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venerdì 12 aprile 2013

"La madre" di Guillelmo del Toro 2013

A me non piacciono gli horror e credevo che Guillelmo del Toro si dedicasse esclusivamente ai thriller con qualche sfumatura di horror. Mi sono dovuta ricredere e me ne sono accorta subito quando mi sono ritrovata avvinghiata al braccio del mio ragazzo con una mano a coprire un orecchio e l'altra a tappare gli occhi. Sono esagerata, siamo d'accordo, ma non avevo mai visto un horror e al cinema è tutto due volte peggio!
La madre porta la firma di un regista esordiente argentino, ma è prodotto dal grande del Toro che da sempre ai giovani la possibilità di farsi conoscere. Il film ha avuto molta pubblicità e penso che abbia ricevuto incassi discreti, ma è stato preceduto da un eco che non è proporzionato al suo reale valore. La storia ha qualcosa di commovente e questo contraddistingue proprio il tipo di cinema a cui presta attenzione il produttore di genere, ma l'ho trovata poco più che carina. E' quasi un horror fantasy, e paragonato a The orphanage non regge il confronto. Somiglia più ad altri film come La spina del diavolo.
Guadagna punti con la presenza di Jessica Chastain che per ora è all'apice del successo, ma personalmente non sono riuscita a commuovermi davvero a causa della spaventosa madre della storia che è talmente brutta... ho comunque dormito la notte che l'ho visto al cinema. Mi da rabbia però pensare che ero andata a vedere un altro film di produzione spagnola, ovvero Gli amanti passeggeri, l'ultimo prodigio - e lo dico senza averlo visto! - di Almodovar. Ancora manca alla mia collezione almodovariana, ma rimedierò presto. Questo per me è un torto.
La madre resta comunque deludente. Bravissime le bambine protagoniste, molto piccole. Come hanno fatto per non traumatizzarle davvero? Alcune scene non potrò dimenticarle facilmente.

VOTO: 5

lunedì 21 maggio 2012

"Mars attacks" di Tim Burton

Mi è piaciuto un film di fantascienza, ma dove stiamo arrivando? Posso spiegarmi meglio se dico che si tratta di un film firmato Tim Burton. Adesso sì che potete capirmi.
Gli alieni attaccano la terra, per questo Mars attacks. Arrivano dicendo di venire in pace, ma il loro messaggio viene frainteso a causa di un cattivo traduttore che converte i loro incomprensibili modi di comunicare in lingua americana.
Grande cast con Jack Nicholson, Green Close, Natalie Portman, Pierce Brosnan, Sarah Jessica Parker e molti altri. Purtroppo, apocalissicamente la vicenda si conclude male per noi razza umana perchè muoiono un sacco di persone. I loro strumenti di difesa sono molto più potenti dei nostri, se il tutto fosse reale saremmo fritti. O lo siamo già. Poi però, siccome si tratta tutto sommato di una commedia e non di un dramma, si trova un metodo per far fuori gli alieni nel loro punto debole. Originale e simpatico come film, con dialoghi e situazioni comiche in un contesto che a pensaci bene è da catastrofe.
Mi è piaciuto molto e credo che vedrò tutti i film di Burton, prima e dopo la fase Depp! Una delle cose più belle: la sinuosità dei movimenti dell'ex moglie di Burton nel ruolo della moglie dell'ambasciatore degli alieni "trasformata" in donna.

VOTO: 7

"Nadie conoce a nadie"

