Visualizzazione post con etichetta Alex de La Iglesia. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Alex de La Iglesia. Mostra tutti i post

martedì 28 febbraio 2012

Davvero "Muertos de risa"

In puro stile Alex de la Iglesia è Muertos de risa (Morti dal ridere). Con Santiago Segura e El gran Wyoming, due grandi attori e comici spagnoli, il film racconta le avventurose vicende e i conflitti di una coppia di comici diventati famosi e adorati da tutti ma che finisce per odiarsi. Nel film la loro ascesa al successo e i loro momenti di crisi e tensione che li portano a odiarsi talmente tanto da volersi uccidere. Un film davvero divertente e che sa intrattenere bene, d'altronde da un maestro di questo genere qual è de la Iglesia, non c'era da aspettarsi altrimenti. Scene brillanti e momenti che strappano più di una risata, consigliato vivamente, anche se non so se si trova in italiano o coi sottotitoli. Non perdetevelo! Humor alternativo e non banale assicurato.

VOTO: 8

martedì 7 febbraio 2012

"Perdita durango" senza riserve

Su Iris, canale tutto nuovo per me, ogni sera in seconda serata, film interessanti. In realtà non solo in seconda serata. Sempre, a qualunque orario.
Qualche sera fa ho visto che stava per iniziare un film di Alex de la Iglesia che avevo scaricato ma che è rimasto nella mia pennetta usb attualmente in coma. Così ne ho approfittato, credendo di non poterlo poi vedere di nuovo. O più semplicemente perchè non avevo sonno.
Si tratta di Perdita durango, un film d'azione comico, come nello stile di questo fantastico regista spagnolo, che racconta di una coppia di folli satanisti che si avventurano in Messico per fare soldi. Da qui mille vicende e episodi al limite del reale. O della sanità mentale, oserei dire. De la Iglesia ha la particolarità di creare situazioni davvero bizzarre e originali, e se la cava pure con il flusso delle azioni, non annoia e sa come intrattenere l'esigente pubblico. Questo è un esempio di quei film che non rientrano nei miei generi prediletti ma che apprezzo quasi come lo fossero.
Dire che è un film strano è forse riduttivo, posso dire che mi ha stupito la partecipazione di un mito come Javier Bardem, che qui come ovunque da un tocco magico alla storia, con la sua versatilità e forza recitativa. Credo pensandoci che la storia di base sia normale, sono i due personaggi che formano una coppia davvero instabile mentalmente, dal gusto per l'orrido e il cruento. Sicuramente scappa più di un sorriso, credo sia questo lo scopo, ma se questo accade non è perchè le situazioni sono tipicamente comiche, forse il contrario, è una comicità atipica. Chi riderebbe col sangue o con i sacrifici satanici o con delle violenze sessuali? In questo film nessuno si sente colpevole a sorriderci sopra, perchè il normale viene soppiantato dall'anormale che diventa regola. C'è solo da conformarsi.

VOTO: 6

sabato 21 gennaio 2012

"Accion mutante" di Alex de la Iglesia

In questo periodo, o da mesi ormai, sto scoprendo un regista spagnolo che mi sta divertendo parecchio. Alex de la Iglesia, di cui l'anno scorso avevo già visto Balada triste de trompeta, film arrivato pure da noi in Italia e vittorioso al Festival del cinema di Venezia del 2010.
Tempo fa ho visto un altro suo film, Accion mutante. Ad Alex a quanto pare piace divertire facendo credere ai suoi personaggi di essere in guerra. Ha una sorta di humor negro tutto suo, peculiare e brillante allo stesso tempo. Non ci risparmia la vista di sangue-pomodoro e di violenza che però fa tutt'altro che impressionare, anzi è molto divertente. E non seccatevi se dico spesso "anche se non è il mio stile.." ma non credevo che i suoi film potessero piacermi, ma anche se hanno azione sono davvero divertenti. Mescolanza di generi dove non ne viene penalizzato nemmeno uno. Ridicolizza i suoi personaggi portandoli a combattere tra loro fino ad uccidersi ma dove alla fine tutto sembra così surreale da non sembrare drammatico perchè non è questo l'obiettivo, anzi tutto deve divertire. Grandi attori, solitamente quelli usati di frequente nei suoi film qui si ripetono, come il grande Antonio Resines. Una generazione di attori quasi sessantenni davanti ai quali togliersi il cappello. Peccato che questo film non abbia oltrepassato le barriere, sarebbe sicuramente piaciuto. Bravo Alex che crea un ambiente ideale e rispettoso della sua storia. Il contesto fa molto.

