giovedì 30 giugno 2011

Cinema: Versione moderna de "Il ritratto di Dorian Gray"

Troppissimo tempo che non scrivo, e lo faccio con un film che non mi è particolarmente piaciuto, forse perchè a detta di chi ne sa più di me sull'argomento, è una delle tante versioni moderne di una storia tra le più tradizionali che si allontana non poco dall'originale e dal libro da cui è tratta. Il ritratto di Dorian Gray è il film in questione, e anche se ha un cast non da quattro soldi e per chi non ha mai visto altro come può sembrare un film fatto bene, so da altri che non è tutto oro quel che luccica. Sicuramente una versione moderna come questa ha attirato la mia attenzione, ma la storia in se è un eloggio senza scrupoli alla vita dissoluta che non può trovarmi in accordo con quello che mostra. Troppa bella vita, e troppe maschere. E' tutto qui? A questo si riduce la vita? Che visione minimalista del tutto, quando tutto si può avere e non si conoscono rinunce. Povero Dorian, nel cercare di essere una buona persona era diventato un mostro vero e proprio.

VOTO: 5

venerdì 24 giugno 2011

Altro che "Vanila sky"

Sono convintissima che i remake sono sempre peggiori degli originali quanto sono convinta di non essere l'unica a pensarlo. Per cui non vedo il perchè Vanilla sky dovrebbe fare la differenza. Remake americano del famoso e pluripremiato Abre los ojos di Alejandro Amenabar, Vanilla sky cambia più di qualcosa rispetto all'originale. Non mi è piaciuto, anzi l'ho proprio seguito poco perchè si è persa completamente l'essenza dell'originale e il suo clima di tensione che percorreva tutto il film accompagnato alla sensazione di trovarsi di fronte a una storia abbastanza surreale, tra la realtà e il sogno/immaginazione. Nella versione americana tutto ciò manca, sicuramente non per colpa di Tom Cruise o Penelope Cruz che ripete lo stesso ruolo già interpretato nell'originale hipanico. Tom era sicuramente perfetto per il ruolo, lei anche perchè l'aveva già fatto, ma Cameron Diaz nel ruolo della folle ossessionata era proprio inadeguata con quel suo viso d'angelo.
Quindi il problema è un particolare elemento che a mio avviso non ha nome ed'è di difficile identificazione, perchè penso che la differenza stia proprio nel passaggio da un paese all'altro, avendo dovuto adattare la storia in un altro continente, ambienti, modi, caretteri e tutto cambiano, e si vede parecchio. Per questo non trovo l'utilità del remake. Partono già sconfitti.

VOTO: 3

"La ragazza del lago"

