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domenica 5 giugno 2011

"Lope"

Adoro i film d'epoca, mi sembra di viaggiare anni e anni orsono talmente mi immedesimo in questo genere di film. L'ultimo film d'epoca che ho visto è spagnolo, Lope di Andrucha Waddington, e racconta la vita del famosissimo commediografo e poeta spagnolo Lope de Vega vissuto nel 600. I protagonisti sono Alberto Ammann, Leonor Watling e Pilar Lopez de Ayala, tutti fantastici, soprattutto quest'ultima che ho visto e rivisto nei panni della magnifica Juana la loca (Giovanna la pazza).
In questo film c'è tutto il necessario per farmi restare appiccicata allo schermo per due ore. Costumi bellissimi, eleganza e sfarzo ma anche gente di strada e molta miseria, insomma il tipico film d'epoca in costume, per una come me che ama la storia...
Non ho molto da dire perchè si tratta di una storia reale quindi non non si può di certo criticare la storia, ma posso sicuramente dire che è un film fatto bene e che per questo non ha niente da invidiare ai colossal in costume americani. Gli spagnoli negli ultimi anni si stanno dando molto da fare nel cinema ottenendo ottimi risultati, hanno tutta la mia stima e apprezzamento. Magari ci svegliassimo anche noi una volta per tutte...

VOTO 7

"También la lluvia"

También la lluvia era l'ultimo titolo che mi mancava per completare il cerchio di pellicole candidate ai premi Goya di quest'anno. Dalla regista spagnola Iciar Bollain, è il primo suo film non scritto da lei (ma da suo marito). La storia è quella di una troupe cinematografica che si trasferisce in Bolivia per girare un film storico sui personaggi di Bartolobé de las Casas e Antonio de Montesinos, ovviamente durante la scoperta dell'America. Il produttore e il regista, due fantastici Luis Tosar e Gael Garcia Bernal (questo mi piace di meno), iniziano i casting per scegliere i personaggi del posto non attori e trasformarli in persone vissute nel 1200. Il tema centrale è l'ossessione di Cristoforo Colombo per l'oro e la sua voglia disperata di reprimere i popoli indiani originari di quelle terre, e dunque le ribellioni che ne derivano. Però, le riprese del film vanno di pari passo con un'importante guerra avvenuta nel 2000, detta Guerra dell'Acqua, in cui i boliviani si ribellano contro la privatizzazione dell'acqua. Vi fa pensare a qualcosa?
Il protagonista della storia diviene, senza accorgercene, un boliviano scelto come attore per il film che alterna alle riprese fughe per partecipare attivamente alle proteste dei cittadini che lui stesso capeggia. Da qui inevitabili scontri con regista e produttore e l'uomo finisce in carcere. Da questo problema ne derivano molti altri, e le guardie civili non risparmiano nessuno. Infine, immersa in una situazione che non si aspettava di trovare, la troupe è costretta, con gran dispiacere del regista, ad abbandonare il posto senza aver portato a termine le riprese del film.
Un bel film davvero, mi è piaciuta un sacco l'alternanza tra la realtà che stava vivendo la città in quel momento con le scene direttamente tratte dal film storico, le quali hanno sicuramente molti punti in comune. Oggi come ieri la Bolivia è uno di quegli stati ancora incivili dove il cittadino non ha voce in capitolo nemmeno in una questione di vitale importanza com'è la scelta della privatizzazione dell'acqua, il che fa molto riflettere... Ai posteri ardua sentenza.

VOTO: 7

lunedì 16 maggio 2011

"Buried - Sepolto"

Scrivere all'1:30 di notte la recensione di un film horror non è decisamente l'ideale per una fifona come me. Non fa mai bene soffermarsi troppo a pensare su questo genere di cose, tanto più a un'ora come questa. Ma siccome oggi ho azzardato assai e mi sento coraggiosa, vi dirò brevemente quello che penso di un film come "Buried-Sepolto", film spagnolo di Rodrigo Cortes vincitore di 3 Premios Goya, il maggior riconoscimento cinematografico in Spagna.
Rodrigo Cortes, questo giovane regista alle prime armi, non ha sicuramente azzardato molto facendo un film del genere, perchè sapeva che comunque, che andasse bene o che andasse male il film, lui non ci avrebbe perso niente. Infatti "Buried" è un film interamente "ambientato" (ambientato in questo contesto mi fa ridere) in una cassa di legno sotterrata in un luogo sperduto del deserto, in cui viene sepolto un uomo e vi muore dopo aver cercato invano di salvarsi. Mi dispiace avervi detto la fine, ma è tutto qui, non esiste trama. A parte il contesto del terrorismo islamico in America, l'uomo sepolto è infatti un soldato americano.
E' davvero tremendo vedere per un ora e mezza un film così, ti appesantisce in una maniera incredibile, manco fosse un mattone filosofico di alto livello. Il primo quarto d'ora vediamo solo buio e questo soldato che cerca di capire dove si è cacciato, e quindi un andirivieni di sospiri e gemiti di sofferenza e paura che ti fan venir voglia di vomitare. Altrettanto "fastidiosi" gli intrusi e imprevisti che ad un certo punto arrivano per far compagnia a un solo protagonista, infatti se non ricordo male la serpe e i vermi hanno i loro credits a fine film. Tanto per riempire i titoli di coda.
Furbetto questo spagnolo, ha speso pochissimo per fare un film così, penso sia uno dei più economici (post-prodution a parte, perchè quella c'è) della storia del cinema e tutto quel poco che ha potuto spendere è stato straguadagnato all'estero visto che il film è stato esportato in altri paesi, io per esempio l'ho visto PER ERRORE al cinema.
Troppo ovvio, anche se credo che alle volte le cose semplici siano di successo. Forse però non è questo il caso.

VOTO 4