La mia ultima delusione cinematografica che posso solo giustificare con la distrazione e con la cosiddetta "forse in quel momento non ero predisposta a vedere quel tipo di film", è Nadie conoce a nadie (Nessuno conosce nessuno). Un film spagnolo di Mateo Gil, regista di thriller e horror, e con attori quali Eduardo Noriega, noto per questo genere di film, e il famoso Jordi Mollà.
Un thriller, appunto, basato su vicende religiose o meglio sataniste. Un gioco di cattivo gusto che include la realtà, o meglio porta i suoi giocatori a non distinguerla dalla fantasia che si sono costruiti per noia, come dice l'organizzatore del gioco, e per sfidare forse Dio. Giocano con pistole molto strane, che non uccidono ma stordiscono e si nascondono in delle segrete da cui tengono sotto controllo l'intera città su cui si accaniscono, Sevilla. Prendono di mira le chiese e coinvolgono nel loro gioco lo scrittore e autore di cruciverba, Noriega appunto, che per la prima volta non vedo nel ruolo del cattivo o dello "strano".
Secondo me a questo film manca quel qualcosa che lo avrebbe resto altrimenti geniale. Gli elemtni di base li ha, avrebbe potuto essere geniale se non fosse che manca la motivazione di base che spinga e motiva il tutto, e non parlo della noia, ci deve essere altro. Mi sembra una storia costruita in aria, e poco giustificata.

VOTO: 6

venerdì 18 maggio 2012

"DARK SHADOWS"

Una settimana fa, usciva nelle sale cinematografiche il nuovo film di Tim Burton, Dark Shadows con il solito immancabile protagonista Johnny Depp, Eva Green, Michelle Pfeiffer e Helena Bonham Carter. Ho visto diversi film di Burton e tutti sono molto curiosi e estrosi come il loro autore, vedi i suoi capelli. La storia, come si può immaginare, è quella di un nobile inglese che viene vampirizzato dalla sua cameriera ossessionata da lui che non contenta di averne ucciso i genitori fa lo stesso con la futura sposa sapendo di non poterlo mai avere. Dopo "un trip durato due secoli" (frase comica del film) Barnabas Collins viene liberato dall'incantesimo della strega innamorata e si reintroduce nella moderna famiglia Collins. Ma Angelique, la strega appunto, non lo perde di vista e le sue intenzioni anche a distanza di secoli rimangono le stesse.
Molte persone sono rimaste deluse da questo film perchè la storia di base che è quella del vampiro, è molto comune. Ma ci sono casi in cui bisogna andare al di là della trama in sè stessa e riconoscere la grande originalità di un film che fa ridere con le sue strepitose battute e che come molti film di Burton ricrea un clima gotico perfetto con molta cura per i dettagli, soprattutto nella cura per l'aspetto dei personaggi. Finemente caratterizzati, i suoi protagonisti sembrano dipinti a mano e a questo contribuisce l'interpretazione magistrale che ne danno i suoi attori. Le musiche, l'atmosfera, le scenografie e soprattutto il trucco e l'abbigliamento non deludono chi è andato al cinema aspettandosi di venire catapultato nel fantastico mondo di Tim Burton. Come non citare almeno le musiche fantastiche, allegre e moderne che creano un effetto stupendo in contrasto con l'ambiente gotico ricostruito?
Oltre l'interpretazione di Depp voglio mettere in evidenza quella della Green che rende perfettamente la parte della pazza innamorata fino alla sua estenuante fine. Indimenticabile la sua performance da manichino rotto.
Un film che rivedrei assolutamente e che credo possa piacere anche ai non appassionati, perchè in fondo tutti siamo affascinati oltre che dal mistero, dai mondi sconosciuti.

VOTO: 9 

mercoledì 18 aprile 2012

"Memento" e impazzite (più link film)

Se volete impazzire letteralmente e avete finito i cruciverba a disposizione, vi consiglio di vedere Memento. Vi assicuro che alla fine vedrete deformato il vostro modo di osservare la realtà. E quando un film riesce a far questo secondo me merita, anche perchè Nolan non è la prima volta che ci sconvolge se non l'esistenza almeno la giornata! Qualcuno ha mai sentito parlare di Inception?
Il film ha la particolarità di essere girato in maniera cronologicamente inversa, ovvero il regista l'ha fatto montare al contrario, per rendere più verosimile la storia ponendoci allo stesso punto di vista del protagonista che ha una malattia che gli fa perdere la memoria e cancella tutto quello che è avvenuto molto tempo prima e anche le cose più recenti. E' un film da perdere la testa! Montato dalla fine per cui l'inizio è la fine e la fine è l'inizio, io l'ho visto montato al contrario, cioè cronologicamente giusto ma non è così che l'ha voluto Nolan. Ok, credo di aver confuso le idee a tutti. Sono rimasta scontenta dopo aver scoperto che non era quella la vera versione originale, quindi meriterebbe di essere visto al contrario anche se non si capirebbe completamente niente! Ma è un modo davvero curioso di fare un film, è geniale, questo regista è all'avanguardia, sperimenta e non si limita a fare film seguendo il linguaggio standard di comprensione! Sfida le regole del cinema e della narrazione, sfida se stesso mettendosi così alla prova e soprattutto sfida lo spettatore dimostrandogli che si fida dell'intelligenza e capacità di cogliere di una generazione ormai abituata ad avere il cinema nel sangue. 

