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venerdì 9 maggio 2014

"American gigolò" (Turturro o Allen?)

Non sono una grande fan di Woody Allen, al massimo sono una fan. Ci sono suoi film che apprezzo di più, altri di cui ancora non trovo il senso dopo anni. Siamo abituati a vederlo come attore/regista, ma ogni tanto nella sua lunga carriera si è concesso di farsi guidare da altri colleghi registi. L'ultimo esempio è Gigolò per caso scritto, diretto e interpretato da John Turturro nel ruolo di "allietatore' di donne insoddisfatte. Ovviamente portato a cattiva strada da quel marpione di Woody, nemmeno la terza età lo ferma!

Quello che appare fin dalle prime battute evidente è che la parte di Allen sembra proprio scritta su misura per lui, anzi non sembra...è! Le battute sono pensate per essere dette da lui, anche se il genio newyorkino le avrebbe rese ancora più pungenti e intriganti. Ma tutto sommato è il ruolo perfetto per lui, funziona molto bene in coppia con Turturro, il quale interpreta una parte non molto difficile ma in un certo senso abbastanza sfacciata e complicata.

La cosa migliore del film, a mio modesto avviso, è che la storia non cerca stane strade per parlare, va diretta dove vuole arrivare. Già da subito si mostra per quello che vuole essere, la storia di un uomo che si trasforma in gigolò per caso. La trama non ci confonde con strani meccanismi e scuse e in questo senso è un film che cammina abbastanza bene.

Molto brava Vanessa Paradis che non avevo mai visto recitare, scandalosa Sofia Vergara nella sua scena verbalmente hot, rigidamente perfetta Sharon Stone come moglie adulultera e amica gelosa.
Direi che funziona, non sarà chissà quale capolavoro ma sa bene intrattenere. D'altronde, come dice Woody Allen... basta che funzioni!

VOTO: 6

lunedì 21 maggio 2012

"Tutti dicono i love you" di e con W. Allen

Tutti dicono I love you. Di nuovo Allen non mi ha affascinato al massimo. Carina l'idea delle canzoni e dei balli, a mo' di musical e nel suo stile usa attori famosissimi, e se stesso, per uan storia carina e da intrattenimento. Brava la Roberts in un ruolo che le calza a pennello. Affascinante come personaggio, come pure lo è quello di Allen. Mentre la ragazzina che racconta la storia non mi piace. Forte Tim Roth e la sua fiamma. La bravura di Allen d'altronde sta in questo, non nelle storie quanto nelle situazioni. Allen è un regista da situazioni.

VOTO: 6

sabato 21 aprile 2012

"To Rome with love"

Venerdì esce al cinema To Rome with love e io venerdì sono al cinema.
Non mi fa impazzire Woody Allen, ci sono suoi film che ritengo davvero belli, altri come il penultimo, Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni, che sono insensati. O non li ho capiti.
To Rome with love secondo il mio parere merita di essere visto meglio di altre cose che ci sono per ora al cinema, e nel complesso mi è piaciuto e lo rivedrei subito molto volentieri.
Ma nemmeno questo film come l'altro che ho sovracitato arriva a una fine che abbia un senso compiuto. Alcuni episodi terminano meglio di altri.

L'episodio in cui recita lo stesso Woody Allen è uno tra i migliori. L'abbiamo visto in diverse interviste ultimamente è appare così appassito e inattivo che ci si chiede come possa aver recitato anche nell'ultimo film. Sembrerebbe che stia per morire da un momento all'altro, e invece davanti a una telecamera accesa prende vita e ci racconta una bella storia. L'elemento migliore dell'episodio è ovviamente il grande tenore Fabio Armiliato che canta sotto la doccia perchè ci riesce solo lì. Una messa in scena nei teatri davvero peculiare, e quello che ha fatto più ridere in sala.

L'episodio di Alec Baldwin con Jesse Eisenberg mi è sembrato il più noioso. L'attrice che fa innamorare il protagonista di "The social network" non mi piace molto, la scelta poteva essere più azzecata. Poteva andare l'onnipresente Baldwin nel suo ruolo, però non mi è sembrato niente di straordinario. Cosa ci avrà voluto dire Allen con questa storia? Oltre al fatto che fa bene cedere ai tradimenti, ovviamente...

