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sabato 24 maggio 2014

"Alta società", ultimo film di una principessa

Grace Kelly è di quelle attrice donne che staresti ore ed ore ad ammirare, donna o uomo che tu sia. Soprattutto se recita in Altà società con Frank Sinatra e Bing Crosby e indossa abiti tanto meravigliosi da farti desiderare ardentemente di rinascere in un'epoca diversa.Una brava attrice, una bella donna dai lineamenti praticamente perfetti, una principessa nata; ma una recitazione che in certi punti mi ha lasciata perplessa. Sarà il linguaggio di recitazione degli anni '50 che col tempo si è andato diversificando?

I pezzi musicali non me li aspettavo, non sapevo fosse una specie di musical, ma sono davvero pochi per definirlo tale. Geniali i pezzi di Louis Armstrong! E' un genere classico di commedia americana di quel periodo, divertente da vedere per intrattenersi una sera. Sempre che l'invidia verso la sua protagonista non ci divori prima di finirlo!

VOTO: 6

lunedì 5 maggio 2014

Cantando sotto la pioggia (ce l'ho fatta ma non pensavo...)

Lo so che arrivo un po' in ritardo, al mio solito, ma credetemi... non credevo di farcela.
Ho finalmente visto Cantando sotto la pioggia! So che sono in ritardo di almeno 23 anni, ma non posso arrivare a far tutto!

Innamorata di Gene Kelly dal primo momento: bello che balla, affascinante anche se evidentemente truccato, bellissima voce e meravigliosamente alto! Così mi è sembrato! I primi piani che regalano tanta interpellazione sono tipici nel genere del musical e credevo fosse molto più musicaleggiante. Le canzoni molto carine, così come i passi di danza. Il motivo che dà il titolo al film è molto allegro nelle parole e nella nota melodia. Odiosa nella sua parte - e soprattutto per la sua voce - il personaggio dell'attrice Lina Lamont. Se ha davvero una voce così, povera lei, sarà stata davvero odiata negli anni '50 se identificata con il personaggio che l'ha resa famosa!

Interessante quello che il film racconta, la nascita del sonoro nel cinema, i problemi che ha comportato, dovuti all'inesperienza nel sincronizzare video e sonoro e l'intonazione completamente non professionale che ha costretto gli attori del primo cinema a fare dei corsi intensivi di dizione. Tutto questo viene mostrato in Cantando sotto la pioggia e ci strappa più di una risata! Non immaginavo che questo film potesse divertirmi così tanto, è davvero brillante, gli attori sono cabarettisti con la C maiuscola, i veri attori di formazione americana a 360°!

VOTO: 7

venerdì 12 aprile 2013

'Under the Cherry Moon' è un musical?

Guardando le statistiche vedo che non scrivo sul mi caro blog di cinema da gennaio. Un solo post quest'anno, ma c'è sempre tempo per rimediare. Non voglio che pensiate che in tutto questo tempo in cui non ho scritto non ho visto film. Ne ho visti pochi rispetto alle mie abitudini, ma ne ho visti.
In particolar modo mi sono data ai film inglesi - o in lingua inglese - cercando inutilmente per alcuni i sottotitoli. Ho dovuto arrendermi presto con certi film e li ho visti in lingua originale senza sottotitoli. Uno di questi è Under the Cherry Moon, diretto e interpretato da Prince. Credo di aver letto da qualche parte che voleva essere una pellicola in parte autobiografica, non so molto della vita di questo presunto principe della musica, ma devo premettere che non conosco bene l'inglese quindi è stato come vedere un film muto! Seriamente, ho capito ben poco. Posso dire che le canzoni ci sono ma non fanno del film un musical, nonostante venga etichettato come tale. Non so se le canzoni sono state scritte per l'occasione, sono carine ma Prince è quasi vergognoso. Attore pessimo con espressioni di dubbia virilità. E lo dico perchè fa la parte del seduttore, ma non mi ha sedotta affatto. Kristin Scott Thomas, la parte più interessante del film, debuttava a 26 anni proprio in questo film. Ancora acerba come attrice, aveva molta strada da fare. Delicata e frizzantina in certi momenti del film, l'ho trovata adatta alla parte ma forse un po' forzata. Per il resto so con certezza che il film all'epoca, quando uscì nel 1986, fu un'inaspettato insuccesso. In alcune interviste la Scott Thomas dice che si vergogna a rivedersi ma non lo rinnega. Di certo però non ne è entusiasta. Sarebbe diventata lo stesso famosa?



Il resto lo lascio dire a chi ha una buona conoscenza dell'inglese, no?

