mercoledì 28 dicembre 2011

Nottingh Hill... per chi non smette di sognare.

Non allarmatevi, non tutti i miei post riguardano film appena visti. Lo dico perchè sicuramente avevo già visto prima di qualche giorno fa Notting Hill. Anni fa, quindi non valeva, e l'ho rivisto. E' uno dei film preferitoi di una mia grande amica, quindi ho deciso di affogare i miei pensieri in una storia d'amore di quelle surreali che si vedono solo nei film. Non mi si dica che non credo alle favole d'amore, sono un po' romantica, non so in quale angolo del mio cuore, e anche io da donna mi ammorbidisco di fronte a una storia così. Ma questa è davvero surreale! Come dicono i protagonisti in due diverse occasioni. Lei grande star, e lo è davvero Julia Roberts! Bellissima che più bella non si può. E lui è Hugh Grant, che a me come uomo non piace, ma come attore... boh, non so decidermi. Mi sembra una storia molto principesca, è la  favola moderna di Audrey Hepburn e Cary Grant in Vacanze romane, e i protagonisti hanno pure lo stesso cognome! Giuro che questo passaggio non l'avevo programmato, ho appena scoperto l'omonomia e ne sono estasiata! Il personaggio di lui è sicuramente imbranato e chiunque ci si rivedrebbe, ma lei doveva davvero essere disperata! O umile, dipende dai punti di vista. Lui a volte sembra anonimo, ma probabilmente mi da questa sensazione perchè messo al fianco di una come lei, sia l'attrice che il personaggio, non può che passare in secondo piano. Insomma, sono indecisa, il mio giudizio è sicuramente positivo, è una favola che affascina moltissimo! La rivedi mille volte senza stancarti! Vogliamo parlare della comicità del momento "Cavalli e segugi"?

VOTO: 8

"Un amore sotto l'albero"

Un bel film natalizio per chi vuole commuoversi con una storia che sotto l'albero emoziona maggiormente e con l'aggravante di vantare delle stars del calibro di Penelope Cruz, Susan Sarandon e Robin Williams. Un amore sotto l'albero racconta due diverse storie che si incontrano tra loro, una meno incisiva dell'altra, dipende dai punti di vista. Una coppia di futuri sposi in cui lui è maniacalmente geloso, del tipo "quando la gelosia distrugge anche le cose più belle" o "come siamo stupidi certe volte". L'altra situazione riguarda un'avanzata quarantenne il cui Natale si prospetta difficile quanto monotono in ospedale a visitare la madre malata d'Alzheimer, da anni ormai. Due storie completamente diverse, che si sfiorano per caso solo per un momento, forse momento chiave per infondere un po' di vitalità giovanile nell'anima della bravissima Susan Sarandon. Penelope al solito bella e brava, una diva! Sicuramente spicca di più l'episodio della donna con la madre malata, l'altro lo trovo d'intrattenimento. E poi qualunque storia diversamente felice se inserita nella notte di Natale ha il suo effetto su chiunque, no? Perplessa mi ha lasciata invece il personaggio angelico di Williams... Be', allora prendetelo come un film che intrattiene, se non avete niente da fare. Altrimenti... non lo vedete.

VOTO: 6

E' Natale ma.. "L'amore non va in vacanza"

Vi chiederete: "Ma non l'avevi ancora visto??" Ebbene no. Non posso avere il tempo di vedere tutto, sicuramente in questo "tutto" ci includo tante cavolate di film, però per ogni film che è stato girato dal 1897 ad oggi avrò il tempo un giorno.
Aspettavo le vacanze per vedere diversi film con ambientazione natalizia, e ne ho visto qualcuno con questo clima così allegramente festoso che ammorbidisce chiunque.
L'amore non va in vacanza, meglio conosciuto come Holiday. Estremamente carino, con attori estremamente bravi e belli. Vogliamo parlare di Jude Law? Lasciando stare Jack Black, ovviamente... E poi Cameron Diaz e Kate Winslet, meravigliose! Queste si che sono commedie, non come le altre americanate!
Mi è piaciuta molto la storia della montatrice di trailer cinematografici che all'occorrenza vedeva scorrere come un trailer la sua vita quando sentiva di non star facendo la cosa giusta, e pure la storia di un ormai vecchio sceneggiatore con una sfilza di premi nel suo studio che viene portato a nuovo da una sfortunata in amore per ricordargli di quanto fosse vecchio. Il vecchietto somiglia un po' tanto a Spielberg, vero?  And so, inizialmente ero convinta che Jude fosse l'amato bastardo di Kate e non suo fratello. L'ho capito alla fine, che occhio fino. Però l'ho apprezzato ugualmente, anzi di più scoprendo che era sincero e non prendeva in giro le due ragazze.
Certo che solo in un film due pazze possono decidere di andare alla parte opposta del mondo in cui si trovano per passare le vacanze di Natale sole come se non avessero una famiglia a cui rendere conto. Per ogni film americano che guardo noto che i personaggi sono così soli! Mamma mia che angoscia! Da qui lo scarso valore dato alla famiglia oltreoceano? Non so, non li conosco, però queste coincidenze mi fanno riflettere. Ah, io sono decisamente Cameron Diaz. Si, decisamente!