VOTO: 7

venerdì 30 settembre 2011

"Le donne del sesto piano"

Ho deciso di vederlo perchè mi ricordava, dalla locandina, un film spagnolo molto particolare di Alex de la Iglesia, La comunidad (Il condominio). Forse per la presenza di Carmen Maura, tra le altre Lola Dueñas e Natalia Verbeke. Avevo un lieve presentimento, quello che questo film mi avesse deluso, e siccome in questo periodo le indovino tutte, in effetti mi ha un po' deluso.
Il protagonista si innamora della spagnola Natalia Verbeke, la cameriera di casa che vive al sesto piano insieme ad altre 5 rumorose spagnole. Ma Fabrice Luchini è obiettivamente brutto, e secondo me in questo film non è molto chiaro che si sta innamorando della bella spagnola, anzi sembra proprio imbranato. Anche se come attore lo apprezzo perchè mi è piaciuto il suo ruolo in Le avventure galanti del giovane Moliere con laura Morante. E poi sua moglie, com'è brutta! Ha il viso della classica francese. Carmen Maura si vede pochissimo nel film, ha un ruolo proprio marginale, e questo non va bene. Il personaggio di Lola invece è un po' meglio. Ma poi che caspita vuol dire la fine? Non ha molto senso, e se ce l'ha è banale. Sicuramente rispetto agli altri film francesi che sto vedendo questo non arriva nemmeno alle commedie italiane di questo periodo. Mi stupisce come abbia potuto superare i confini francesi.

VOTO: 5

mercoledì 1 giugno 2011

"Come l'acqua per gli elefanti"

Un ragazzo iscritto alla facoltà di veterinaria a cui improvvisamente vengono a mancare i genitori, viene a mancare il terreno da sotto i piedi. Fuga dalla città, approdo su un treno che trasporta un circo. Una ragazza, la moglie del capo comico del circo, una passione pericolosa da vivere, una laurea inventata e la solita violenza circense. Tutto questo in Come l'acqua per gli elefanti.
Non chiedetemi da cosa il titolo, perchè che ci sono gli elefanti l'ho visto, ma il significato non mi è arrivato. Così come non mi è arrivato l'intero film, forse quel giorno ero sintonizzata altrove, però devo ammettere che il fim non mi è piaciuto molto. Durante tutta la sua durata è stato inevitabile pensare ad un film spagnolo che ho visto di recente, del grande Alex de la Iglesia, Balada triste de trompeta, che consiglio vivamente.
Le somiglianze sono moltissime, quel che cambia è lo stile del film. Quello di Alex è un genere di fantasia, il suo solito meraviglioso vero e proprio humor negro, mentre quello che vede protagonista Robert Pattinson è un genere drammatico che non mi ha convinta molto. Non penso che ci sia stato plagio, perchè entrambi risalgono allo stesso periodo, anzi Balada triste de trompeta un po' prima. Ribadisco, si tratta di un genere totalmente diverso, forse non piacerà a tutti, ma le assonanze sono molteplici, finale incluso.
La cosa che meno mi è piaciuta è il non avvenuto tradimento tra la moglie del capo e il finto veterinario del circo, e la successiva confusione e ira che si scatena da parte del proprietario che si sente tradito. Caos, ho percepito troppo caos. Ma poi, Robert smettila di fare sempre il figo!

VOTO: 4