Oggi prima di pranzo ho trovato uno spazietto di un ora e mezzo per poter guardare un film. Solo che è difficile trovare film che durino così poco. Così, cercando bene, ho preso uno dei film che avevo da poco scaricato con torrent e che mi ritrovavo sul pc. Mi sembrava molto invitante, così per un'ora e mezza prima di sedermi a tavola ho visto La ragazza del lago. Mi è piaciuto moltissimo, è una storia molto bella, alla fine ho pure pianto. Il che mi rendo conto non è sorprendente, però vi spiego meglio. In un paesino minuscolo del Friuli una ragazza viene trovata senza vita, e un commissario stupendo qual'è Toni Servillo, che ho scoperto da pochissimo essere uno dei migliori attori italiani del momento, è incaricato di risolvere il mistero. Ci riesce, ma non è uno di quelli che sa già dove andare a parare o che non si sbaglia mai. E' un inquirente solitario, che soffre per la sua situazione familiare e sicuramente molto sensibile. La storia è scritta benissimo, forse perchè è tratta da un romanzo quindi è già ben strutturata per essere l'opera prima di un esordiente regista, senza voler togliere merito ai giovani talenti del mio paese. Mi sono molto piaciute le particolari melodie che accompagnavano poco a poco la storia, la musica in generale e le inquadrature! Non è un girato come un tipico giallo, ha qualcosa di diverso e originale nel suo complesso, non so riconoscere di cosa si tratta, ma complessivamente il modo di raccontare la storia è particolare, il regista ha scelto dei modi fuori dagli schemi per guidarci nel racconto. Le melodie scelte, particolarmente in sintonia con i raccordi tra le inquadrature, sono davvero degne di nota. Ci sono diverse scene che mi sono rimaste in mente per come sono strutturate. Come dire, è un giallo all'italiana forse. Ha molto in comune con i tipici omicidi delle fiction italiane, per i modi, ma non è solo questo, si differenzia sicuramente per la storia molto ben articolata e che non lascia punti irrisolti. Toni Servillo, come già detto, mi è piaciuto moltissimo, ma anche Giulia Michelini e la Golino sempre molto brava, anche se prima non mi piaceva molto forse perchè la collegavo a Scamarcio che è troppo bello per lei. O lo era. Mi è piaciuto anche l'inserto di una storia che non riguardava l'omicidio ma la vita personale del commissario, quale la difficile malattia neurologica della moglie, che si presentava come una forma di Alzheimer ma non lo era. E' per questo, ovviamente, che a fine film ho lasciato andare più di una lacrima.

VOTO: 7

martedì 21 giugno 2011

"Mamma mia!"

Da troppo tempo non scrivo. Da sabato forse. Sono stata super impegnata diciamo...
Mi va di parlare di un musical famosissimo, uno dei pochi film musicali che ho visto e che oltre ad intrattenere lo fa a pieni voti. Mamma mia!, made in Abba, musicalmente parlando, mentre se vogliamo parlare della recitazione, Meryl Strepp la troviamo eccellente e adatta a qualsiasi situazione, oltre ad essere una delle poche attrici che ho visto interpretare personaggi di diverse età anche oltre i 60 anni e riesce molto bene a fare la quarantenne! Bella e brava davvero!
La storia è carina, è quella di una ragazza che convoca alle sue nozze i suoi tre possibili padri sperando, conoscendoli, di capire qual'è quello vero visto che la madre non vuole dirlo perchè forse manco lei lo sa. Bella situazione, diventa comica e divertentissime le musiche. Il musical a teatro non l'ho mai visto, ma lo immagino, dopo aver visto il fantastico film che è solo del 2008. Ma poi nel film ci sono, oltre alla Strepp, i bellissimi Pierce Brosnan e Colin Firth! E ho detto tutto... Povero Colin, non è la prima volta che fa la parte del gay, no? E mi viene da dire: ammazza Meryl! Non si faceva mancare proprio nulla! Ha una faccia così tenera! Ma poi, a chi salterebbe mai in mente di chiamare tre possibili genitori per le proprie nozze? E' chiaro che rischi di rovinarti il giorno più bello, devi essere proprio pazza! Che coraggio!

VOTO: 8

domenica 19 giugno 2011

"Pulp fiction"

