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sabato 21 aprile 2012

"To Rome with love"

Venerdì esce al cinema To Rome with love e io venerdì sono al cinema.
Non mi fa impazzire Woody Allen, ci sono suoi film che ritengo davvero belli, altri come il penultimo, Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni, che sono insensati. O non li ho capiti.
To Rome with love secondo il mio parere merita di essere visto meglio di altre cose che ci sono per ora al cinema, e nel complesso mi è piaciuto e lo rivedrei subito molto volentieri.
Ma nemmeno questo film come l'altro che ho sovracitato arriva a una fine che abbia un senso compiuto. Alcuni episodi terminano meglio di altri.

L'episodio in cui recita lo stesso Woody Allen è uno tra i migliori. L'abbiamo visto in diverse interviste ultimamente è appare così appassito e inattivo che ci si chiede come possa aver recitato anche nell'ultimo film. Sembrerebbe che stia per morire da un momento all'altro, e invece davanti a una telecamera accesa prende vita e ci racconta una bella storia. L'elemento migliore dell'episodio è ovviamente il grande tenore Fabio Armiliato che canta sotto la doccia perchè ci riesce solo lì. Una messa in scena nei teatri davvero peculiare, e quello che ha fatto più ridere in sala.

L'episodio di Alec Baldwin con Jesse Eisenberg mi è sembrato il più noioso. L'attrice che fa innamorare il protagonista di "The social network" non mi piace molto, la scelta poteva essere più azzecata. Poteva andare l'onnipresente Baldwin nel suo ruolo, però non mi è sembrato niente di straordinario. Cosa ci avrà voluto dire Allen con questa storia? Oltre al fatto che fa bene cedere ai tradimenti, ovviamente...

L'episodio di Penelope Cruz tutto italiano, intrecciato a quello di Alessandra Mastonardi e compagnia bella mi è piaciuto, peccato che sia interamente preso da "Lo sceicco bianco" di Fellini di "qualche anno fa" con Alberto Sordi. E l'ho anche recensito da poco, è l'ultimo film prima di questo post. Che coincidenze! Ovviamente ci sono delle cose cambiate, per esempio il doppio tradimento della Mastronardi inizialmente con Antonio Albanese e poi con Riccardo Scamarcio, e quello di suo marito con Penelope Cruz. Fantastiche le zie shockate dalla provocante escort (Cruz) fatta spacciare per la moglie Milly (Mastronardi). Mi ha davvero molto ricordato il film di Fellini perchè il soggetto è lo stesso, con alcuni cambiamenti.
Brava Penelope che recita in italiano, così è più credibile, e bravo anche Alessandro Tiberi, il finto marito.

L'episodio di Benigni è quello più sensato di tutti, quello che manda un messaggio chiarissimo sul famoso quarto d'ora di notorierà. La moralità nei film di Allen non esiste, infatti nessun personaggio si domanda se sia giusto o meno quello che sta facendo, si vive d'istinti come gli animali. Niente rimorsi, al massimo solo rimpianti. L'interpretazione di Benigni è perfetta e ottima come al solito, ma io sono di parte perchè lo adoro letteralmente, anche se credo che chiunque difficilmente darebbe un parere contrario. Lo stesso Allen si è complimentato tantissimo con il suo doppio italiano, così dicono. Per certi versi è vero, anche se Benigni è più brillante nella sua modestia e umiltà.

Piccola riflessione: il film in se stesso non è un successo e non è premiabile, lo stesso film con attori diversi e sconosciuti anche se bravi non avrebbe avuto il successo che probabilemtne avrà "To Rome with love", ma siccome è girato in Italia e ci sono attori molto ma molto bravi, Benigni per primo che torna sul grande schermo dopo un'assenza di sette anni che a me personalmente pesa tantissimo, allora per questo motivo è piacevole da vedere. Il merito maggiore credo sia degli attori, non della storia anche se devo riconoscere che ci sono momenti davvero piacevoli. Credo che Allen si sia dato un po' alla superficialità, forse vive dei successi già ottenuti e dalla fama da genio che nei decenni scorsi si è guadagnato con merito. Adesso gira ogni anno qualcosa come due film, e incassa anche se le storie che scrive io stessa le avrei scritte meglio. Questa è la dura verità purtroppo, poteva accostare questa realtà a quella di un Leopoldo Pisaniello (Benigni) famoso per essere famoso. 

Il film PURTROPPO mi è piaciuto perchè è girato in Italia, mi dispiace dirlo e so che come motivo non basta, ma quasiasi cosa girata a Roma (anche una ripresa amatoriale) ha il suo fascino. Ancora una volta Allen si prende meriti che non sono esattamente i suoi.