L'episodio di Penelope Cruz tutto italiano, intrecciato a quello di Alessandra Mastonardi e compagnia bella mi è piaciuto, peccato che sia interamente preso da "Lo sceicco bianco" di Fellini di "qualche anno fa" con Alberto Sordi. E l'ho anche recensito da poco, è l'ultimo film prima di questo post. Che coincidenze! Ovviamente ci sono delle cose cambiate, per esempio il doppio tradimento della Mastronardi inizialmente con Antonio Albanese e poi con Riccardo Scamarcio, e quello di suo marito con Penelope Cruz. Fantastiche le zie shockate dalla provocante escort (Cruz) fatta spacciare per la moglie Milly (Mastronardi). Mi ha davvero molto ricordato il film di Fellini perchè il soggetto è lo stesso, con alcuni cambiamenti.
Brava Penelope che recita in italiano, così è più credibile, e bravo anche Alessandro Tiberi, il finto marito.

L'episodio di Benigni è quello più sensato di tutti, quello che manda un messaggio chiarissimo sul famoso quarto d'ora di notorierà. La moralità nei film di Allen non esiste, infatti nessun personaggio si domanda se sia giusto o meno quello che sta facendo, si vive d'istinti come gli animali. Niente rimorsi, al massimo solo rimpianti. L'interpretazione di Benigni è perfetta e ottima come al solito, ma io sono di parte perchè lo adoro letteralmente, anche se credo che chiunque difficilmente darebbe un parere contrario. Lo stesso Allen si è complimentato tantissimo con il suo doppio italiano, così dicono. Per certi versi è vero, anche se Benigni è più brillante nella sua modestia e umiltà.

Piccola riflessione: il film in se stesso non è un successo e non è premiabile, lo stesso film con attori diversi e sconosciuti anche se bravi non avrebbe avuto il successo che probabilemtne avrà "To Rome with love", ma siccome è girato in Italia e ci sono attori molto ma molto bravi, Benigni per primo che torna sul grande schermo dopo un'assenza di sette anni che a me personalmente pesa tantissimo, allora per questo motivo è piacevole da vedere. Il merito maggiore credo sia degli attori, non della storia anche se devo riconoscere che ci sono momenti davvero piacevoli. Credo che Allen si sia dato un po' alla superficialità, forse vive dei successi già ottenuti e dalla fama da genio che nei decenni scorsi si è guadagnato con merito. Adesso gira ogni anno qualcosa come due film, e incassa anche se le storie che scrive io stessa le avrei scritte meglio. Questa è la dura verità purtroppo, poteva accostare questa realtà a quella di un Leopoldo Pisaniello (Benigni) famoso per essere famoso. 

Il film PURTROPPO mi è piaciuto perchè è girato in Italia, mi dispiace dirlo e so che come motivo non basta, ma quasiasi cosa girata a Roma (anche una ripresa amatoriale) ha il suo fascino. Ancora una volta Allen si prende meriti che non sono esattamente i suoi.


VOTO: 8

mercoledì 4 gennaio 2012

"Midnight in Paris" all'insegna del Surrealismo

Dalì, Buñuel, Picasso, Hemingway e tanto altro in Midnight in Paris firmato Woody Allen. Curiosa di vederlo per soppiantare la delusione subita all'uscita del cinema dopo aver visto Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni, Midnight in Paris è sicuramente migliore del precedente. Non mi resta altro che aspettare con molte aspettative Bop Decameron trasformato in Nero Fiddled perchè pochi italiani sapevano cosa fosse il Decameron, ed'è qui che mi cadono le braccia. Ma tralasciando questa piccola parentesi di amarezza nazionalista italiana, andiamo a questa mezzanotte parigina di Owen Wilson.
Il cast è ricco, come in tutti i film di Allen, che quando la storia non è niente di speciale solitamente lo riempie di figurine, ma non è esattamente questo il caso. Sono molti gli attori famosi e bravi e qui la storia c'è. Il Surrealismo la caratterizza, surrealismo come genere e Surrealismo come corrente artistico-letteraria. Così come è surreale quello che accade al protagonista, Wilson, che ogni sera a mezzanotte sale su un'auto d'epoca e viene trasportato in un tempo lontano, la Parigi anni 20. Sembra un sogno, sembra quello che lui immagina e tanto desidera pur di fuggire a una vita che non fa esattamente al caso suo, e in un momento delicato di precarietà e incertezza lavorativa, dove deve scrivere un romanzo ma gli manca quel qualcosa per renderlo magico. E sono sicura che dopo questa fantastica esperienza l'abbia trovato, per lo meno Hemingway gli ha dato più di un suggerimento. Conversazioni tipicamente alleniane, perchè per me Allen è un regista a cui piace tanto far conversare i personaggi e ci riesce magnificamente perchè è uno dei pochi a non farmi annoiare in minuti e minuti di parole e parole senza azione. E in queste conversazioni mi sono arrivate molte cose, come non avrebbe potuto essere altrimenti per una come me che sogna di sceneggiare delle storie, e in questo senso i consigli di Hemingway sono significativi, sono piccole accortezze guida per chi ha una storia e non sa come farla funzionare, perchè sempre si ha la sensazione che manchi qualcosa, anche quando si ha tra le mani la sceneggiatura di Match point.