PS: forse dovevo astenermi dal commentare...

VOTO: 3

sabato 26 maggio 2012

"Un americano a Parigi" di V. Minnelli

Ha vinto 8 Oscar nel 1952, ma è stato girato da Vicente Minnelli nel 1951. Si chiama An American in Paris ed'è pieno di canzoni e pezzi musicali, forse fin troppo. Con Gene Kelly e altri grandi cantanti e ballerini dal talento indiscutibile, il film racconta la coincidenza che unisce due amici, uno americano e uno francese, nell'amore verso la stessa donna, una ballerina non poi così abbagliante. Nel raccontare le loro emozioni i personaggi si affidano alla forza e al trasporto della musica, e ci mostrano quella bella America che dominava il cinema internazionale del tempo. Non che ora faccia diversamente...
A mio avviso la musica è troppa, ogni canzone dura molto tempo, con una media di 4 minuti, e metà film è interamente musicato o ballato. Bisogna ammettere che le scenografie finali con lo stacchetto dei due felici innamorati è fatto davvero bene, sembra un sogno! Tutto sommato, però, la storia non mi è sembrata molto originale, o forse giudico senza considerare la data dell'uscita del film. Comunque, con gli occhi di oggi, è una cosa già vista. Ma se avrà vinto 8 Oscar ci sarà un motivo...

Finalmente ho conosciuto Minnelli!

VOTO: 6

lunedì 21 maggio 2012

"Tutti dicono i love you" di e con W. Allen

Tutti dicono I love you. Di nuovo Allen non mi ha affascinato al massimo. Carina l'idea delle canzoni e dei balli, a mo' di musical e nel suo stile usa attori famosissimi, e se stesso, per uan storia carina e da intrattenimento. Brava la Roberts in un ruolo che le calza a pennello. Affascinante come personaggio, come pure lo è quello di Allen. Mentre la ragazzina che racconta la storia non mi piace. Forte Tim Roth e la sua fiamma. La bravura di Allen d'altronde sta in questo, non nelle storie quanto nelle situazioni. Allen è un regista da situazioni.

VOTO: 6

martedì 21 giugno 2011

"Mamma mia!"

Da troppo tempo non scrivo. Da sabato forse. Sono stata super impegnata diciamo...
Mi va di parlare di un musical famosissimo, uno dei pochi film musicali che ho visto e che oltre ad intrattenere lo fa a pieni voti. Mamma mia!, made in Abba, musicalmente parlando, mentre se vogliamo parlare della recitazione, Meryl Strepp la troviamo eccellente e adatta a qualsiasi situazione, oltre ad essere una delle poche attrici che ho visto interpretare personaggi di diverse età anche oltre i 60 anni e riesce molto bene a fare la quarantenne! Bella e brava davvero!
La storia è carina, è quella di una ragazza che convoca alle sue nozze i suoi tre possibili padri sperando, conoscendoli, di capire qual'è quello vero visto che la madre non vuole dirlo perchè forse manco lei lo sa. Bella situazione, diventa comica e divertentissime le musiche. Il musical a teatro non l'ho mai visto, ma lo immagino, dopo aver visto il fantastico film che è solo del 2008. Ma poi nel film ci sono, oltre alla Strepp, i bellissimi Pierce Brosnan e Colin Firth! E ho detto tutto... Povero Colin, non è la prima volta che fa la parte del gay, no? E mi viene da dire: ammazza Meryl! Non si faceva mancare proprio nulla! Ha una faccia così tenera! Ma poi, a chi salterebbe mai in mente di chiamare tre possibili genitori per le proprie nozze? E' chiaro che rischi di rovinarti il giorno più bello, devi essere proprio pazza! Che coraggio!

VOTO: 8

mercoledì 8 giugno 2011

"8 femmes"