VOTO: 8

giovedì 5 gennaio 2012

"Senza notizie da Dio"

Un angelo e un diavolo. Rispettivamente le spagnolissime Victoria Abril e Penelope Cruz. Anche questo film l'ho visto per quest'ultima. Un film molto originale, mi è piaciuto molto, lo consiglio vivamente. E' particolare, l'ho già detto? Direttamente dal cielo, con Gael Garcia Bernal nei panni di Dio, un Dio un po' strano, questo si. Sicuramente mette in evidenzia e risalta le particolarità e le caratteristiche attoriali di queste due attrici meravigliose, ma è stato una gran sorpresa per me, soprattutto il finale! Guardatelo, che non dico altro! Quando si vuole essere brevi...

VOTO: 6

mercoledì 4 gennaio 2012

"Chromophobia"

Ho rimandato così tante volte la visione di questo film che quasi non ci speravo più di  vederlo. Non sono pentita di averlo visto, anzi mi spiace dire che mi è stata una visione al limite dell'indifferenza. Questo è probabilmente dovuto al fatto che è un film che non ho capito del tutto, anzi credo proprio che mi siano sfuggiti diversi tasselli.
E' davvero un film "intrippante", è un caos totale. E' Chromophobia, con Penelope Cruz. Ecco come ci sono arrivata! Sono diverse storie che si intrecciano tra loro, ma questo non basta, credo che dovrei rivederlo. Quello che sicuramente mi ha colpito di più è la storia della donna insoddisfatta che si fa curare da una psichiatra. Cosa si fa curare? Si fa curare per quello che le manca. Ma cosa le manca? Niente, ma ha bisogno di tutto, così dice il detto. Insoddisfazione è dunque la parola chiave, quella che muove tutto. C'è chi è soddisfatto (quasi) e non ha niente, come il personaggio di Penelope Cruz, e chi è insoddisfatto perchè non riesce a capire cosa gli manca, perchè pensa di avere tutto. Questa bella vita che ci illude di essere saturi, ci illude solamente di essere completi. E da qui soluzioni e finali estremi... Brava e piacevole la Kristis Scott Thomas e il Voldemord di Harry Potter Ralph Fiennes,  fratello della regista.
Film troppo triste, perchè dice le cose come stanno, e tutti sappiamo già come stanno, perchè vedere un film per ricordarcelo? Ogni giorno ha la sua pena... dice un libro che conosco...

VOTO: 5

mercoledì 28 dicembre 2011

"Un amore sotto l'albero"

Un bel film natalizio per chi vuole commuoversi con una storia che sotto l'albero emoziona maggiormente e con l'aggravante di vantare delle stars del calibro di Penelope Cruz, Susan Sarandon e Robin Williams. Un amore sotto l'albero racconta due diverse storie che si incontrano tra loro, una meno incisiva dell'altra, dipende dai punti di vista. Una coppia di futuri sposi in cui lui è maniacalmente geloso, del tipo "quando la gelosia distrugge anche le cose più belle" o "come siamo stupidi certe volte". L'altra situazione riguarda un'avanzata quarantenne il cui Natale si prospetta difficile quanto monotono in ospedale a visitare la madre malata d'Alzheimer, da anni ormai. Due storie completamente diverse, che si sfiorano per caso solo per un momento, forse momento chiave per infondere un po' di vitalità giovanile nell'anima della bravissima Susan Sarandon. Penelope al solito bella e brava, una diva! Sicuramente spicca di più l'episodio della donna con la madre malata, l'altro lo trovo d'intrattenimento. E poi qualunque storia diversamente felice se inserita nella notte di Natale ha il suo effetto su chiunque, no? Perplessa mi ha lasciata invece il personaggio angelico di Williams... Be', allora prendetelo come un film che intrattiene, se non avete niente da fare. Altrimenti... non lo vedete.

VOTO: 6

mercoledì 28 settembre 2011

"Belle epoque"

Troppe brave attrici nello stesso film hanno il risultato he mi perdo la trama del film e guardo i dettagli. E' il caso di Belle epoque, dove recitano insieme delle giovanissime Penelope Cruz e Maribel Verdù, tra le altre.
Una storia che ha dell'incredibile anche se tengo in conto che è spagnola. Un uomo riesce a portarsi a letto le quattro figlie di un suo vecchio amico nella stessa casa dell'uomo. Ma siamo scemi? No, appunto, è un film spagnolo. La cosa più sorprendente... ma quanto cavolo era piccola Penelope? Sembra passata una vita e invece... santa chirurgia!
In poche parole, sarà pure un film da intrattenimento e non mi è dispiaciuto, ma non è niente di che, è un film senza pretese. Siamo realisti, dai! Sarà pur sempre la Spagna, ma era Spagna degli anni 30!
Ah, mi piace la locandina.

