Visualizzazione post con etichetta Psicologia. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Psicologia. Mostra tutti i post

venerdì 4 maggio 2012

"Delitti e segreti"

Che avvincente storia quella di Franz Kafka in Delitti e segreti. Biografia di un grande autore, tra vicende realmente vissute e spunti presi dalle sue opere. In bianco e nero anche se si tratta di un film recente, fatto in modo tale che sembra davvero un film molto vecchio. Me ne sono resa conto solo vedendo il protagonista, Jeremy Irons com'è adesso, che doveva trattarsi di un film relativamente recente.
Si tratta di un noir con elementi da thriller e da giallo, in cui presente più di ogni altra cosa è la psicologia. Il momento più alto di questa espressione è la scena del cervello "aperto" per essere sezionato che si vede sulla cupola dell'edificio come proiettato, e i personaggi che vi si arrampicano con tutti se stessi, ma scivolano, si trovano in bilico attaccati alla mente, alla parte razionale. E' una grandissima metafora, affascinante perchè evoca una sensazione di precarietà.
Anche la storia è stupenda, in se stessa e per come è raccontata. Molto cupa e sinistra. Esperimenti non autorizzati sugli esseri umani, è una realtà triste e che fa regredire l'uomo a mero corpo.

VOTO: 9

lunedì 27 febbraio 2012

"Shutter island" ambiguo Di Caprio

Consigliato da tutti e apprezzato dalla critica, Shutter island mi ha fatta pentire di non averlo visto al cinema quando è uscito. Di Martin Scorsese con Leonardo di Caprio, mi ha fatto apprezzare anche quest'ultimo che credo di aver visto prima d'ora solo in Titanic. Non è mai tardi per rimediare su queste cose, e anche se l'ho visto con un audio deludente, il film è degno di entrare tra i migliori film da me visti, è proprio nel mio stile.
Un thriller psicologico degno di essere chiamato tale, che racconta una storia che non posso riassumere per ovvi motivi, e in cui si capisce solo alla fine come stanno le cose, nonostante il finale apaprentemente lasciato ad una libera interpretazione. Grandissimo Di Caprio e grandissima la storia. Tutto quello che ha a che fare con la psiche mi sembra affascinante e lo è ancora di più se ci sono di mezzo delle circostanze misteriose tipiche del thriller. Un connubio perfetto, e lodato sia il cinema che permette di unire tra loro elementi che prima delle sua invenzione camminavano separati. La musica fa molto, e il buio collabora a tenerci incollati allo schermo. Credo sia un film da vedere e per cui vale una frase che tanto amo, niente è come sembra. Riassume tutto il film, e aggiungere altro non credo sia giusto, sarebbe come rivelare tutto. Vedetelo!

VOTO: 9

domenica 22 gennaio 2012

Una poesia chiamata "Il cielo sopra Berlino"

Visto che di recente ho visto La città degli angeli, vi commento un film visto qualche tempo fa che avevo scaricato ancora prima, anni prima, e masterizzato su dvx. Parlo di Il cielo sopra Berlino, un film di Wim Wenders, con attori che non conoscevo, eccetto Peter Falk. Solo adesso ho scoperto che è un remake di La città degli angeli, quindi come generalmente tutti gli originali è migliore. Lo dicevo che i due film erano troppo simili...
Questo non è solo un film, è una poesia infinita. Dialoghi pochi, tanti pensieri, monologhi, riflessioni che tutti possiamo comprendere e che sicuramente ci sono passati mille volte per la testa ma magari non siamo stati così bravi come chi li ha scritti e ne ha fatto un capolavoro come questo. Una storia molto profonda, raccontata ancora più delicatamente di La città degli angeli e che anche se è silenziosa riesce a fare molto rumore.
Non voglio aggiungere altro, perché le parole nel film sono poche e ciò dice tutto. Poche devono rimanere.
Gli angeli d'altronde agiscono in silenzio, e chi li sente è sensibile, come chi può apprezzare questi film. Ma tutti possiamo, quindi vedetelo, potrebbe risvegliare tante emozioni.

VOTO: 9

venerdì 27 maggio 2011

Incubi da... "Misery non deve morire"

Ho una lista infinita di film da vedere. Giorno dopo giorno ne aggiungo qualcuno in più, e meno spesso ne cancello altri. Capita che un amico me ne consiglia qualcuno e allora la curiosità lo fa passare al primo posto guadagnandosi un'illeggittima precedenza sugli altri.
Oggi per esempio, il mio ragazzo mi ha consigliato un film tratto da un romanzo di Stephen King, autore di molti altri libri famosi. Si tratta di un trhiller, per molti versi un trhiller psicologico, anche se non è presente una forte introspezione nella psiche della vittima-protagonista. E' un film del 1990, e si vede. Inizia in un modo, complice la musica, che porta fuori strada. Brevemente, la storia è quella di un noto scrittore di romanzi che rimane vittima di un incidente automobilistico e viene salvato (mi costa chiamare così quel gesto) da una donna che scopre poi essere una sua grande ammiratrice. E fin qui, sembra tutto molto normale, ma non è così. Inizia per l'affascinante scrittore un vero e proprio incubo a occhi aperti. Degna d'ammirazione quanto surreale la sua calma e controllo assoluto della situazione, senza quasi mai perdere le staffe. Improbabile per uno che si trova in quella situazione. Quanto all'artefice del sequestro, quell'attrice mette proprio paura perchè mi sembra di averla già vista in un ruolo simile, e anche se è la buona del Titanic, non riesco proprio a vederla in altro modo adesso. Certo che la pazzia non ha limiti, c'è da spaventarsi. Questa sorta di stolking al femminile è tremendo perchè se una donna, notoriamente sesso debole, riesce a diventare l'incubo di un uomo... allora la donna in questione è proprio fuori! Ma non solo, si tratta di una persona fortemente instabile e difficile da "battere". Che mente lucida, calcolatrice e perversa. Esorcista, pensaci tu!
Se dovessi esprimere un accorgimento direi che non mi ha del tutto convinta il comportamento globale dell'aguzzina, mi aspettavo qualcosa di più inquietante in immagini, mentre non ci viene mostrato niente che faccia rabbrividire. D'accordo che non è un horror, però mi aspettavo che tutta quella follia nella testa della donna si manifestasse in maniera appunto folle e con maggiori episodi di schizzofrenia, mentre assistiamo all'espressione di una pazzia nella sua compostezza in particolar modo nei suoi frequenti momenti di quotidiana calma apparente che la mostra debole e vulnerabile, quasi lei vittima. Io ci avrei messo un po' più di scatti folli, e un po' più di spiegazione sul perchè di quella follia. Anche la follia che sembra non avere criterio o logica ha i suoi forti perchè. E potevano anche riportare la traduzione dei ritagli di giornale nell'album dei ricordi della pazza. Avrremmo capito molto più sui suoi precedenti.
Insomma, mi aspettavo qualcosa di più venendo dalla piuma di uno come Stephen King.

P.S: Non starò diventando un po' troppo critica?

VOTO: 6