E pensare che ho quasi scoperto da poco che i francesi fanno cinema... Non per dire, ma se non fosse stato perchè spinta da forze vicinissime, non mi sarei mai incappata in questi film nè spagnoli nè italiani, che sono le cose che più guardo. Ma siccome mi piace scoprire cose nuove, mi sono prestata a queste nuove visioni, complice anche lo stuidio di questi giorni che mi ha rivelato il gran protagonismo della Francia nella storia del cinema. Così, sono arrivata a vedere "8 femmes" in versione originale con sottotitoli niente poco di meno che in spagnolo! Non abbiam trovato quelli in italiano, così mi son dovuta adattare. Devo dire che vedere l'originale nella sua lingua non è paragonabile ai film doppiati. L'autenticità che ti arriva non ha prezzo.
Si tratta di un genere di humor nero alla francese che racconta la giornata un po' particolare di 8 donne (tutte di famiglia o quasi) che si ritrovano nella loro casa isolate dal mondo in seguito alla scoperta del cadavere del marito di una di loro in camera da letto.L'obiettivo è scoprire chi tra loro è l'assassina, visto che a quanto pare tutte avrebbero avuto dei buoni motivi per far fuori l'uomo. Ogni personaggio si presenta a noi con una canzoncina, c'è chi la suona e chi la balla, il tutto con le vere voci dei personaggi e in base a quello che vogliono trasmettere in quel momento della storia. A pochi minuti dall'inizio, per non dire al primo secondo, ti accorgi che si tratta di un film speciale. Sembra di trovarsi a teatro, sia per la scenografia molto colorata che per le riprese sicuramente fuori dagli schemi, ricche di piani sequenza e i inquadrature che schiaffeggiano la regola dei 180° del cinema classico. Tutto fuori dal normale e che attrae la sua attenzione soprattutto sulla maniera di recitare delle attrici protagoniste. Sembrano delle caricature, soprattutto il personaggio della grande Isabelle Huppert. Ogni personaggio è uno spettacolo infinito, e mi ha fatto moltissimo pensare a "Donne sull'orlo di una crisi di nervi" di P. Almodovar, ma anche ad altri film interamente dominati da donne che cercano di farsi spazio difendendo se stesse con tutta la forza. Ma il film che più mi ricorda è "Regine: il matrimonio che mancava", in cui le più grandi attrici spagnole si concedono alla commedia e ci fanno divertire un sacco. Film irripetibili questi. Anche qui come in quello, grandi dive del cinema francese si incontrano.
Moltissimi altri potrebbero essere gli esempi. Ricorda vagamente anche il capolavoro "Famiglia" di Fernando Leon de Aranoa, in cui ci troviamo di fronte una famiglia sicuramente poco normale e che ci riserva innumerevoli sorprese con l'avanzare del film.
La cosa che mi ha sorpresa di più sono gli spezzoni musicali, che contribuiscono a dare la sensazione che sia tutto più che surreale visto che i personaggi si trovano di fronte a un episodio di morte ma sembrano più che tranquille, non si nota alcun turbamento, anzi solo comicità che scatta in noi proprio dal loro atteggiamento.
http://1.bp.blogspot.com/-zeRBTBBuiUs/TaVdw2qC7HI/AAAAAAAAAJc/nmUawSuCM3Q/s1600/8+femmes+4.jpgUn film davvero geniale come l'opera alla quale rimanda. Non me lo sarei mai aspettato dai francesi, e io che li ho sempre sottovalutati... Davvero entusiasta dopo questo film, già ho voglia di rivederlo! Un capolavoro di commedia nera! Ma il riconoscimento maggiore va alle attrici da 10 e lode!

VOTO: 10

mercoledì 11 maggio 2011

"El cantante"

Jennifer Lopez attrice mi sa molto di americanata, come anche Jennifer Aniston. Ma a pensarci bene le due hanno in comune solo il nome. Jennifer Lopez è molto meglio recitando, e non ha fatto solo le solite commedie con le sue mitiche facce buffe. E' piacevole da guardare oltre che da ascoltare, e poi è bellissima!
Dico questo perchè mi è capitato, non so bene perchè, di vedere l'ultimo suo film-documentario sulla vita di un famoso cantante portoricano come lei, "El cantante", in cui il protagonista è interpretato dal marito dell'attrice, Marc Antony. Insomma, un film fatto in famiglia che mette curiosità soprattutto di vedere come se la cava una coppia a girare insieme un film. Ma non l'ho visto per fare pettegolezzi, ma perchè essendo un film musicale mi avrebbe potuto interessare. Poi mi piacciono molto lei e lui come tantanti. Non si balla, si canta solo, spesso in concerti, mentre assistiamo alla lenta decadenza di questo cantante super drogato e ubriaco. Non mi è piaciuto molto, perchè al canto sarebbe stato bello unire il ballo, ma comunque non lo si può considerare musical, è un documentario.
La locandina del film e la pubblicità che ha avuto nei servizi del tg mi ha convinto a vederlo, forse perchè quella sera non avevo voglia di vedere film impegnativi. A volte mi capita di sera di vedere cose stupide per non impegnarmi troppo la mente in vista della notte. Questo è stato il caso di "El cantante". Anzi, non so nemmeno perchè ho deciso di scriverci un post. Forse l'idea di un blog tutto mio mi ha un po' preso la mano...

VOTO 4