VOTO: 6

mercoledì 20 luglio 2011

"Blow" con cast d'eccezione

Penelope Cruz e Jhonny Depp erano già stati insieme in un set del tutto diverso dall'ultimissimo Pirati dei Caraibi (o come dico io "Carati dei pirabi") e lontano anche dal nostro attuale 2011 di ben dieci anni. Blow li aveva fatti conoscere nel 2001, anno a quanto pare molto produttivo per la bella spagnola, sul set di una storia biografica di un trafficante di droga nordamericano che trova la fortuna in Colombia (dove se no?) dove viene arrestato più di una volta tradito dalle persone meno sospettabili. Dopo la morte della fidanzata Barbara incontra Mirtha (interpretata appunto da Penelope Cruz) e la sposa. Un matrimonio fondato su varie stranezze e su polverine bianche che non risparmiavano nemmeno la presenza della figlia Cristina, che anche dopo il divorzio dalla moglie sarà "l'unica cosa buona" fatta dal protagonista.
Attori magnifici come questi mi stanno spingendo a documentarmi sulla loro filmografia, dagli anni 90 ad oggi, e stupisce molto vederli così giovani anche se non è poi passato molto tempo. Non è mia abitudine guardare film a questo tema, ma devo dire che ultimamente ho abbandonato i miei temi più frequenti per guardare un po' di tutto da brava cinefila che studia cinema e vuole dedicarsi a questo. Ho trovato il racconto molto scorrevole grazie al fatto che affronta nel corso di molti anni le avventure di un nascente commercialista di droga fino a un mito, come veniva appunto definito. E' un po' come un "eroe buono", un criminale come pochi che non ha commesso nessun delitto, che ama ed'è fedele, che ha valori e affetti, insomma con l'unico difetto di aver trovato un comodo modo per lavorare senza sforzo e guadagnare molto. Il "senza sforzo" è discutibile visto il da fare che si dava insieme ai suoi collaboratori. Penelope Cruz per l'ennesima volta spagnola. C'è gente che si lamenta per questo, soprattutto in Spagna. Ma cosa deve fare, mi chiedo io? Se è spagnola può fare la svedese? Gli spagnoli a volte sono proprio strani.

PS: Ah, e finalmente ho scoperto a che film appartiene la foto di J. Depp carcerato che circola su FB allegata a fantastiche frasi tratte da questo film.

VOTO: 7

venerdì 24 giugno 2011

Altro che "Vanila sky"

Sono convintissima che i remake sono sempre peggiori degli originali quanto sono convinta di non essere l'unica a pensarlo. Per cui non vedo il perchè Vanilla sky dovrebbe fare la differenza. Remake americano del famoso e pluripremiato Abre los ojos di Alejandro Amenabar, Vanilla sky cambia più di qualcosa rispetto all'originale. Non mi è piaciuto, anzi l'ho proprio seguito poco perchè si è persa completamente l'essenza dell'originale e il suo clima di tensione che percorreva tutto il film accompagnato alla sensazione di trovarsi di fronte a una storia abbastanza surreale, tra la realtà e il sogno/immaginazione. Nella versione americana tutto ciò manca, sicuramente non per colpa di Tom Cruise o Penelope Cruz che ripete lo stesso ruolo già interpretato nell'originale hipanico. Tom era sicuramente perfetto per il ruolo, lei anche perchè l'aveva già fatto, ma Cameron Diaz nel ruolo della folle ossessionata era proprio inadeguata con quel suo viso d'angelo.
Quindi il problema è un particolare elemento che a mio avviso non ha nome ed'è di difficile identificazione, perchè penso che la differenza stia proprio nel passaggio da un paese all'altro, avendo dovuto adattare la storia in un altro continente, ambienti, modi, caretteri e tutto cambiano, e si vede parecchio. Per questo non trovo l'utilità del remake. Partono già sconfitti.

VOTO: 3

giovedì 26 maggio 2011

"Prosciutto, Prosciutto!"

