mercoledì 20 luglio 2011

"Blow" con cast d'eccezione

Penelope Cruz e Jhonny Depp erano già stati insieme in un set del tutto diverso dall'ultimissimo Pirati dei Caraibi (o come dico io "Carati dei pirabi") e lontano anche dal nostro attuale 2011 di ben dieci anni. Blow li aveva fatti conoscere nel 2001, anno a quanto pare molto produttivo per la bella spagnola, sul set di una storia biografica di un trafficante di droga nordamericano che trova la fortuna in Colombia (dove se no?) dove viene arrestato più di una volta tradito dalle persone meno sospettabili. Dopo la morte della fidanzata Barbara incontra Mirtha (interpretata appunto da Penelope Cruz) e la sposa. Un matrimonio fondato su varie stranezze e su polverine bianche che non risparmiavano nemmeno la presenza della figlia Cristina, che anche dopo il divorzio dalla moglie sarà "l'unica cosa buona" fatta dal protagonista.
Attori magnifici come questi mi stanno spingendo a documentarmi sulla loro filmografia, dagli anni 90 ad oggi, e stupisce molto vederli così giovani anche se non è poi passato molto tempo. Non è mia abitudine guardare film a questo tema, ma devo dire che ultimamente ho abbandonato i miei temi più frequenti per guardare un po' di tutto da brava cinefila che studia cinema e vuole dedicarsi a questo. Ho trovato il racconto molto scorrevole grazie al fatto che affronta nel corso di molti anni le avventure di un nascente commercialista di droga fino a un mito, come veniva appunto definito. E' un po' come un "eroe buono", un criminale come pochi che non ha commesso nessun delitto, che ama ed'è fedele, che ha valori e affetti, insomma con l'unico difetto di aver trovato un comodo modo per lavorare senza sforzo e guadagnare molto. Il "senza sforzo" è discutibile visto il da fare che si dava insieme ai suoi collaboratori. Penelope Cruz per l'ennesima volta spagnola. C'è gente che si lamenta per questo, soprattutto in Spagna. Ma cosa deve fare, mi chiedo io? Se è spagnola può fare la svedese? Gli spagnoli a volte sono proprio strani.

PS: Ah, e finalmente ho scoperto a che film appartiene la foto di J. Depp carcerato che circola su FB allegata a fantastiche frasi tratte da questo film.

VOTO: 7

sabato 16 luglio 2011

"Pacco, doppio pacco e contropaccotto"

Non so perchè quando la sera non so che film guardare scelgo sempre di aprirne uno di basso livello o che non mi impegni molto la mente dato l'orario. Ed'è in queste condizioni che una sera di queste ho dato un'occhiata a Pacco, doppio pacco e contropaccotto di Nanni Loy. Napoli, anni... qualsiasi. La solita Napoli che ci viene raccontata, quella che è premio Oscar per delinquenza e quant'altro, o per lo meno questo è quello che ci viene detto e che non la rende tanto diversa da Palermo o da Reggio Calabria, o da Milano volendo...
E' un film a episodi, con dei bravissimi attori tra i più famosi, ma soprattutto con la mia preferita Marina Confalone nell'episodio della vedova di un uomo non tanto morto. Questo come gli altri è una breve storia che racconta ironicamente i furti, la vita da delinquenti e gli artifizi di chi il ladro lo fa per mestiere. Niente male per passare una serata divertendosi un po' a scherzare con la verità.

VOTO: 7

"Secretos del corazon"

Torno dopo quindici giorni di pausa studio (ovvero pausa per studiare e non pausa dallo studio) con un film spagnolo e scommetto di non sorprendervi poi tanto. Anche con la causante dello studio non mi è stato impedito di intrattenermi con film di diverso tipo, e l'ultimo che ho finito da poco di vedere è un film candidato all'oscar, firmato Montxo Armendáriz, del quale aspetto il prossimo film "No tengas miedo" con la bravissima Belen Rueda. 
Anche questo film, pressapoco sconosciuto in Italia, mi è stato consigliato dalla mia consigliera spagnola amante di cinema quanto me, e non senza tenerlo in lista un bel po', l'ho finalmente scaricato. 


Non so perchè ma non mi ha entusiasmato più di quanto mi aspettassi, mi è sembrata una storia come tante altre e non penso che abbia dei meriti in più rispetto ad altri film. Ce ne sono sicuramente di migliori, e per essere un film per bambini, gli spagnoli non si sono mai tolti il vizio di metterci dentro scene che sicuramente avrebbero portato mio padre a cambiare canale se mi avesse sorpreso a vedere Secretos del corazon. Ed'è forse per questo che non l'ho apprezzato particolarmente, perchè è forse di quei film che puoi gustare meglio quando sei piccola, quando ti interessa vedere a cosa e dove porta la fantasia di un bambino che vuole scovare i segreti di sua madre e del suo defunto padre. E' la Spagna anni 60, tutto qui, e d'altra parte non può farmi che piacere constatare che anche lì, come qui da noi, era tutto uguale.


