allen si è complimentato tantissimo con il suo doppio italiano, così dicono. Per certi versi è vero, anche se Benigni è più brillante nella sua modestia e umiltà.

Piccola riflessione: il film in se stesso non è un successo e non è premiabile, lo stesso film con attori diversi e sconosciuti anche se bravi non avrebbe avuto il successo che probabilemtne avrà "To Rome with love", ma siccome è girato in Italia e ci sono attori molto ma molto bravi, Benigni per primo che torna sul grande schermo dopo un'assenza di sette anni che a me personalmente pesa tantissimo, allora per questo motivo è piacevole da vedere. Il merito maggiore credo sia degli attori, non della storia anche se devo riconoscere che ci sono momenti davvero piacevoli. Credo che Allen si sia dato un po' alla superficialità, forse vive dei successi già ottenuti e dalla fama da genio che nei decenni scorsi si è guadagnato con merito. Adesso gira ogni anno qualcosa come due film, e incassa anche se le storie che scrive io stessa le avrei scritte meglio. Questa è la dura verità purtroppo, poteva accostare questa realtà a quella di un Leopoldo Pisaniello (Benigni) famoso per essere famoso. 

Il film PURTROPPO mi è piaciuto perchè è girato in Italia, mi dispiace dirlo e so che come motivo non basta, ma quasiasi cosa girata a Roma (anche una ripresa amatoriale) ha il suo fascino. Ancora una volta Allen si prende meriti che non sono esattamente i suoi.


VOTO: 8

giovedì 19 aprile 2012

"Lo sceicco bianco"

Un film ben definito e lineare dall'inizio alla fine, è questo Lo sceicco bianco di Fellini. E' il primo film che il regista riminese gira da solo, nel primo infatti lui e Lattuada si dividevano la regia.
E' molto divertente e ha una storia strutturata benissimo, coerente e che fa entrare nel contesto in cui si trova una giovane coppia siciliana, dove lei va alla ricerca del suo eroe da fotoromanzi e lui la cerca disperatamente per tutta Roma, dove sono in vacanza, per presentarla ai parenti.
Fantastico il personaggio di Sordi, lo sceicco che sembra uscire direttamente dai fotoromanzi, così frivolo e superficiale, allegro e sempre affascinante. Fanno invece tenerezza i due coniugi, che sembrano l'immagine del sud catapultato nel nord. E Leopoldo Trieste è davvero un grande attore, perfetto nel ruolo.

VOTO: 8

"Il mio grosso grasso matrimonio greco"

Famosissimo e visto più volte, mandato in tv spesso, eppure non sono mai riuscita a vederlo per intero, non so perchè. Il mio grosso grasso matrimonio greco, scritto dalla stessa attrice protagonista, è una commedia divertente di qualche anno fa che racconta la storia di una ragazza ormai grande per prendere marito, secondo i canoni di una tradizionale famiglia greca, religiosa e simile alle famiglie siciliane che conosco bene, dove i valori sono il prima del tutto.
Fa davvero ridere, anche solo per l'aspetto che sono riusciti a far assumere alla povera ragazza impacciata. Mi è piaciuto il fatto che è brutta prima della trasformazione e che dopo non diventa una miss, ma una normale ragazza formosa, piacevole nel carattere e nella presenza. Fortissime le gags che vedono i genitori del fidanzato messi in trappola in una famiglia lontana dalla sua, soprattutto nella scena in cui hanno forzatamente bevuto talmente tanto da non vederci più bene.
Nel film più di un'ombra di maschilismo tipico delle famiglie patriarcali che non ho potuto fare a meno di notare. Mi fa sorridere che esista ancora gente così retrograda che sostiene o anche solo pensa che le donne abbiano un ruolo ben definito che non è quello che spetta agli uomini.

