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lunedì 5 maggio 2014

Mia moglie e' un'attrice (ed e' vero!)

Dobbiamo riconoscere che se certi film "tirano", molto spesso il merito è del gossip. Puoi essere una bravissima attrice, la migliore del panorama europeo. Puoi essere un aspirante regista con tutte le carte il regola e il talento per farti conoscere. Ma se sei già abbastanza famoso di tuo, decidi di fare un film con tua moglie che è la figlia di Jane Birkin e Serge Gainsbourg...allora caro mio, hai capito tutto dalla vita.

Ovviamente sto parlando di Mia moglie è un'attrice, il film che Yvan Attal firma come sceneggiatore e regista e in cui recita al fianco di quella bravissima moglie che si ritrova, che non è altra che Charlotte Gainsbourg. Be', è inutile chiederci quanto ci sia di autobiografico, potremmo vergognarci a immaginare la risposta. Ci basti sapere che Yvan e Charlotte mantengono i loro nomi nella finzione cinematografica.

La trama non è niente di straordinario, si sviluppa attorno a una coppia - lui giornalista sportivo e lei famosa attrice francese - in un comune momento di crisi e di reciproci tradimenti. La locandina del film è molto carina, lui è chiaramente offuscato dalla personalità di lei ma credo che anticipi un po' la risoluzione finale. Film nel film, un po' mi ha ricordato l'anche francese Effetto notte, geniale la pensata di far spogliare tutti durante le riprese, per far sentire a proprio agio l'imbarazzata Charlotte entrata in crisi per una scena di sesso con il settantenne più seducente del cinema.

Oltre a sentirmi spiona a tratti - sembrava di essere davvero nella casa parigina della coppia di attori - ho trovato il tutto molto piacevole, senza chissà quali aspettative e molto scorrevole. Mi è sembrato strano e curioso vedere la Gainsbourg immersa nella commedia, l'ho sempre vista in parti drammatiche e mi aspettavo che all'improvviso partisse qualche pezzo di tragicità. Vedi ultima scena in cui scopre di essere incinta e mette su l'imitazione di se stessa al nono mese di gravidanza. Sa fare anche lei le facce buffe, anche se le consiglierei di ridere un po' di più! In quanto a Attal, ha proprio la faccia da psicopatico! Non è la prima volta che lo vedo nella parte del marito ossessivamente geloso - vedi Partir in cui è "nightmare" di Kristin Scott Thomas - e credo sia proprio nella sua pelle! A questo punto spero bene per Charlotte...

VOTO: 6

sabato 13 aprile 2013

'Luna di fiele' di R. Polanski

Non ero a conoscenza del tipo di film che fa PolaNski, lo conoscevo solo come attore in Una pura formalità di Tornatore e come regista di Il pianista e Carnage. Non è sicuramente roba da poco, perchè questi due film mi sono piaciuti, ma da un po' avevo la curiosità di vedere cosa avesse combinato nel 1992 con Bitter moon - Luna di fiele. 
Due coppie di sposi si conoscono su una crociera e a causa di una bellezza quasi assassina verranno sconvolte tutte le loro certezze e l'apparente stabilità di una coppia in particolare verrà travolta. Hugh Grant e Kristin Scott Thomas sono la coppia vittima, mentre dall'altra parte troviamo Emanuelle Seigner e Peter Coyote. C'è da dire che la Seigner era ed'è la moglie del regista e le scene calde nel fil non mancano, anzi direi che sono fin troppo calde. Questo mi ha stupito, essendo lei legata sentimentalmente all'autore della storia, però conoscendo più approfonditamente il regista ho capito che non c'era da stupirsi.
Ho trovato poco approfondito il personaggio di Fiona (Kristin Scott Thomas) che passa dall'altra parte (non posso dire in che senso perchè poi lo vedrete), visto che non viene mostrato quasi nulla prima che desse a presagire un'azione del genere. Ubriaca, certamente, e a pensarci bene la noia può far fare cose di cui in altre condizioni non saremmo capaci. Grant mi è sembrato il solito rimbambito un po' indietro in tutto, la Seigner affascinante e innocentemente provocante. Peter Coyote l'ho trovato normale, niente di eccezionale. Interessante il modo in cui si va indietro per raccontare quello che è successo anni prima a Parigi a due dei protagonisti, ma ho trovato esagerate certe scenate, soprattutto alla fine. Direi che è un film da vedere, tanto per restare un po' shockati. E' un thriller sentimentale coraggioso, e mi piacciono i film coraggiosi.

VOTO: 7

venerdì 12 aprile 2013

'Under the Cherry Moon' è un musical?

Guardando le statistiche vedo che non scrivo sul mi caro blog di cinema da gennaio. Un solo post quest'anno, ma c'è sempre tempo per rimediare. Non voglio che pensiate che in tutto questo tempo in cui non ho scritto non ho visto film. Ne ho visti pochi rispetto alle mie abitudini, ma ne ho visti.
In particolar modo mi sono data ai film inglesi - o in lingua inglese - cercando inutilmente per alcuni i sottotitoli. Ho dovuto arrendermi presto con certi film e li ho visti in lingua originale senza sottotitoli. Uno di questi è Under the Cherry Moon, diretto e interpretato da Prince. Credo di aver letto da qualche parte che voleva essere una pellicola in parte autobiografica, non so molto della vita di questo presunto principe della musica, ma devo premettere che non conosco bene l'inglese quindi è stato come vedere un film muto! Seriamente, ho capito ben poco. Posso dire che le canzoni ci sono ma non fanno del film un musical, nonostante venga etichettato come tale. Non so se le canzoni sono state scritte per l'occasione, sono carine ma Prince è quasi vergognoso. Attore pessimo con espressioni di dubbia virilità. E lo dico perchè fa la parte del seduttore, ma non mi ha sedotta affatto. Kristin Scott Thomas, la parte più interessante del film, debuttava a 26 anni proprio in questo film. Ancora acerba come attrice, aveva molta strada da fare. Delicata e frizzantina in certi momenti del film, l'ho trovata adatta alla parte ma forse un po' forzata. Per il resto so con certezza che il film all'epoca, quando uscì nel 1986, fu un'inaspettato insuccesso. In alcune interviste la Scott Thomas dice che si vergogna a rivedersi ma non lo rinnega. Di certo però non ne è entusiasta. Sarebbe diventata lo stesso famosa?



Il resto lo lascio dire a chi ha una buona conoscenza dell'inglese, no?

PS: forse dovevo astenermi dal commentare...

VOTO: 3