QUI la prima parte del film su Youtube e da lì le altre parti! Buona visione!

VOTO: 10

"Biancaneve nella foresta nera"

Cerco da diversi anni un film che racconta la storia di Biancaneve. Ne hanno fatti molti e sono passati troppi anni per ricordare qualcosa di questo film che mi aiuti a ritrovarlo, così cercandolo li sto guardando tutti. Il primo che ho visto è Biancaneve nella foresta nera e mi è sembrato molto simile a quello che ricordo del film che non trovo. Che giro! Ricordo solo una scena confusa, e che mi piaceva molto e lo volevo vedere sempre. Non è l'unico film che cerco così senza risultati.
Una visione gotica e nera della famosa favola, con ambientazioni fantastiche e affascinanti e con un'impronta horror che sa inquietare al momento giusto. Bellissime le inquadrature che valorizzano le brutte intenzioni della cattiva e posseduta madrigna! Nonostante la storia impostata così abbia qualcosa di sinistro non si può negare che affascina moltissimo per i meravigliosi panorami e per il nero che impera ovunque in tutta la vicenda. Per il resto si può dire che si mantiene fedele alla favola che conosciamo tutti con qualche piccola variazione per quanto riguarda i nani, ve ne renderete conto!
Stupenda la bella Sigourney Weaver! Guardatelo che non ve ne pentirete, soprattutto per apprezzare più o meno i due nuovi film ispirati alla favola di Biancaneve che usciranno nelle prossime settimane!

VOTO: 8

mercoledì 21 marzo 2012

Un mostruoso "Lochness"

Ricordo quando da piccola mio padre mi parlava del mostro di Loch Ness e come mi affascinava questa vicenda come tutte quelle che hanno a che fare con la storia e i misteri, potevo condividere a pieno con lui questa passione trasmessa, e lo faccio ancora quando possibile. Ma non mi sono mai documentata su questi presunti avvistamenti di un mostro in Scozia, mai fino ad oggi. Santa Wikipedia.
Ho visto che la mia amica, mia abituale fornitrice di dvd, ne possedeva uno chiamato proprio Lochness e così me lo sono presa in prestito. L'ho già visto questa sera, e sono arrivata alla conclusione che non so scegliere film meritevoli di essere visti. Scelta sbagliata perchè il film non mi è piaciuto molto. Mi sembra che badi più alla storia d'amore introdotta per forzatura e poco inerente o in linea con la storia. Non si risolve alcun mistero e il racconto scorre in maniera imprecisa e con dei buchi che in diversi punti del film mi facevano chiedere: ma se lo ricordano che stanno facendo un film su un presunto mostro a Loch Ness? Ripetuta sensazione che a momenti se lo scordassero, e con un clap clap volentieri li avrei fatti tornare tra noi. Fantascienza per le scene finali che rivelano le sembianze del mostro spacciato per buono. Surreale la decisione finale dello studioso, a dire del compare suo "uno scienziato molto umano". Uno scienziato cretino è uno che dopo una scoperta così se la lascia sfuggire per una mezza discussione con una donna conosciuta da nemmeno un mese, solo per amore! Piedi in terra! Ma mi faccia il piacere! Ma poi, con questo film il regista che ha concluso? Io non ci ho capito niente, non ho visto lo scopo. E' un film che si pone un fine che non riesce a raggiungere, si perde per strada, o nel lago, o non so. Ma magari ci arrivasse al lago! I personaggi passano più tempo dentro a parlare che fuori a esplorare! Troppe parole! Poche teorie, mi manca assai una parte scientifica! Impegnarsi un po' di più no? Ok che si sa poco su questa vicenda, ma caspita, la fantasia! Perchè siete artisti se no???