VOTO: 8 

"Io sono leggenda"

Premettendo che non mi piacciono i film di fantascienza e che si discostano troppo dalla realtà, faccio eccezione con pochi. Io sono leggenda non fa accezione, ma rispetto a quello che vedo in giro nei trailer, credo che meriti più di altri. E' capace di immergerci in un'atmosfera nostalgica come quella di un uomo che si ritrova ad essere l'ultimo abitante della terra insieme al suo cane, un bellissimo pastore tedesco. Eppure quest'uomo non è solo e non è speciale, perchè senza saperlo altri sono sopravvissuti a un terribile virus che una dottoressa ha diffuso con la speranza di redimere il cancro. Non ha avuto l'effetto desiderato, e tutti sono morti o sono diventati dei morti viventi. Mostri, più che uomini sembrano gli abitanti di Pandora di Avatar.
Ho provato pena e tenerezza in diversi punti, soprattutto nella scena della morte del cane. In certi punti mi sono spaventata, più per la sorpresa inaspettata di vedere apparire questi ibrido umani, perchè di per se il film è un thriller drammatico e d'avventura, più che un horror! Anzi è proprio lontano dall'horror.
Smith è un attore molto capace, e ha una certa predisposizione per i film drammatici, mi fa piangere solo a vederlo!!! Anche nell'azione non è niente male.
Del film mi è piaciuto il fatto che ci sono poche parole, e molti fatti. Nel senso che si capisce solo dopo un po' cosa sta succedendo. Ovviamente mai come in Sette anime, sempre con Smith.

VOTO: 7

"I vitelloni" di Fellini

Sto imparando poco a poco a conoscere Federico Fellini, partendo dai film più vecchi per arrivare ai più "recenti". Uno di questi, il suo secondo film, è I vitelloni. Una trama così ricca e ben intrecciata, divertente, è l'origine della vera, vecchia e sana commedia italiana.
Ho letto da qualche parte che questo è uno dei film preferiti dal famoso Quentin Tarantino, e ha i suoi motivi. Fa davvero piacere sapere che molti dei nostri vecchi registi che hanno fatto storia sono punti di riferimento, spunto e ispirazione per i registi e geni di oggi.
Alberto Sordi, Riccardo Fellini (fratello del regista), Leopoldo Trieste, Franco Fabrizi, tutti dei grandi. Ma il cast è molto più ricco. Mi ha ricordato Amici miei per le amicizie, non per il genere. Qui non c'è tempo per fare scherzi, è ambientato in un epoca in cui avevano ben altro per la testa per pensare a divertirsi come facevano i grandi comici di "Amici miei".
Ho odiato comunque molto il personaggio di seduttore di Fabrizi. Traditore più che altro, senza rispetto, egoista e quel che segue. Pentito poi, per fortuna, ma non so quanto e se crederci.

VOTO: 8

"Le relazioni pericolose" tra passione e vendetta

Ha un titolo tra i più comuni, infatti mi sembrava di averne già sentito parlare prima che Le relazioni pericolose entrasse in mio possesso. Ieri sera l'ho visto e sapevo che mi sarebbe piaciuto molto, adoro i film d'epoca! In più i titoli di testa si aprono con John Malkovic, Michelle Pffifer, Gleen Close e Uma Thurman! Come potevo perdermelo? Dopo averlo tanto atteso, venuta a conoscenza del cast, posso dire a voce alta che ha soddisfato le mie aspettative e non ne sono rimasta affatto delusa.
Francia, secolo XVIII, nobiltà tra passioni i vendette. Il primo tema lo preferisco al secondo, però questo modo di avvolgere la vendetta nell'ironia pungente, ricca nel linguaggio forbito usato dai personaggi mi ha molto divertita! Si sa che il linguaggio usato doveva per forza essere di un livello a cui ormai nessuno è più abituato, così mi sono trovata di fronte a frasi molto belle, apprezzo tantissimo i film che usano una retorica del genere. E' da vedere anche solo per il modo di parlare! E vogliamo parlare della cura per i dettagli? Stupendo! ho notato particolari accuratissimi nell'interpretazione di alcuni personaggi come il seduttore Malkovic, che a me fa una certa brutta impressione per l'espressione del viso che ha di natura, nonostante ne riconosca le grandi doti. Giovanissima Michelle Pffifer, stupenda come la Thurman, entrambe con il loro fiorente  talento (siamo negli anni 80) che sembra così puro mi hanno fatto dispiacere ancor di più per il modo in cui sono così traviate senza scrupoli nel film. Succede ora e succedeva prima. Una vendetta senza riserve questa, e tutto per gioco, tutto per passione e lussuria, tutto per divertimento, tutto perchè quella nobiltà che tutto aveva voleva ancora di più per far passare le giornate. Non si può dire che si annoiassero...E a pagarne le conseguenze i più giovani, ancora inesperti in faccende d'amore. E' stato triste vedere cosa sono poi diventate e realizzare la strada che hanno intrapreso i fatti.
Musiche, ambientazione nei termini di paesaggi e scenografie, dialoghi... tutto piacevole, molto rilassante e divertente.

