Visualizzazione post con etichetta Televisione italiana. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Televisione italiana. Mostra tutti i post

domenica 5 giugno 2011

"Speriamo che sia femmina"

Ogni tanto su LA7 fanno bei film, è l'unico canale della televisione italiana dove di tanto in tanto si trova qualcosa di interessante da vedere in prima serata. Due giorni fa hanno trasmesso Speriamo che sia femmina. Il titolo mi veniva a conoscere, sapevo di averlo già sentito da qualche parte ma non ricordavo di chi fosse. Poi sono partiti i titoli di coda e un nome è balzato ai miei occhi... Mario Monicelli. Ovviamente ho guardato il film, non potevo perdermelo. Nel cast attori famosi, italiani e non. Liv Ullmann, Catherine Devenue, Philippe Noiret, Giuliano Gemma, Giuliana De Sio, Stefania Sandrelli e Bernard Blier tra i tanti. Insomma, questo è uno dei casi in cui basta vedere il cast per convincerti automaticamente a vederlo.
E' una storia di tutte donne, e gli uomini che ci sono fanno soltanto da contorno, tanto che il film termina con tutte le donne a tavola felici e contente perchè all'uomo della loro vita hanno preferito la loro felicità, e quindi restano tutte senza uomini. Per questo mi ha fatto molto pensare a Volver di Pedro Almodovar per la fitta trama anche se si tratta di cose decisamente diverse. Comunque mi ha ricordato Volver perchè gli uomini vengono quasi tagliati fuori dalla storia e sono le donne a fare da indiscusse protagoniste, come accade spesso in Almodovar.
Si tratta di una storia che raccoglie diverse storie, è un film da intrattenimento ma di quelli fatti bene, di quelli che guardarli è un piacere! Poi da Monicelli non potevamo aspettarci altrimenti... Eppure, forse perchè conosco poco di questo regista, non avrei mai detto che è un suo film, perchè credevo che fosse più da commedie comiche invece è una storia normalissima senza chissà quali spunti per ridere, se non consideriamo il vecchio malato di Alzheimer che per le circostanze in cui si caccia ci ricorda che il film è firmato Monicelli.

VOTO 6

sabato 21 maggio 2011

Crociera Vianello... a quell'età?

Quasi in occasione della morte di una delle coppie più solide del panorama televisivo italiano mi sono decisa a vedere la loro ultima fatica (nel vero senso della parola) in tv, "Crociera Vianello". Ormai erano alla fine, non erano più capaci di fare spettacolo, a momenti si vedeva pure che erano assenti o spaesati, e vederli così dopo tutto quello che sono stati nella memoria di tutti gli italiani, fa tenerezza. Ma anche così ci siamo accorti del tempo che passa, visto che ormai non esiste più nessuno di coloro che facevano quella tv, restano solo Mina e Raffaella Carrà. Poveri noi, cosa ci aspetterà dopo. Vedo secoli bui per la televisione italiana. Anche se nei secoli bui ci siamo già entrati da un po'. E anche vedere questa solida coppia prendersi in giro ma stare ancora insieme dopo anni e anni di matrimonio, ci fa sperare che tutto sia possibile e da così esempio a una nuova generazione, un esempio di coppia che ormai non si vede più in giro.
Non so cosa darei per tornare e poter vivere in quell'epoca. Mi rendo conto che forse sono contraddittoria. Ore fa scrivevo: "Grazie per essere figlia del nuovo millennio!". Ma per certi versi era pure meglio, era tutto più facile. E vedere la televisione era un piacere, tutto quello che si vedeva sapeva di genuino. Come lo so? Meno male che a qualcuno è venuto in mente di riproporre spezzoni di quelle trasmissioni tanto amate dai nostri padri e nonni, altrimenti giovani come me non avrebbero mai avuto la possibilità di conoscere quel modo di fare tv, tutta quella versatilità e varietà. E' così complicato tornare a quel tipo di tv? Non credo che i telespettatori disprezzerebbero, anzi...
Tornando all'ultima crociera dei Vianello, tutto molto scontato e nello stile delle loro scenette, soliti modi di fare e soliti temi. Ma Sandra e Raimondo sono quello che sono, anche adesso a un anno di distanza. Senza vergogna nel dirlo, un gran pezzo della nostra storia. Maestri. E ai maestri non si da voto.