VOTO: 3

lunedì 27 febbraio 2012

La scelta sbagliata de "L'uomo bicentenario"

L'intramontabile L'uomo bicentenario su cui credo che milioni di persone abbiano scritto da quando è uscito e con la sua affascinante innocenza ha conquistato un pubblico di tutte le età. Visto mille volte, la storia credo sia conosciuta da tutti, ed'è chiaro a chiunque che a volte l'uomo si chiama così ma non è degno di essere chiamato umano perchè di umano spesso non ha proprio niente. Quando si dice "nemmeno gli animali lo farebbero" credo sia una frase errata, perchè ci sono cose che loro nemmeno si sognerebbero di fare, mentre noi lontani dall'istinto che abbiamo scordato non so dove, sì. Inutile dire che razionalmente è da rinnegare, perchè lo scopo di questo film non è quello di riflettere ma di divertire e commuovere con una storia alternativa che fa anche ridere per la sua innocenza. Lontani dalla realtà forse pure noi diventiamo sensibili quanto lo era quel caro robot Uno, che ha lottato per essere riconosciuto uomo senza sapere che era meglio che restava non umano, perchè somigliarci forse non è poi così conveniente.

VOTO: 8

lunedì 6 febbraio 2012

"The illusionist" ma di che?

Sbaglio o di The illusionist se n'è parlato molto in giro? A me sembra di averlo già sentito prima di oggi pomeriggio, quando per consolarmi dall'aver terminato un esame ho scelto di immergermi in youtube e vedere se qualche anima caritatevole avesse caricato qualche film completo da vedere, nell'attesa che megavideo proclami la sua vendetta. Così l'ho visto, e parto dicendo che mi aspettavo di meglio. O la sua fama lo precede erroneamente, o ho sbagliato film. Oppure semplicemente ho perso la capacità di valutazione. Qualcuno dirà: quando l'ha mai avuta? Ok, sarò clemente, va sempre cercato il meglio nelle persone, nelle cose, nei fatti, nei film...
Parto dal presupposto che prediligo ciò che è credibile, ciò che è fedele alla realtà, e questo film è al limite della credibilità, tra gli oroscopi e la chiromanzia. Anche quello che è totalmente inventato e privo di rifacimento pratico può essere bello, lo dico fresca di un esame di estetica. Ma non è questa l'eccezione.
Devo ammettere di averlo trovato superficiale, poco approfondito e impreciso. E' stato sorprendente però scoprire che la protagonista non era realmente morta, mi è sembrato di rivedere il Conte di Montecristo in questo, per l'uso della particolare pozione (no magica).
Ma la cosa peggiore mi sono sembrati i dialoghi. Sono arrivata a dei momenti in cui pensavo: ma che cacchio stanno dicendo questi? Parlavano in maniera così artificiale e costruita da sembrare al quanto innaturali. E vogliamo parlare del ridicolo personaggio del principe ereditario? Che tra l'altro è la brutta copia di Jude Law... Mi chiedo, come per molti altri film, data la sospettosa sensazione che mi manchi un pezzo: non mi sarò persa qualcosa? O io, o lo sceneggiatore.

VOTO: 5

domenica 22 gennaio 2012

Una poesia chiamata "Il cielo sopra Berlino"

Visto che di recente ho visto La città degli angeli, vi commento un film visto qualche tempo fa che avevo scaricato ancora prima, anni prima, e masterizzato su dvx. Parlo di Il cielo sopra Berlino, un film di Wim Wenders, con attori che non conoscevo, eccetto Peter Falk. Solo adesso ho scoperto che è un remake di La città degli angeli, quindi come generalmente tutti gli originali è migliore. Lo dicevo che i due film erano troppo simili...
Questo non è solo un film, è una poesia infinita. Dialoghi pochi, tanti pensieri, monologhi, riflessioni che tutti possiamo comprendere e che sicuramente ci sono passati mille volte per la testa ma magari non siamo stati così bravi come chi li ha scritti e ne ha fatto un capolavoro come questo. Una storia molto profonda, raccontata ancora più delicatamente di La città degli angeli e che anche se è silenziosa riesce a fare molto rumore.
Non voglio aggiungere altro, perché le parole nel film sono poche e ciò dice tutto. Poche devono rimanere.
Gli angeli d'altronde agiscono in silenzio, e chi li sente è sensibile, come chi può apprezzare questi film. Ma tutti possiamo, quindi vedetelo, potrebbe risvegliare tante emozioni.

