giovedì 19 maggio 2011

"Il nascondiglio"

Ho sempre creduto di non essere un tipo da film horror. Ho sempre preferito le cose più sobrie, commedie o al massimo dramma. Invece nell'ultimo anno i miei gusti cinematografici sono radicalmente cambiati, ho visto cose nuove e senza rendermene conto sono incappata nel thriller horror che rischia di sostituire nei miei gusti il dramma.
Uno dei primi thriller-horror che ho visto è di Pupi Avanti, che non credevo si dedicasse a questo, infatti se non erro è un'eccezione nella sua filmografia, e per non essere il suo genere è davvero un bel film. L'ho già visto più di una volta e prossimamente lo proporrò a due amiche terrorizzate dalle mie ultime proposte filmiche (The orphanage e Julia's Eyes).
Era una sera di ottobre quando decisi di vedere questo film, ci avvicinavamo alla notte e col senno di poi non so proprio come sia potuto venirmi in mente di vedere di sera al buio sola nella mia stanza un film di cui già sapevo essere da paura. Ovviamente il volume si abbassava vertiginosamente quando percepivo l'avvicinarsi del pericolo per la bravissima Laura Morante, protagonista del film. E' un film in cui non credo abbiano consumato molto di luce, è proprio tutto al buio, e questo è terrificante, soprattutto se ci troviamo in una casa che nasconde del sangue che qualcuno non ha dimenticato. Mi vengono i brividi a pensarci, però mi piace perchè ha una sua trama ben definita e non è il solito horror tutto paura. Io in tutto ciò che vedo voglio trovarci il motivo. E qui tutto fila liscio senza contraddizioni perchè la storia c'è e ci sono dei motivi più o meno normali.
Laura Morante in un ruolo così non l'avevo sicuramente mai vista, e devo essere sincera, la mia prima impressione del film, già dalle prime scene mi ha fatto pensare: "Ma siamo sicuri che sia un film italiano?" E' fatto davvero molto bene, addirittura le prime scene sembrano tratte da un classico americano, sarà per le voci doppiate dei personaggi, infatti la Morante credo sia l'unica italiana in tutta questa storia, dopo il regista. Tutto ciò per dire che anche noi siamo capaci di fare bel cinema e che non dovremmo soffermarci solo ai soliti generi, ma entrare invece in concorrenza con generi come il thriller che sta risultando vincitore in altri paesi. Non voglio continuamente fare paragoni con la Spagna, ma è il cinema che conosco meglio dopo quello italiano.
L'ansia è continua, ma soprattutto verso la fine, e in questo la locandina del film è un po' ingannevole, ci vuole portare fuori strada credo. Io stessa credevo, prima di vederlo, che ci fosse la presenza di qualche spirito che si divertiva a terrorizzare Laura Morante, invece non è esattamente così. Mia zia dice sempre: "Dobbiamo avere paura dei vivi, non dei morti". Guardatelo!

VOTO: 8

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