VOTO: 9


Alcune bellissime frasi...

"Tu credi ancora che gli uomini ci amino come li amiamo noi? No, gli uomini godono della felicità che ricevono, mentre noi possiamo solo godere della felicità che diamo."


"- Io mi domando spesso di voi come siate riuscita ad inventarvi. - Bene, non ho avuto scelta, è vero, sono una donna. Le donne sono obbligate ad essere molto più abili degli uomini. Potete guastarci la reputazione e la vita solo con poche parole bene scelte, quindi è chiaro che io non ho dovuto inventare solo me stessa, ma espedienti di fuga cui nessuno aveva mai pensato. E ci sono riuscita perchè io ho sempre saputo di essere nata per dominare il vostro sesso e per vendicare il mio."

mercoledì 18 aprile 2012

"Revolver"

A quanto pare l'unico film di successo che sia riuscito a fare Guy Ritche è Sherlock Holmes, mentre il Revolver più famoso è quello della sua ex Madonna, la canzone. Il suo Revolver invece, è un po' meno ambizioso.
Non è un film brutto, non potrei dirlo, però secondo un modesto parere, è troppo confusionario e poco chiaro. Violento, e sinceramente non mi è arrivato molto guardandolo. Forse dovrei rivederlo. Ma non ci penso proprio.

VOTO: 5

"Memento" e impazzite (più link film)

Se volete impazzire letteralmente e avete finito i cruciverba a disposizione, vi consiglio di vedere Memento. Vi assicuro che alla fine vedrete deformato il vostro modo di osservare la realtà. E quando un film riesce a far questo secondo me merita, anche perchè Nolan non è la prima volta che ci sconvolge se non l'esistenza almeno la giornata! Qualcuno ha mai sentito parlare di Inception?
Il film ha la particolarità di essere girato in maniera cronologicamente inversa, ovvero il regista l'ha fatto montare al contrario, per rendere più verosimile la storia ponendoci allo stesso punto di vista del protagonista che ha una malattia che gli fa perdere la memoria e cancella tutto quello che è avvenuto molto tempo prima e anche le cose più recenti. E' un film da perdere la testa! Montato dalla fine per cui l'inizio è la fine e la fine è l'inizio, io l'ho visto montato al contrario, cioè cronologicamente giusto ma non è così che l'ha voluto Nolan. Ok, credo di aver confuso le idee a tutti. Sono rimasta scontenta dopo aver scoperto che non era quella la vera versione originale, quindi meriterebbe di essere visto al contrario anche se non si capirebbe completamente niente! Ma è un modo davvero curioso di fare un film, è geniale, questo regista è all'avanguardia, sperimenta e non si limita a fare film seguendo il linguaggio standard di comprensione! Sfida le regole del cinema e della narrazione, sfida se stesso mettendosi così alla prova e soprattutto sfida lo spettatore dimostrandogli che si fida dell'intelligenza e capacità di cogliere di una generazione ormai abituata ad avere il cinema nel sangue. 

QUI la prima parte del film su Youtube e da lì le altre parti! Buona visione!