VOTO: 8

Travolti dal destino... la signora Ciccone e il figlio di Giannini

Oggi la mia voglia di studiare è sotto zero, si sa come sono le vacanze di Natale no? E anche se oggi non è proprio festa, mi prendo un giorno per scrivere qualcosa sugli ultimi film visti.
Diversi anni fa alla tv diedero un film che non seguivo, ma di cui mi ritrovai a vedere qualche scena. Dal quel poco che vidi mi sembrò di capire che delle coppie di ricconi stavano facendo una vacanza su una grande barca e la moglie snob di uno di questi faceva le torture a un povero marinaio. Mi sembrava di riconoscere in questa sicuramente bellissima donna la famosa Madonna, ma a quel tempo la sapevo solo cantante! Pochi mesi fa seppi dell'esistenza di un film di molti anni fa di Lina Wertmuller con Giancarlo Giannini e Mariangela Melato, dal titolo Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto. Finalmente ricordo bene il titolo! Mi è costato parecchio. Per diversi motivi non l'ho ancora visto, ma cercando su internet, tornando al presente, ho scoperto che nel 2002 il marito di Madonna, Guy Ritchie, ha girato un film dal nome Travolti dal destino con protagonisti la moglie, Madonna, e il figlio di Giannini, Adriano. Che sorpresa scoprire che era davvero Madonna quella che avevo visto anni fa! Ammetto che avrei dovuto vedere per primo il film della Wertmuller che ha ispirato il remake secondo me identico di Ritchie, ma non ho resistito, colpevole la curiosità nel vedere Madonna recitare. Devo dire che mi è piaciuto, ma il mio complimento va al soggetto che altro non è se non opera delle fatiche della cara Lina. La storia è davvero simpatica e paradossale. E' ironico vedere come il campo di forza cede il suo punto più forte a quel marinaio italiano che fino a poche ore prima era stato ripetutamente schernito e umiliato dall'arroganza e dalla prepotenza di una signora borghese americana che basava la sua superiorità unicamente sull'essere moglie di un ricco imprenditore farmaceutico, quando lei altro non sapeva fare se non muovere i muscoli delle sue gambettine scheletriche sulla bicicletta da ginnastica.
L'odio tra i due dura fino a oltre la metà del film, non si tratta della classica storia dove da subito entra in gioco l'amore. Qui ho avuto fino alla fine il dubbio che non si trattasse di una vera storia d'amore, ed'è allucinante vedere come si cambia sotto la pressa di situazioni che possono cambiare radicalmente il nostro modo di essere trasformandoci da tigri spietate ad agnellini senza difesa. Qui la cara Madonna, o il suo personaggio, perde la dignità e anche se il marinaio italiano troppo ignorante esagera un po', alla fine lei si fa amare. Manca un po' di psicologia che a me tanto piace, la quale avrebbe dovuto spiegarci meglio i meccanismi che hanno portato all'amore, ma siccome il pubblico è ormai troppo colto sa, anche se non ci è stato fatto vedere, come si cambia se ti perdi su un'isola deserta. Però devo ammettere che in certi punti mi è sembrato di essermi persa un passaggio, perchè da un momento all'altro Madonna passa dall'odio all'amore, devo riconoscerlo. La fine poi, mi ha lasciata perplessa. Diciamo che hanno voluto concludere in maniera alternativa, ma la colpa del tutto la ricollego alla non eccellente interpretazione di Madonna che anche trasformata in docile agnello non mi ha convinta del tutto della sua acquistata e sudata umiltà. Sicuramente le riesce meglio la parte di star della situazione sulla barca dei ricconi. Magari devo vederla in un altro film per farmi convincere che è meglio da attrice che da cantante.. per adesso rimango con la mia opinione, cioè che non mi piace come persona.