VOTO: 7

sabato 28 maggio 2011

"Incontrai l'uomo dei tuoi sogni"

Mai visto un film di Woody Allen eccetto Vicky Cristina Barcelona. E quando decido di vederne uno, esce al cinema Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni con un cast d'eccezione formato da Antonio Banderas, Naomi Watts e Antony Hopkins. Non conoscevo lo stile di Allen, un film non basta a farsi un idea di un regista e del suo stile. Adesso so che tipo è dopo aver guardato anche altri suoi film. A fine 2010 mi son messa in testa di voler completare poco a poco tutta la sua filmografia. Sono ancora a inizio dell'opera, c'è tempo.
Con tutta la pubblicità che ha ricevuto il film, e per essere di Woody Allen, considerato un gran regista, mi ha delusa non poco. Appena è finito mi son girata a guardare il mio accompagnatore e anche lui come me aveva un'espressione da punto interrogativo. "Questo è Woody Allen?" mi son chiesta. Si, è lui. Vedere altri suoi film mi ha autata a capire meglio come funziona il mondo nella sua testa.
Questo film è un incrocio tra due storie, storie di personaggi che non si conoscono e non si incontrano. Banderas e la Watts da una parte, e Hopkins nella parte che di solito spetta ad Allen del vecchietto che guarda caso capita sempre fra le braccia di una bella e giovane ragazza. Ma guarda un po' te! Davvero sorprendente.
Una mia amica ha giudicato questo film come film da intrattenimento, ma a me sembra pure troppo per un film così. A questo preferisco le nostre ultime commedie italiane, almeno si ride. Qui invece non accade niente, solo quotidianità delle più noiose e solo ad un certo punto, quando la storia potrebbe farsi interessante perchè un uomo pubblica il romanzo di un amico caduto in coma spacciandosi per lui, partono i titoli di coda! Ma come? Poteva essere un ottimo incipit! Ci sono rimasta malissimo! L'avrei accettato se magari il resto fosse stato almeno sufficente, ma non ci ho trovato davvero niente di interessante. E' una di quelle cose che guardi con attenzione solo al cinema e che guardi in tv se non sai proprio che fare. Se puoi scegliere non lo guardi, ti stufi di vedere cose che già sai. Vi sembrerà strano che io mi soffermi sempre su NON SUCCEDE NIENTE e che tutti i film li voto soprattutto grazie a questo, ma io sono appassionata di scrittura e sceneggiatura, per me quel che conta è la storia. Amo un regista per quello che ha da raccontarci, se non ha niente e mostra soltanto, per me il suo lavoro è forse solo sufficente. Non mi importa se fa muovere la macchina da presa da Dio o se crea stupende immagini ad effetto visivo se poi la storia non c'è. E' quello che conta di più e che per me distingue un film discreto da un grande film. Non è il caso di questo, ve lo assicuro.
Attori sprecati per un regista come Allen che questa volta sembra aver fatto un film solo per aggiungere un titolo in più alla sua filmografia. Altrettanto assurdo e poco promettente mi sembra il fatto che a 6 mesi di distanza esca un altro film suo al cinema e che stia per girarne un terzo iniziando a scriverne un quarto. Insomma: o è un genio che sforna film come niente, o non fa altro dalla mattina alla sera (il suo aspetto da pervertito non lo direbbe) o... questi film saranno un fiasco come Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni. Rimpiango i tempi di Match point... quelli si che sono film!

VOTO: 3