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giovedì 19 aprile 2012

"I vitelloni" di Fellini

Sto imparando poco a poco a conoscere Federico Fellini, partendo dai film più vecchi per arrivare ai più "recenti". Uno di questi, il suo secondo film, è I vitelloni. Una trama così ricca e ben intrecciata, divertente, è l'origine della vera, vecchia e sana commedia italiana.
Ho letto da qualche parte che questo è uno dei film preferiti dal famoso Quentin Tarantino, e ha i suoi motivi. Fa davvero piacere sapere che molti dei nostri vecchi registi che hanno fatto storia sono punti di riferimento, spunto e ispirazione per i registi e geni di oggi.
Alberto Sordi, Riccardo Fellini (fratello del regista), Leopoldo Trieste, Franco Fabrizi, tutti dei grandi. Ma il cast è molto più ricco. Mi ha ricordato Amici miei per le amicizie, non per il genere. Qui non c'è tempo per fare scherzi, è ambientato in un epoca in cui avevano ben altro per la testa per pensare a divertirsi come facevano i grandi comici di "Amici miei".
Ho odiato comunque molto il personaggio di seduttore di Fabrizi. Traditore più che altro, senza rispetto, egoista e quel che segue. Pentito poi, per fortuna, ma non so quanto e se crederci.

VOTO: 8

lunedì 27 febbraio 2012

'Bastardi senza gloria' un capolavoro di Tarantino

Se lo studio all'università ci sarà un motivo. E' ormai storia del cinema mondiale, e il suo nome è... Quentin Tarantino!
Non ho mai visto, nella più profonda ignoranza, nessun film che portasse la sua firma, ma quando uscì Bastardi senza gloria, qualche anno fa, mi attrasse nonostante la copertina con troppe svastiche mi risultava ripugnante. Non è un film di sola guerra, questa fa solo da sfondo, e mi rendo conto che non è poco. Non ci sono combattimenti e battaglie feroci, non c'è sangue a fontana, c'è un puro stile Tarantino che con solo aver visto due film suoi credo giù ti poter riconoscere ovunque, tant'è peculiare.
Bastardi senza gloria tenta di dare una risoluzione alternativa alla seconda guerra mondiale, immaginando cosa accadrebbe se le più alte cariche naziste restassero intrappolate dentro un cinema e fatte esplodere senza pietà, nonchè la virtù che a loro mancava, per giocare ad armi pari, e proprio in un cinema, dove avveniva una vera e propria autocelebrazione del soldato tedesco. La gravità del contesto viene per un attimo (per tutto il film) accantonata per introdurre il comico e prendersi gioco dei tedeschi del tempo, ma lo fa con rispetto, anche se alla fine in questo film non esistono vittoriosi e vinti, e si esce sconfitti a metà.
Il tocco comico di Tarantino mi ha molto colpita, forse perchè c'è di mezzo una parodia tutta siciliana che vede protagonista niente poco di meno che Brad Pitt imitando Marlon Brando. Grandissimo il cast al completo, ma meritevole di essere menzionato è Christoph Waltz nei panni di un cattivissimo quasi nevrotico che vince l'Oscar quello stesso anno.
Non mi sarei mai aspettata che potesse essere possibile far ridere con un film di guerra, eppure Benigni ci è riuscito anche meglio qualche anno fa. Tutto fa brodo? No, va bene condito, ed'è fatta. Ma se sei Tarantino ci riesci così bene, altrimenti fai commedie, e se hai moralità cambia mestiere.
Unica penalità: lento a tratti.

VOTO: 9

domenica 19 giugno 2011

"Pulp fiction"

Adesso ho raggiunto quota 10 film richiesta per poter sostenere l'esame di Storia del cinema, e l'ho completata con Pulp fiction, uno dei primi film di Quentin Tarantino. Con grande sorpresa ho letto che questo è il terzo di una tripletta di film gangster tra le prime opere del regista americano, e che prima di essere scoperto come regista svolgeva il mestiere di videonoleggiatore ossessionato al punto che conosceva ogni tipo di film. Sono rimasta sorpresa anche quando ho letto che il primo film l'ha girato con dei suoi amici e che poi l'ha rigirato in seguito con attori professionisti. E non so se si tratta esattamente di Pulp fiction. Mi interessava vederlo perchè sembra essere molto famoso, sapevo che Tarantino non fa film per i miei gusti, non sapevo che fosse proprio un film d'azione, un film da gangster. Proprio un tipo di film da cui mi svincolo, eppure da non amante del genere non posso fare a meno di riconoscere che è un signor film. E' sorprendente il modo in cui vengono mescolate e intrecciate le trame e in particolare gli episodi che vedono protagonista un cast d'eccezione: John Travolta, Uma Thurman e Bruce Willis tra gli altri. In parte mi ha confusa per una questione di tempo, tutto avviene amalgamando il prima e il dopo e non esiste una storia unica. Ma altro aspetto degno di ammirazione è la composizione dei dialoghi, incredibilmente ben costruiti. Molto mi sono piaciute le originali inquadrature, ma mi ha un po' infastidito la presenza di piani sequenza molto ma molto lunghi, e lo stesso discorso vale per alcune scene che durano più di 5 minuti. Forse in un'epoca così frenetica siamo sempre meno abituati alla lentezza e alla calma. E che bravo anche lo stesso Tarantino nel piccolo ruolo che si è assegnato! Uno di quelli che ne nascono una volta ogni mille anni.

VOTO: 8