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sabato 24 maggio 2014

"The dreamers" di Bertolucci (capolavoro indiscusso)

Non so se è possibile distinguere la persona di un artista dal suo operato professionale, credo di no, soprattutto se questo fa cinema d'autore. Ad esempio, non nutro forte simpatia nei riguardi di Bernardo Bertolucci, ma riconosco che ha realizzato lodevoli capolavori, kolossal, cult.
Di recente ho visto The dreamers, film francese con giovani attori magnifici, tra i quali spicca Eva Green. Non sapevo fosse francese, e non sapevo nemmeno che fosse la protagonista quasi indiscussa di un capolavoro come questo. 

La vicenda è tutt'altro che semplice, racconta uno strano rapporto tra due fratelli gemelli e un loro amico rapito dall'avvolgente amore fraterno (?) di questi due adolescenti che con lui condividono la passione per il cinema. E in questo film c'è molto cinema, ci sono citazioni visive ovunque, dalle imitazioni agli elementi che rimandano a film famosi, da brevi spezzoni di pellicole qua e là a citazioni tratte dall'arte figurativa. Non c'è niente di questo film che non mi sia piaciuto, è indiscutibile il suo valore. E' talmente bello che non so cosa dire a riguardo! 

Molta pena per i gemelli, per il legame che li lega e li fa apparire tanto forti ma in realtà nasconde una debolezza individuale che fa respirare desiderio di morte nella ragazza. C'è una sonora malinconia negli occhi di ognuno di loro, sembra di potergli leggere dentro. E cosa dire della reazione dei genitori dopo la scoperta? Mi sono sembrati così timidi, come se fossero dispiaciuti di essere li, come se fossero stati loro ad essere scoperti sul luogo dei misfatti.

Ma purtroppo non digerisco l'attore che interpreta l'amico, il biondino americano che mi ha terrorizzata in Funny games del mio maestro M. Haneke. Altro da dire? No, niente. Forse così deve essere quando si parla di film riusciti.

VOTO: 9

mercoledì 18 aprile 2012

"Io ballo da sola"

Sto scoprendo un regista italiano considerato tra i migliori, non della generazione Fellini e De Sica, ma di una successiva. Bernardo Bertolucci. Il suo primo film che ho visto si chiama Io ballo da sola ed'è un film molto bello. Particolare, lineare, con l'atmosfera perfetto e integrato a pieno nel contesto e nella natura che fa da sfondo alle avventure del personaggi. Stupendo perchè non sappiamo mai chi sono i personaggi che spuntano come funghi poco a poco, in un'enorme proprietà che non si sa di chi sia, che sembra un albergo e dove tutti sono quasi ossessionati dall'arrivo di una ragazzina alla quale danno molta importanza. Lei, quella che balla da sola perchè non ha trovato fin ora nessuno da amare, lei che è al centro delle attenzioni di tutti, e per l'età che ha non se ne dispiace. E' tutto molto tranquillo, forse fin troppo, mi ha dato una sensazione di calma apparente, mi è sembrata la vera vita quella mostrata da Bertolucci in questo film, vera vita perchè ognuno ha i suoi problemi ma non si drammatizza per far venire fuori un film drammatico, non si piange ma si osserva cosa succede come se stesse succedendo a persone a noi vicine. Meno probabile che accada è il manifestarsi di quella libertà che mostrano i protagonisti del film anche nello spogliarsi e fare il bagno tutti insieme nudi, o ritrarre un nudo, o nel parlare di certe cose liberamente con una ragazza di 19 anni. Un gruppo di americani che cerca e trova la pace in questo pezzo di Toscana e che si chiude in quegli enormi spazi offerti dalla natura come se lì dentro avesse tutto il necessario per vivere. Ma in ognuno di loro, tutti benestanti, si avvista una sensazione di insoddisfazione, manca qualcosa eppure nessuno di loro vive male questa mancanza, o per lo meno non lo da a vedere. Mi è sembrato fantastico poter mostrare la vita in questi termini, l'ho visto il giorno di Pasqua e mi è sembrato davvero una sorpresa, una rivelazione di questi personaggi che escono da questo enorme uovo-scatola creato da un facoltoso regista qual è Bertolucci. La cosa che è più evidente vedendo il film è la libertà che tutti hanno nella vita. Questo è davvero un grande sogno cinematografico! Film super consigliato1

VOTO: 9

domenica 12 giugno 2011

"La domenica specialmente"

Cosa succede quando nomi come Bertolucci. Tornatore, Barilli e Tullio Giordana escono insieme nei titoli di coda per la regia di un film? Succede che una sera domenicale che non sappiamo che fare ci mettiamo a guardare La domenica specialmente. Si tratta di un lungometraggio formato da 4 mediometraggi, ognuno di un regista differente, e raccontano 4 brevi storie diverse.
Tornatore ci delizia con la storia di un barbiere, Philippe Noiret, perseguitato da un cane. Giordana ci racconta le vicende di una donna che vive con figlio e nuora in casa. Bertolucci ci presenta un'Ornella Muti tra due cuori e Barilli una località barneare dove succede di tutto.
Sono episodi molto diversi tra loro. Quello che mi è piaciuto di più è sicuramente l'episodio di Tornatore. Piena di sentimenti è l'interpretazione di Noiret nei panni di un uomo sgarbato e senza amici che trova in un cane l'unico conforto, cedendo e ammettendo a se stesso che anche lui poteva emozionarsi. Altro bel capitolo è quello di Giordana. Una nuora lascia che la suocera spii lei e suo marito nell'intimità ma "non lo fa per male". Dichiarazione al quanto dubbiosa. E' un episodio pieno di sensualità ma anche di tenerezza e pena.
Belli i film ad episodi, si riesco a seguire bene, ma soprattutto questo non ha niente a che fare con i famosi Manuale d'amore 1 2 e 3.

Tornatore: 9
Tullio Giordana: 8
Bertolucci: 5
Barilli: 4