venerdì 27 maggio 2011

Incubi da... "Misery non deve morire"

Ho una lista infinita di film da vedere. Giorno dopo giorno ne aggiungo qualcuno in più, e meno spesso ne cancello altri. Capita che un amico me ne consiglia qualcuno e allora la curiosità lo fa passare al primo posto guadagnandosi un'illeggittima precedenza sugli altri.
Oggi per esempio, il mio ragazzo mi ha consigliato un film tratto da un romanzo di Stephen King, autore di molti altri libri famosi. Si tratta di un trhiller, per molti versi un trhiller psicologico, anche se non è presente una forte introspezione nella psiche della vittima-protagonista. E' un film del 1990, e si vede. Inizia in un modo, complice la musica, che porta fuori strada. Brevemente, la storia è quella di un noto scrittore di romanzi che rimane vittima di un incidente automobilistico e viene salvato (mi costa chiamare così quel gesto) da una donna che scopre poi essere una sua grande ammiratrice. E fin qui, sembra tutto molto normale, ma non è così. Inizia per l'affascinante scrittore un vero e proprio incubo a occhi aperti. Degna d'ammirazione quanto surreale la sua calma e controllo assoluto della situazione, senza quasi mai perdere le staffe. Improbabile per uno che si trova in quella situazione. Quanto all'artefice del sequestro, quell'attrice mette proprio paura perchè mi sembra di averla già vista in un ruolo simile, e anche se è la buona del Titanic, non riesco proprio a vederla in altro modo adesso. Certo che la pazzia non ha limiti, c'è da spaventarsi. Questa sorta di stolking al femminile è tremendo perchè se una donna, notoriamente sesso debole, riesce a diventare l'incubo di un uomo... allora la donna in questione è proprio fuori! Ma non solo, si tratta di una persona fortemente instabile e difficile da "battere". Che mente lucida, calcolatrice e perversa. Esorcista, pensaci tu!
Se dovessi esprimere un accorgimento direi che non mi ha del tutto convinta il comportamento globale dell'aguzzina, mi aspettavo qualcosa di più inquietante in immagini, mentre non ci viene mostrato niente che faccia rabbrividire. D'accordo che non è un horror, però mi aspettavo che tutta quella follia nella testa della donna si manifestasse in maniera appunto folle e con maggiori episodi di schizzofrenia, mentre assistiamo all'espressione di una pazzia nella sua compostezza in particolar modo nei suoi frequenti momenti di quotidiana calma apparente che la mostra debole e vulnerabile, quasi lei vittima. Io ci avrei messo un po' più di scatti folli, e un po' più di spiegazione sul perchè di quella follia. Anche la follia che sembra non avere criterio o logica ha i suoi forti perchè. E potevano anche riportare la traduzione dei ritagli di giornale nell'album dei ricordi della pazza. Avrremmo capito molto più sui suoi precedenti.
Insomma, mi aspettavo qualcosa di più venendo dalla piuma di uno come Stephen King.

P.S: Non starò diventando un po' troppo critica?

VOTO: 6

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