VOTO 6

giovedì 15 dicembre 2011

One day

Pronta per il tuo centesimo post? Si, sono pronta!
Un film che dovevo vedere con un'amica, ma poi l'appuntamento è fallito con mio gran rammarico, e l'ho visto da sola. Al cinema? Ma anche no. One day.
Bellissimo, emozionante e che ti tiene attaccata allo schermo, nel mio caso al monitor. Lei è Anne Hathaway, lui Jim Sturgess. Lei conosciutissima, lui... un po' meno, per quanto mi riguarda. Ma è stato comunque una grande scoperta, perchè oltre a essere bellissimo l'ho trovato perfetto per la parte di sciupa femmine che non vuole impegnarsi in una stroria e che si ritrova ad esserci dentro fino al collo senza accorgersene, e con l'aggravante di essere stato relativamente "fedele" a lei per venti anni. Lei appunto, che altro non era se non un'amica. Due che si sono sempre voluti ma in momenti sbagliati, e che hanno perso un sacco di anni ad inseguirsi. La conclusione non è come me l'aspettavo, ma se fosse finito bene sarebbe stata la solita commedia, quindi anche se è stato un finale sofferto mi è piaciuto molto. Sono rimasta shockata al momento dell'incidente, è arrivato all'improvviso, non se lo aspettava nessuno, anche se da sempre ho avuto una certa paura per le biciclette che molto facilmente passano inosservate. E' stato bello anche vedere come nel corso degli anni lui è cambiato, e come è arrivato ai 50 anni circa totalmente diverso e maturato dal dolore della mancanza. L'unica cosa che è dispiaciuta è stata l'assenza di un figlio, assenza che ha contribuito a farmi piacere la storia, tutt'altro che scontata. E poi la cosa che amo di più, la fantastica locandina! Una delle migliori degli ultimi anni! Vedetelo, è bello bello!

VOTO: 8

domenica 20 novembre 2011

Arieccome.

Per la seconda volta mi prometto di non abbandonare più questo blog. La prima volta la promessa l'ho tenuta nella mia testa, oggi la scrivo così non ho scuse. Vedo molti film e si vede, quindi a volte l'idea di dover parlare di ognuno di loro mi mette ansia. Non sempre dopo aver visto un film ho le idee chiare, non sempre so dire se mi è piaciuto, così, di getto. Ci devo riflettere, come su tutto. Probabilmente il mio giudizio frutto di una riflessione non è più vero di quello buttato lì d'istinto. Ma sono così poco istintiva io.

sabato 1 ottobre 2011

Per non dimenticare (1° ottobre 2009 io c'ero)