VOTO: 9

sabato 21 gennaio 2012

"La città degli angeli"

Con questo film mi è successa una cosa già accaduta con altri film considerati "bei film" dalla maggior parte delle persone. Nel senso che c'è qualche particella in noi che prova gusto nel contraddire il senso comune. Una maniera di porsi sbagliata nei confronti di qualcosa, che ce la fa affrontare non senza pregiudizi e abbandonando ogni difesa, ma con la presunsione di sapere già cosa si sta vedendo. Così, inevitabilmente, da restarne delusi. Termine che invito a prendere con le pinze.
Parto con la premessa che City of angels racconta sicuramente una bella storia. Ma non mi è bastata perchè non l'ho trovata una storia nuova, mi è risultata come cosa già vista, quasi prevedibile. Quindi non ne ho apprezzato le vicende e gli avvenimenti, ma il modo in cui fluisce e ci viene raccontata. Il modo in cui è stata farcita. I dialoghi, le interpretazioni stupende dei due protagonisti, i silenzi. Mi è piaciuto il modo in cui si racconta lei e il modo in cui guarda lui. Mi è piaciuto quell'affidarsi ad occhi chiusi ad uno sconosciuto come sperando di essere salvata, come se sentisse a pelle (non è detto a caso) la sua particolarità. Questo è quello che mi ha affascinata. A volte non è la storia in se che fa di un film un grande film, ma la cura per i dettagli che fa la differenza.

VOTO: 7

giovedì 5 gennaio 2012

"Talos", scansatelo!

Sarò più breve del solito.
Pessimo tentativo quello del regista di Talos, l'ombra del faraone, che vuole malamente copiare le famigerate peripezie vissute dai protagonisti di La mummia and co. Come quando si vogliono imitare Twilight e amici con film che parlano pensate un po', di vampiri! Ma mo' basta! Autori di Talos, cambiate mestiere, o cambiate genere. E poi ci sono i giovani aspiranti registi a spasso mentre nei cinema escono cestini della spazzatura. Poi dici che 'nte 'ncazzi!
PS: Visto solo per condizionamento.

VOTO: 2

"Senza notizie da Dio"

Un angelo e un diavolo. Rispettivamente le spagnolissime Victoria Abril e Penelope Cruz. Anche questo film l'ho visto per quest'ultima. Un film molto originale, mi è piaciuto molto, lo consiglio vivamente. E' particolare, l'ho già detto? Direttamente dal cielo, con Gael Garcia Bernal nei panni di Dio, un Dio un po' strano, questo si. Sicuramente mette in evidenzia e risalta le particolarità e le caratteristiche attoriali di queste due attrici meravigliose, ma è stato una gran sorpresa per me, soprattutto il finale! Guardatelo, che non dico altro! Quando si vuole essere brevi...

VOTO: 6

"Breaking dawn"