VOTO: 10

"Gli amici del bar Margherita"

Ogni tanto bisogna tornare al cinema italiano e vedere cosa combinano i nostri registi più bravi. Pupi Avati, che tra i tanti sicuramente si distingue, ci delizia con una bella commedia di quelle fatte bene (come dico io) che si chiama Gli amici del bar Margherita e che è ambientato nella sua Bologna. Un gruppo di assidui frequentatori di questo bar, ognuno con storie diverse e con caratteristiche che si prestano all'ironia, e tutti interpretati da attori famosi del nostro panorama cinematografico, tra i quali sicuramente merita di più Diego Abatantuono, anche se non mi fa impazzire. Devo riconoscere che è molto bravo.
Di qualità, diverte e intrattiene, ed'è quello che una commedia deve fare, e se dobbiamo scegliere il male minore.. se commedia dev'essere, che sia di questo tipo! Quindi vi consiglio di vederla perchè attori come Neri Marcorè e Luigi Lo Cascio danno il loro meglio! Che cast, ragazzi! Viva Avati!

VOTO: 8

"The artist"

Recuperare il passato è bellissimo se ha l'effetto che ha avuto in chi ha visto The artist. Con Hugo Cabret abbiamo visto che quest'anno il cinema americano e non, ha celebrato se stesso, il suo passato e la sua grandezza. E le sue origini in una rivisitazione presente è quello che si vede in questo film in bianco e nero e muto di produzione francese. Non sono riuscita a trovare qualcosa di negativo in questo film, è divertente, impegnato, ben curato, interpretazioni magnifiche di Jean Dujardin e Berenice Bejo, e trama davvero carina. E' stato bello tornare nel passato e riproporre il linguaggio con cui il cinema è nato, e con cui poi si è trasformato con l'avvento del sonoro a cui questo film dedica la parte finale, anche se ovviamente celebra interamente il muto.
Un merito particolare merita il cagnolino del film divenuto tanto famoso anche per altri film fatti, e fa una tenerezza! Dujardin invece ha un fascino unico e lo estende a tutto il film, perchè fare un film senza parlare è molto ma molto difficile, le parole coprono le imperfezioni, mentre parlare con il volto e coi movimenti fa degli attori di questo film dei veri professionisti! Altra cosa che mi ha positivamente meravigliata è che nonostante ci fosse di mezzo una storia d'amore come sfondo, non mi è sembrata affatto scontata, anzi non vedevo l'ora che arrivasse il suo momento! Chi non l'ha visto si affretti, comincia a trovarsi in giro...

VOTO: 10

"Biancaneve nella foresta nera"

Cerco da diversi anni un film che racconta la storia di Biancaneve. Ne hanno fatti molti e sono passati troppi anni per ricordare qualcosa di questo film che mi aiuti a ritrovarlo, così cercandolo li sto guardando tutti. Il primo che ho visto è Biancaneve nella foresta nera e mi è sembrato molto simile a quello che ricordo del film che non trovo. Che giro! Ricordo solo una scena confusa, e che mi piaceva molto e lo volevo vedere sempre. Non è l'unico film che cerco così senza risultati.
Una visione gotica e nera della famosa favola, con ambientazioni fantastiche e affascinanti e con un'impronta horror che sa inquietare al momento giusto. Bellissime le inquadrature che valorizzano le brutte intenzioni della cattiva e posseduta madrigna! Nonostante la storia impostata così abbia qualcosa di sinistro non si può negare che affascina moltissimo per i meravigliosi panorami e per il nero che impera ovunque in tutta la vicenda. Per il resto si può dire che si mantiene fedele alla favola che conosciamo tutti con qualche piccola variazione per quanto riguarda i nani, ve ne renderete conto!
Stupenda la bella Sigourney Weaver! Guardatelo che non ve ne pentirete, soprattutto per apprezzare più o meno i due nuovi film ispirati alla favola di Biancaneve che usciranno nelle prossime settimane!

