giovedì 9 giugno 2011

"Amori e altri crimini", crimini di quelli veri

Nella mia lista di film figurava da tempo un film il cui titolo mi è suonato sempre familiare ma che a ragione del vero non ho idea di dove l'abbia potuto sentire, vista la sua nazionalità. E' un film serbo! Amore è altri crimini è il suo titolo, ed'è ambientato a Belgrado in un ambiente di degrado. Mi scuso per la rima ma non ho potuto evitarlo. Una ragazza decide di fuggire dalla città e abbandonare una vita che non le piace più. Al suo fianco fino adesso un boss del quartiere. In questo ambiente di delinquenza qualcosa mi conferma la frase spesso usata dalla mia nonna: i soldi rubati finiscono sul bancone del farmacista. Ovviamente mia nonna la dice in dialetto. Qui i soldi non finiscono esattamente in farmacia, ma voglio dire che quello che quest'uomo fa agli altri è pari alla scontentezza che prova in cuor suo per la figlia, una ragazzina con diversi problemi non so bene di che tipo, ma con la mania per il suicidio e per i film spagnoli, e che parla pochissimo. E' una storia di anime perdute che vagano sullo sfondo di una città per niente accogliente e che li spinge ad abbandonare quella vita per qualcosa di facilmente migliore. Ho avuto la sensazione che tutti volessero fuggire ma che non tutti avessero il coraggio di farlo. Sicuramente quei posti così freddi non mi sono mai piaciuti quindi mi chiedo come sia viverci e da sola mi rispondo che non è facile, ma posso sbagliarmi, non conosco nessuno che ci vive per confermarmelo. So solo che io senza il mio mare e il mio sole sarei una morta ambulante. Come i personaggi di questo film, apatici e tristi solo a guardarli. Privi di passionalità, sembravano non avere cuore, era come se stessero in piedi per chissà quale forza misteriosa.
Mi rendo conto che il mio giudizio è molto discutibile data la mia poco predisposizione per l'est Europa. Forse non sono la persona più giusta per parlare di questi film, ma per una che è abituata alla travolgente passione che mettono gli spagnoli in qualunque cosa facciano, è dura vedere una roba del genere. Che strappo, che male! Insomma, avrete capito che non sono uscita particolarmente contenta da questa visione. Manca quell'ingrediente di normalità, mi sembra un film troppo artificiale. Ecco, è proprio un film, c'è poco di credibile. Ma non per il tema, bensì per l'approccio che ha, per il modo di raccontarci la storia. E' il mezzo che a mio avviso non funziona.

VOTO: 3

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