Visto che sono in vena, approfitto. Ecco un altro film, questo sicuramente più famoso, la fama lo precede. E' Breaking dawn e se non l'avete visto, l'avete sicuramente sentito. Il titolo non dovrebbe suonare nuovo, è preceduto dai suoi fratelli, tutti ben riusciti, e amati da chi apprezza il genere. Successore di Harry Potter, ma saga meno degna di nota, senza nulla togliere al successo ottenuto da Stephany Meyer, autrice della saga Twilight.
Si tratta dell'ultimo capitolo, diviso in due parti, qui parlo della parte uno. Attendo la seconda parte, come tanti altri milioni di persone. Questo film che ha fatto il boom nelle sale di mezzo mondo, è sicuramente di livello artistico inferiore agli altri. E' il film più romantico della saga, ammetto che in certi punti arrivava a sfiorare il banale. Troppo zucchero, e troppe circostanze surreali. Ok che è tutto molto fantasioso, ma anche nella fantasia non nuoce un po' di veridicità e dignità, visto che comunque Bella è ancora fino a prova contraria umana!
Dettagli a parte, l'ho apprezzato, ma è da prendere come film non impegnativo, come passatempo e intrattenimento. Non ha alcun valore da considerare superiore a questo, tale è il suo scopo, e ci riesce meglio di altri, o non avrebbe riscosso tanto benestare.

VOTO: 6

mercoledì 4 gennaio 2012

"Wolf, la belva è fuori"

Anche il film di cui sto per parlarvi vanta la presenza nel cast di due attori, e una sola di queste due presenze basterebbe per attirare a se l'attenzione di qualsiasi amante di cinema, come me.
Jack Nicholson e Michelle Pfeiffer, due attori che amo tantissimo. Lui per Shining e lei per Ladyhawke. 
Ma ad essere sincera, che è per questo che scrivo qui, il film non è tanto nel mio genere. E' fantasia, è completamente lontano dalla realtà e io amo particolarmente i film anche crudamente realistici.
Un uomo morso da un lupo si trasforma all'occorrenza anch'egli in un lupo, e trasforma chiunque morde in lupo. Storia prevedibile, non mi piace molto il personaggio della Pfeiffer, nient'altro che una ragazza viziata. Nicholson è sicuramente eccellente ovunque lo si mette, e questo personaggio è sicuramente nel suo stile. Curiosa di vedere gli altri film che hanno reso famoso Nicholson, oltre Shining che non vedo l'ora di recensire...

VOTO: 4

"Midnight in Paris" all'insegna del Surrealismo

Dalì, Buñuel, Picasso, Hemingway e tanto altro in Midnight in Paris firmato Woody Allen. Curiosa di vederlo per soppiantare la delusione subita all'uscita del cinema dopo aver visto Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni, Midnight in Paris è sicuramente migliore del precedente. Non mi resta altro che aspettare con molte aspettative Bop Decameron trasformato in Nero Fiddled perchè pochi italiani sapevano cosa fosse il Decameron, ed'è qui che mi cadono le braccia. Ma tralasciando questa piccola parentesi di amarezza nazionalista italiana, andiamo a questa mezzanotte parigina di Owen Wilson.
Il cast è ricco, come in tutti i film di Allen, che quando la storia non è niente di speciale solitamente lo riempie di figurine, ma non è esattamente questo il caso. Sono molti gli attori famosi e bravi e qui la storia c'è. Il Surrealismo la caratterizza, surrealismo come genere e Surrealismo come corrente artistico-letteraria. Così come è surreale quello che accade al protagonista, Wilson, che ogni sera a mezzanotte sale su un'auto d'epoca e viene trasportato in un tempo lontano, la Parigi anni 20. Sembra un sogno, sembra quello che lui immagina e tanto desidera pur di fuggire a una vita che non fa esattamente al caso suo, e in un momento delicato di precarietà e incertezza lavorativa, dove deve scrivere un romanzo ma gli manca quel qualcosa per renderlo magico. E sono sicura che dopo questa fantastica esperienza l'abbia trovato, per lo meno Hemingway gli ha dato più di un suggerimento. Conversazioni tipicamente alleniane, perchè per me Allen è un regista a cui piace tanto far conversare i personaggi e ci riesce magnificamente perchè è uno dei pochi a non farmi annoiare in minuti e minuti di parole e parole senza azione. E in queste conversazioni mi sono arrivate molte cose, come non avrebbe potuto essere altrimenti per una come me che sogna di sceneggiare delle storie, e in questo senso i consigli di Hemingway sono significativi, sono piccole accortezze guida per chi ha una storia e non sa come farla funzionare, perchè sempre si ha la sensazione che manchi qualcosa, anche quando si ha tra le mani la sceneggiatura di Match point.

VOTO: 7