Adesso ho raggiunto quota 10 film richiesta per poter sostenere l'esame di Storia del cinema, e l'ho completata con Pulp fiction, uno dei primi film di Quentin Tarantino. Con grande sorpresa ho letto che questo è il terzo di una tripletta di film gangster tra le prime opere del regista americano, e che prima di essere scoperto come regista svolgeva il mestiere di videonoleggiatore ossessionato al punto che conosceva ogni tipo di film. Sono rimasta sorpresa anche quando ho letto che il primo film l'ha girato con dei suoi amici e che poi l'ha rigirato in seguito con attori professionisti. E non so se si tratta esattamente di Pulp fiction. Mi interessava vederlo perchè sembra essere molto famoso, sapevo che Tarantino non fa film per i miei gusti, non sapevo che fosse proprio un film d'azione, un film da gangster. Proprio un tipo di film da cui mi svincolo, eppure da non amante del genere non posso fare a meno di riconoscere che è un signor film. E' sorprendente il modo in cui vengono mescolate e intrecciate le trame e in particolare gli episodi che vedono protagonista un cast d'eccezione: John Travolta, Uma Thurman e Bruce Willis tra gli altri. In parte mi ha confusa per una questione di tempo, tutto avviene amalgamando il prima e il dopo e non esiste una storia unica. Ma altro aspetto degno di ammirazione è la composizione dei dialoghi, incredibilmente ben costruiti. Molto mi sono piaciute le originali inquadrature, ma mi ha un po' infastidito la presenza di piani sequenza molto ma molto lunghi, e lo stesso discorso vale per alcune scene che durano più di 5 minuti. Forse in un'epoca così frenetica siamo sempre meno abituati alla lentezza e alla calma. E che bravo anche lo stesso Tarantino nel piccolo ruolo che si è assegnato! Uno di quelli che ne nascono una volta ogni mille anni.

VOTO: 8

venerdì 17 giugno 2011

"The reader, a voce alta"

Chi è appasionato di cinema e di lettura non può non conoscere The reader, a voce alta. Da tempo ero indecisa se vederlo, me ne hanno parlato molto bene, ma sapevo già che era valso un Oscar alla miglior attrice per la sua protagonista, Kate Winslet. Davvero eccellente interpretazione, ho trovato un'attrice molto cambiata dall'epoca di Titanic, e anche più bella. Sicuramente il ruolo non era facile, ma mi è arrivata moltissimo anche perchè la storia è meravigliosa. Si porta dentro un segreto che per lei è un grande peso e una grande vergogna e pur di non svelarlo al mondo si fa condannare a morte. Sicuramente aveva commesso degli errori, ma con questo film vediamo come anche dietro dei mostri come quelli delle SS esistono delle persone, delle emozioni e dei sentimenti. Ancor più dei motivi. Con questo non voglio giustificare, si tratta di qualcosa troppo forte, di colpe troppo gravi. Ma vedere la Winslet in un ruolo così mi ha suscitato moltissima pena avrei voluto proprio sapere cosa aveva dentro quella donna sola, ma non solo dopo i crimini di cui viene accusata, anche prima, quando si lascia innamorare da un giovane quindicenne. E' bizzarro che costringesse gente a leggere per lei, quando invece si credeva chissà quali barbarità commettesse chiamando gente giovane nelle sue abitazioni. Forse quello che voleva era solo un po' di compagnia e circondarsi di gente autentica in un contesto come quello in cui anche il più buono poco a poco abbandona la speranza che possa esistere altro al di fuori della folle cattiveria.

VOTO: 9

"La morte ti fa bella"

Ieri sera ho iniziato minimo tre film ma li ho subito staccati tutti. Non chiedetemi perchè. Alla fine ho scelto di vedere un film che mesi fa davano in prima serata su rete 4, così ho messo play a La morte ti fa bella. Come protagoniste due premi Oscar, Meryl Strepp e Goldie Hawn, accompagnate da Bruce Wills. Una commedia di fantasia divertentissima per alleggerire una brutta giornata.
Due donne si contendono non solo l'uomo ma anche la giovinezza, in una lotta all'ultima pozione! Chi sopravviverà? Sicuramente quello a cui è andata meglio è Bruce Wills.
Non mi piace per niente l'idea di avere la possibilità di essere immortale, non me ne farei niente. Riconosco che inizialmente l'idea potrebbe risultare interessante, ma vivere per sempre sarebbe come non vivere. Preferisco sapere che prima o poi tutto finisce che essere condannata a vivere all'infinito!
D'altra parte mi chiedo come Meryl abbia vinto ancora solo un Oscar, con le 14 candidature da record che si ritrova. Questa donna sta facendo la storia del cinema, penso sia una delle più grandi mai esistite.

VOTO: 8