VOTO: 8

"Io ballo da sola"

Sto scoprendo un regista italiano considerato tra i migliori, non della generazione Fellini e De Sica, ma di una successiva. Bernardo Bertolucci. Il suo primo film che ho visto si chiama Io ballo da sola ed'è un film molto bello. Particolare, lineare, con l'atmosfera perfetto e integrato a pieno nel contesto e nella natura che fa da sfondo alle avventure del personaggi. Stupendo perchè non sappiamo mai chi sono i personaggi che spuntano come funghi poco a poco, in un'enorme proprietà che non si sa di chi sia, che sembra un albergo e dove tutti sono quasi ossessionati dall'arrivo di una ragazzina alla quale danno molta importanza. Lei, quella che balla da sola perchè non ha trovato fin ora nessuno da amare, lei che è al centro delle attenzioni di tutti, e per l'età che ha non se ne dispiace. E' tutto molto tranquillo, forse fin troppo, mi ha dato una sensazione di calma apparente, mi è sembrata la vera vita quella mostrata da Bertolucci in questo film, vera vita perchè ognuno ha i suoi problemi ma non si drammatizza per far venire fuori un film drammatico, non si piange ma si osserva cosa succede come se stesse succedendo a persone a noi vicine. Meno probabile che accada è il manifestarsi di quella libertà che mostrano i protagonisti del film anche nello spogliarsi e fare il bagno tutti insieme nudi, o ritrarre un nudo, o nel parlare di certe cose liberamente con una ragazza di 19 anni. Un gruppo di americani che cerca e trova la pace in questo pezzo di Toscana e che si chiude in quegli enormi spazi offerti dalla natura come se lì dentro avesse tutto il necessario per vivere. Ma in ognuno di loro, tutti benestanti, si avvista una sensazione di insoddisfazione, manca qualcosa eppure nessuno di loro vive male questa mancanza, o per lo meno non lo da a vedere. Mi è sembrato fantastico poter mostrare la vita in questi termini, l'ho visto il giorno di Pasqua e mi è sembrato davvero una sorpresa, una rivelazione di questi personaggi che escono da questo enorme uovo-scatola creato da un facoltoso regista qual è Bertolucci. La cosa che è più evidente vedendo il film è la libertà che tutti hanno nella vita. Questo è davvero un grande sogno cinematografico! Film super consigliato1

VOTO: 9

"Appaloosa" il western di Ed Harris

Ho visto un western, e già questo è di per se strano. Ho visto un western di quasi due ore. Questo peggiora le cose. Ma le cose si spiegano da sole se puntualizzo che ho visto un western di Ed Harris con Viggo Mortensen, Renee Zellweger e... tenetevi forte che lo faccio pure io, Jeremy Irons! Tra i miei attori preferiti, mi sto impegnando a vedere tutti i suoi film. 
Ovviamente non nego che non mi sia pesato accingermi a vedere un film western, però è stato meglio di quanto pensassi, forse perchè la storia era strutturata bene e scorreva fluidamente, anche se io l'avrei fatto durare un po' di meno. Non ci sono chissà quali combattimenti e manifestazioni di violenza, è discreto come film. La cosa pessima è la voce che doppia Irons, che solitamente identifico con un'altra voce. 

VOTO: 6

TITANIC 3D

Non ho potuto resistere, già mesi fa avevo deciso che sarei andata a vederlo al cinema, e l'ho fatto. Il motivo è che non ci sono andata o non mi ci hanno portata nel 1997, e così dovevo poter dire pure io: "L'ho visto al cinema!" Di cosa sto parlando? Ma ovviamente di Titanic 3D.
Non vale la pena di parlare del film che tutti conosciamo, ma devo dire che non sono affatto pentita di essere andata a vederlo al cinema perchè è stata un'emozione fortissima e mi sono commossa in più punti nonostante sapessi cosa stava per avvenire avendolo visto innumerevoli volte. Ma è stato davvero un insieme di sensazioni come fosse la prima volta che le provassi, e sapevo che ciò sarebbe avvenuto. Inoltre, in merito al 3D, non credo sia indispensabile. Intendo dire che il film mi è piaciuto non perchè era in 3D, perchè dopo un po' ti scordi che hai gli occhialini messi e se li togli ti pare meglio quello che vedi senza. Non per forza il progresso è migliore di quello che l'ha preceduto, no? Quindi la bellezza è vederlo al cinema con tutto l'atmosfera giusto, no vederlo in 3D, anche se sicuramente ci sono dei pezzi che col 3D rendono meglio, altrimenti Cameron non l'avrebbe fatto. Ma è pur vero che per guadagnare si fa di tutto. E credo che molti hanno scelto come me di andare o tornare al cinema per vederlo...

