venerdì 27 maggio 2011

Maschi contro femmine o... femmine contro maschi?

Mi è capitato diverse volte, da quando ho aperto questo blog, di lamentarmi di film americani, dette americanate, che io stessa decidevo di vedere. Ma è altrettanto capitato di parlare delle ultime italianate che per ora sembrano occupare gran parte della produzione cinematografica italiana. Le solite commedie senza storia che girano tutte attorno alle solite cose. Sesso, tradimenti, poco romanticismo, quotidianità. Insomma, ciò che li caratterizza e li salva dall'essere catalogati insieme ai cinepanettoni è la presenza nel cast di attori comici che qualunque cosa tu gli faccia dire, la dicono bene. Vedi Fabio De Luigi, vedi Ficarra e Picone, vedi Emilio Solfrizzi... Senza di loro, non immagino cosa sarebbero stati.
E appunto, Maschi contro femmine e Femmine contro maschi sono un'eccezione e mezzo alla regola che si sta poco a poco formalizzando facendo diventare il nostro cinema un cinema di terza categoria, conformato allo stesso stile da anni ormai.
Quello che non riesco a capire è la differenza tra i due film. Io li ho visti entrambi, il primo, Maschi contro femmine è carino, ma niente più di "film da intrattenimento". Due gruppi, uno di uomini e uno di donne. Una sorta di impercettibile lotta che non arriveresti mai a percepire se non fosse che te lo sbatte in faccia più che suggerisce il titolo stesso. E come prevedibile, questo genere di film non vuole arrivare a cuore di nessuno. Non vengono mandati messaggi nè raccontate storie tremendamente originali o interessanti, non esiste alcuna morale e non si arriva proprio da nessuna parte. E il popolo italiano evidentemente vive di questo, di spazzatura.
Sinceramente non ha alcun senso il secondo film, Femmine contro maschi. Sono altre storie (si fa per dire) e altri personaggi. E poi, non c'è niente che caratterizzi e renda differenti i due film, come invece dovrebbe essere visto i titoli. Mi aspettavo un qualche schieramento e lotta tra i sessi, invece si tratta solo di gruppi protagonisti (neanche poi tanto), prima uomini e ora donne dal cui punto di vista viene raccontata la storia.
Inutile dirlo, ma se io potessi farmi produrre un film, difficile com'è oggi lavorare e farsi conoscere, farei di tutto per distinguermi dalla massa, non mi metterei a fare questi film.

VOTO: 5 per entrambi

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