Per oggi sospendo ogni tipo di recensione e visione di qualsiasi film per commemorare qualcosa che va oltre ogni tipo di finzione cinematografica. Due anni fa nel messinese una terribile alluvione colpiva mortalmente le vite di 37 cittadini tra Giampilieri e Scaletta Zanclea, e oggi a distanza di due anni tutti noi cittadini di queste zone ricordiamo quell'evento come un qualcosa che ci ha segnato e che ci fa tremare non appena il cielo sopra di noi si tinge di grigio. E' inevitabile non pensarci, è una paura e un trauma che ormai c'è e non possiamo evitare.
Personalmente lo ricordo benissimo quel primo ottobre 2009. Era una bellissima giornata di sole, anche se fa strano dirlo col senno di poi. Era comunque una giornata soleggiata e calda. Niente, e dico davvero niente, avrebbe potuto far presagire quello che ci avrebbe atteso non più tardi di 15 ore. Ricordo che sono tornata a casa da Palermo nel pomeriggio e alle 17 ancora il tempo era bello come la mattina. Ma alle 19 ha cominciato a cambiare e tutto si è ricoperto poco a poco di nuvole. Alle 21 è andata via la luce e in casa mia abbiamo acceso le candele, abbiamo cenato con pochissima luce e poco dopo dal piano di sotto mia zia ci ha chiamati, il loro piano terra si era allagato. Ho messo le scarpe da tennis, mi sono rimboccata i pantaloni e sono corsa sotto a raccogliere l'acqua da terra. Presto anche il piano di sopra avrebbe cominciato a riempirsi d'acqua. Era quasi impossibile fermarla, eravamo in 6 a riempire secchi e svuotarli nel lavandino. Più ne raccoglievamo e più ne veniva fuori. Poi all'improvviso in cucina una specie di tappo spinto da un forte getto d'acqua è saltato e ci siamo ritrovati con una vera e propria fontana che non sapevamo come fermare. Per fortuna mio padre è riuscito a tapparlo di nuovo. Ci siamo divisi nei due piani ma far fronte a tutta quell'acqua non sarebbe stata questione di poco tempo, ne abbiamo raccolta per due ore quasi. Ricordo che mentre io e mia zia svuotavamo secchi d'acqua in un bagno piccolissimo non riuscivamo nemmeno a sentirci, ci parlavamo ma non bastava nemmeno gridare per farle capire quello che volevo dire. Pioveva così forte che sembrava che la nostra casa non avesse tetti ne pareti, sentivamo goccia per goccia quella pioggia e non sembrava acqua talmente forte era la sua pressione. Siamo andati avanti così per un po', perchè ha piovuto ininterrottamente per tre ore, senza un momento di sosta. Allora da lì nessuno più parlava. In casa mia eravamo in 7 e nessuno di noi aveva la minima idea di quello che stesse succedendo lì fuori. Altre volte aveva piovuto forte e i due Capi, due montagne che separano il mio paese da Messina da una parte e da un altro paese dall'altra, spesso "cadevano", cioè le montagne non potendo essere bloccate da nessun tipo di vegetazione venivano giù masso dopo masso e rendevano impossibile il passaggio di chi da Scaletta voleva o entrare o uscire. Davvero nessuno immaginava minimamente cosa stesse accadendo, perchè quando sei dentro casa e senti piovere forte non è come quando sei fuori, pensi che forse da dentro lo senti così forte perchè sbatte contro la plastica o i tetti. Dalle 23 circa ha smesso di piovere e abbiamo ricominciato a sentirci. Avevamo raccolto parecchia acqua da terra ma ancora il pavimento di entrambi i piani era bagnato, eravamo stanchi e abbiamo lasciato tutto lì, il giorno dopo avremmo ripulito per bene tutto. Sono andata a letto e ancora la luce non era tornata, i cellulari hanno cominciato a non funzionare più insieme alla rete fissa, da quel momento abbiamo perso i contatti con tutti ma solo il giorno dopo avremmo capito di essere completamente isolati dal mondo e che per raggiungerci le uniche vie erano il cielo o il mare. Arrivata a letto ho avuto una strana sensazione, c'era un silenzio tombale e l'ho trovato strano perchè la via su cui si affaccia casa mia è la via nazionale, l'unica strada che si deve percorrere per andare a Messina città se non si prende l'autostrada, e questa strada è sempre molto rumorosa a qualunque orario, ma un po' meno in piena notte. Ancora erano le 23 e di gente ne sarebbe dovuta passare. Invece non passava nessuno. E' stato solo allora e da questo che mi sono resa conto che era successo qualcosa. Non avevo cellulare e non c'era connessione a internet, non mi restava altro che dormire. La mattina dopo mi sono svegliata e tutto era diverso, ma non avevo ancora capito del tutto quanto fosse cambiato. La tv era accesa, la luce era da poco tornata ma solo momentaneamente, e i cellulari di tutta la famiglia cominciavano a squillare. Le tv nazionali avevano cominciato a diffondere la notizia ma ancora si parlava solo di 2 morti e qualche ferito. Ricordo che non avevo il coraggio di alzarmi dal letto, ma quando l'ho fatto e sono entrata in cucina e ho visto alcune immagini alla tv e mio padre che veniva bombardato di telefonate che chiedevano se stessimo bene, allora lì mi è stato impossibile trattenere le lacrime e così si è aperta questa ferita di cittadina che è stata solo sfiorata da questo dramma. Le mie lacrime erano sicuramente di dolore per chi poco a poco emergeva dalle macerie senza vita, ma non posso negare che più che altro la mia fosse paura perchè ancora in pigiama di fronte alla tv mi sono resa conto che forse ero viva per miracolo perchè quella sera sarebbero dovuti venire a prendermi per andare a una festa ma io all'ultimo minuto mi sono rifiutata di andarci. Non appena la mia mente ha realizzato quanto sarebbe potuto accadere, allora ho pianto.
Questo è solo quanto ricordo mio di quel giorno, è l'esperienza di una a cui non è successo niente e che è solo una cittadina come altre delle zone colpite, sicuramente a 100 metri da me avrebbero molto più da raccontare e sarebbe meno bello da leggere. Al giorno d'oggi posso solo dire che la paura continua ad esserci e tutti noi senza dircelo sappiamo che quando il cielo su di noi si fa nero siamo piccoli piccoli di fronte alla sua immensità ed'è allora che nel ricordo di quello che è stato, ogni momento che stiamo vivendo prima che la pioggia si faccia più forte, è un adesso o un mai più.


 
Oggi ore 18.30 a Giampilieri proiezione del film documentario di Marco Dentici (David di Donatello per le scenografie di "Vincere") con Mariagrazia Cucinotta e Nino Frassica.