"Albert Nobbs"

Alternando film molto vecchi con film usciti da poco tempo e che pochi avranno visto, ieri mi è capitato di vedere Albert Nobbs. Dico "che pochi avranno visto" perchè immagino che gli italiani abbiano prestato più fiducia a film meno impegnativi, dato che un film come questo è rimasto nelle sale della mia città per pochissimo tempo, nemmeno il tempo di rendermi conto che era uscito! Così l'ho visto in altro modo e la qualità era abbastanza buona.
Mi è piaciuto e mi ha fatto moltissima tenerezza la protagonista, o il protagonista. Mi è sembrata una storia originale perchè a quell'epoca era davvero difficile conoscere storie come quelle di Albert che nemmeno ricorda cosa voglia dire essere donna, talmente era entrato nella parte. Una omosessualità non del tutto chiara ai miei occhi, credo si sia trattato più di rientrare in pieno nella categoria che lei aveva fatto sua, quella di uomo. E da lì, prendere moglie e riuscire a vivere felice... forse per mettere a tacere anche ogni solo pensiero che avesse fatto dubitare che Albert fosse diverso da quello che sembrava. Ma credo che fosse così poco femminile in quella parte, che a nessuno potesse venire il dubbio. La protagonista, la grande Green Glose per questo credo che meriti un enorme applauso senza fine. Non ha vinto l'Oscar ma ha avuto la nomination, e credo che se lo sarebbe davvero meritato, senza nulla togliere alla Streep, visto che comunque non ho ancora visto The iron lady. Credo comunque, se mi è permesso di dirlo, che la bellezza del film sia legata quasi esclusivamente all'interpretazione della Glose, perchè questo è l'elemento davvero particolare. Inoltre ho letto che l'attrice anni prima aveva interpretato lo stesso personaggio, tratto da un libro, a teatro, e aveva voluto portarlo al cinema, infatti la sceneggiatura è firmata anche dalla Glose.
Non voglio entrare in merito al finale del film, altrimenti svelerei tutto, posso solo ricollegarmi a quello che ho detto all'inizio, e cioè che ho avuto molta pena per la vita che ha avuto Albert, e per quella che gli è stata negata a causa di sfortunati trascorsi.

VOTO: 8

domenica 8 aprile 2012

"Besos para todos"

D'ora in poi tornerò a vedere più film in spagnolo, per non dimenticarmi come si parla. Non sto scherzando, sento che la mia conoscenza di questa lingua la sto perdendo.
E siccome era ed è mia intenzione quella di vedere tutti i film con Pilar Lopez de Ayala, il nuovo aquisto del gruppo di attrici che preferisco, insieme a Natalia Millán, Marisa Paredes e Blanca Suarez ed altre, parlando di attrici spagnole. Besos para todos è uno di quelli. Classico film spagnoleggiante con le classiche tipicità dei film spagnoli ambientati negli anni sessanta, tra bassi fondi e prostituzione. Anni sessanta con canzoni come "Pregherò" e "24.000 baci", anche in Spagna. Lo stile nel vestire mi è sembrato una copiatura di quello che si vede spesso nei film italiani del periodo. Scommetto che il regista si è un po' ispirato a noi. Ma mantenendo qualcosa che solo nei film spagnoli fin ora ho visto, e cioè quella vivacità di colori nel vestire, colori forti e accesi messi insieme senza nessun rispetto per la moda. Questo sì che è tipicamente spagnolo!
La storia non mi è sembrata niente di eccellente, anzi è abbastanza "regolare". Simpatico l'interpretazione di Lopez de Ayala che da un accento diverso alla sua strana voce che mi diverto ad imitare. Anche il suo personaggio è particolare, ragazza per bene dall'apparenza seria ma con ambiguo temperamento.
Quindi pure loro ripetono sempre gli stessi motivi più o meno come noi, ma si apprezza sempre quello che non è nostro, e questi film divertono. La qualità non è alta, non c'è dubbio.

VOTO: 5