JAMON, JAMON. E non vi sto dicendo che ho fame di prosciutto, ma che ho visto il primo film in cui compaiono insieme Penelope Cruz e Javier Bardem, la più grande coppia cinematografica spagnola.
Il film è vecchiotto, è del 1992, ed'è uscito anche in Italia, risquotendo parecchio successo, più qui che lì. Nel film compare anche la nostra Stefania Sandrelli che spacca frontiere, sempre in Europa però. La regia è del parecchio contestato Bigas Luna, che mette del sesso ovunque. E in questo film, il sesso basta e avanza.
Vediamo due giovanissimi grandi attori, Penelope aveva 18 anni e Javier poco più. Nel film lei ha una storia con lui, ma non è la sola. Lui infatti ha pure una storia con un'altra, la Sandrelli, e lei con un altro ragazzo e con suo padre, figlio e marito della Sandrelli. Insomma, è tutto molto... Beautiful! Non pretendo che capiate i collegamente sessuali che ho fatto, ma solo che tutti se la fanno con tutti, possiamo dirlo apertamente. Scene particolari non mancano, e personalmente fa strano vedere la Sandrelli alla sua età con un ventenne Bardem, già sensualissimo da allora. Bello e in gamba, come lei. Il talento si vedeva già da allora.
Ho trovato squallido l'intreccio di relazioni troppo fantasiose per i miei gusti, per questo credo che sia un film più erotico che altro. Zero rispetto per chi si ama, solo istinti ed egoismo. Meno male chein realtà ancora non siamo arrivati a questo... ancora per quanto?

VOTO: 6

lunedì 23 maggio 2011

"Pirati dei Caraibi - Oltre i confini del mare"

Finalmente il tanto aspettato quarto episodio di "Pirati dei Caraibi - Oltre i confini del mare" è arrivato nei nostri cinema ormai da un paio di giorni. Ovviamente sono andata a vederlo, ma non il giorno della sua uscita, ed'è stato il primo film che ho visto in 3D. E' stato uno spettacolo! Il cinema era pienissimo, penso sia stato uno dei film più attesi dell'anno. Come tutti gli episodi ha una storia a se stante e il terzo episodio era finito in modo tale da farci immaginare un seguito. Per chi non lo ricordasse, il terzo episodio era terminato con il bacio tra Elisabeth e il capitano Jack Sparrow e con il matrimonio tra lei e il personaggio di Orlando Bloom. Ma c'è una curiosità che non tutti sanno. Per quel terzo episodio Keira Knightley aveva accettato di partecipare solo ad una condizione: che vi fosse nel film un bacio con Johnny Depp. E c'è stato, lo ricordiamo tutti. Chiamatela scema...
In questo episodio invece spariscono i due personaggi storici di sempre e compare Angelica, interpretata da Penelope Cruz, nel ruolo di figlia di Capitan Barbanera ed ex fiamma (direttamente da un convento spagnolo) di Sparrow. Lo scopo di questo film è trovare la fonte della giovinezza per riempirvi due boccali d'oro aggiungendo ad uno la lacrima di una sirena. Questo per dare vita quasi eterna a chi beve quello con la lacrima, destinato a Barbanera per amore della figlia ma che finisce per bere la figlia stessa grazie a Jack che la salva dalla morte, per poi abbandonarla in un isola deserta con un solo sparo di pistola che Angelica gli regala mancandolo. Anche questo finale prevede un seguito, si capisce. Io odio i seguiti.
Ma dopo avervi raccontato la trama, spero di non avervi rovinato il piacere di vederlo al cinema, andiamo agli attori. Parlare di Depp mi sembra inutile, perchè da continuamente il meglio di se, riesce ad essere simpaticissimo e comico in qualunque momento, con una incredibile espressività e linguaggio del corpo per giunta. Penelope Cruz ha fatto sicuramente un ruolo diverso dal solito e se l'è cavata davvero bene, anche se le scene in cui il personaggio si vede per intero non sono le sue ma della controfigura che altro non è che l'dentica sorella Monica Cruz (Silvia in "Paso adelante") che è servita per celare il pancione di Penelope che era già a un paio di mesi di gravidanza. La storia tra la sirena e il prete poi, a volte troppo patetica. Mentre bravissimo Geoffrey Rush nel ruolo dello storico Capitan Barbossa sta volta senza una gamba. Geniale pure l'armadio pieno di navi congelate e messe dentro delle bottiglie, tra le quali c'era la mitica Perla Nera.
Sinceramente l'episodio in se stesso, quindi la sua storia, non è niente di speciale anzi, a dirla tutta, si tratta sicuramente dell'episodio più banale e meno interessante tra tutti. Parliamo però di una saga che difficilmente stanca lo spettatore e che anzi intrattiene e diverte fondamentalmente grazie al personaggio di Depp ma anche perchè è fatto benissimo, ancora meglio se visto in 3D! Quindi non voglio togliere merito al film, ma solo riconoscere che la storia poteva essere più sofisticata e intrecciata e non filare liscio come l'olio. E VOLENDO si poteva pure porre fine al tutto, una volta tanto senza allungare di troppo il brodo. Ma si sa che chi ha visto i 4° episodi andrà a vedere anche il 5°, quindi mi auguro che si sforzino un po' di più per mostrarci una storia degna dei pirati dei Caraibi.

VOTO: 6