VOTO: 6

giovedì 30 giugno 2011

Cinema: Versione moderna de "Il ritratto di Dorian Gray"

Troppissimo tempo che non scrivo, e lo faccio con un film che non mi è particolarmente piaciuto, forse perchè a detta di chi ne sa più di me sull'argomento, è una delle tante versioni moderne di una storia tra le più tradizionali che si allontana non poco dall'originale e dal libro da cui è tratta. Il ritratto di Dorian Gray è il film in questione, e anche se ha un cast non da quattro soldi e per chi non ha mai visto altro come può sembrare un film fatto bene, so da altri che non è tutto oro quel che luccica. Sicuramente una versione moderna come questa ha attirato la mia attenzione, ma la storia in se è un eloggio senza scrupoli alla vita dissoluta che non può trovarmi in accordo con quello che mostra. Troppa bella vita, e troppe maschere. E' tutto qui? A questo si riduce la vita? Che visione minimalista del tutto, quando tutto si può avere e non si conoscono rinunce. Povero Dorian, nel cercare di essere una buona persona era diventato un mostro vero e proprio.

VOTO: 5

venerdì 24 giugno 2011

Altro che "Vanila sky"

Sono convintissima che i remake sono sempre peggiori degli originali quanto sono convinta di non essere l'unica a pensarlo. Per cui non vedo il perchè Vanilla sky dovrebbe fare la differenza. Remake americano del famoso e pluripremiato Abre los ojos di Alejandro Amenabar, Vanilla sky cambia più di qualcosa rispetto all'originale. Non mi è piaciuto, anzi l'ho proprio seguito poco perchè si è persa completamente l'essenza dell'originale e il suo clima di tensione che percorreva tutto il film accompagnato alla sensazione di trovarsi di fronte a una storia abbastanza surreale, tra la realtà e il sogno/immaginazione. Nella versione americana tutto ciò manca, sicuramente non per colpa di Tom Cruise o Penelope Cruz che ripete lo stesso ruolo già interpretato nell'originale hipanico. Tom era sicuramente perfetto per il ruolo, lei anche perchè l'aveva già fatto, ma Cameron Diaz nel ruolo della folle ossessionata era proprio inadeguata con quel suo viso d'angelo.
Quindi il problema è un particolare elemento che a mio avviso non ha nome ed'è di difficile identificazione, perchè penso che la differenza stia proprio nel passaggio da un paese all'altro, avendo dovuto adattare la storia in un altro continente, ambienti, modi, caretteri e tutto cambiano, e si vede parecchio. Per questo non trovo l'utilità del remake. Partono già sconfitti.

VOTO: 3

"La ragazza del lago"

Oggi prima di pranzo ho trovato uno spazietto di un ora e mezzo per poter guardare un film. Solo che è difficile trovare film che durino così poco. Così, cercando bene, ho preso uno dei film che avevo da poco scaricato con torrent e che mi ritrovavo sul pc. Mi sembrava molto invitante, così per un'ora e mezza prima di sedermi a tavola ho visto La ragazza del lago. Mi è piaciuto moltissimo, è una storia molto bella, alla fine ho pure pianto. Il che mi rendo conto non è sorprendente, però vi spiego meglio. In un paesino minuscolo del Friuli una ragazza viene trovata senza vita, e un commissario stupendo qual'è Toni Servillo, che ho scoperto da pochissimo essere uno dei migliori attori italiani del momento, è incaricato di risolvere il mistero. Ci riesce, ma non è uno di quelli che sa già dove andare a parare o che non si sbaglia mai. E' un inquirente solitario, che soffre per la sua situazione familiare e sicuramente molto sensibile. La storia è scritta benissimo, forse perchè è tratta da un romanzo quindi è già ben strutturata per essere l'opera prima di un esordiente regista, senza voler togliere merito ai giovani talenti del mio paese. Mi sono molto piaciute le particolari melodie che accompagnavano poco a poco la storia, la musica in generale e le inquadrature! Non è un girato come un tipico giallo, ha qualcosa di diverso e originale nel suo complesso, non so riconoscere di cosa si tratta, ma complessivamente il modo di raccontare la storia è particolare, il regista ha scelto dei modi fuori dagli schemi per guidarci nel racconto. Le melodie scelte, particolarmente in sintonia con i raccordi tra le inquadrature, sono davvero degne di nota. Ci sono diverse scene che mi sono rimaste in mente per come sono strutturate. Come dire, è un giallo all'italiana forse. Ha molto in comune con i tipici omicidi delle fiction italiane, per i modi, ma non è solo questo, si differenzia sicuramente per la storia molto ben articolata e che non lascia punti irrisolti. Toni Servillo, come già detto, mi è piaciuto moltissimo, ma anche Giulia Michelini e la Golino sempre molto brava, anche se prima non mi piaceva molto forse perchè la collegavo a Scamarcio che è troppo bello per lei. O lo era. Mi è piaciuto anche l'inserto di una storia che non riguardava l'omicidio ma la vita personale del commissario, quale la difficile malattia neurologica della moglie, che si presentava come una forma di Alzheimer ma non lo era. E' per questo, ovviamente, che a fine film ho lasciato andare più di una lacrima.

VOTO: 7

martedì 21 giugno 2011

"Mamma mia!"

Da troppo tempo non scrivo. Da sabato forse. Sono stata super impegnata diciamo...
Mi va di parlare di un musical famosissimo, uno dei pochi film musicali che ho visto e che oltre ad intrattenere lo fa a pieni voti. Mamma mia!, made in Abba, musicalmente parlando, mentre se vogliamo parlare della recitazione, Meryl Strepp la troviamo eccellente e adatta a qualsiasi situazione, oltre ad essere una delle poche attrici che ho visto interpretare personaggi di diverse età anche oltre i 60 anni e riesce molto bene a fare la quarantenne! Bella e brava davvero!
La storia è carina, è quella di una ragazza che convoca alle sue nozze i suoi tre possibili padri sperando, conoscendoli, di capire qual'è quello vero visto che la madre non vuole dirlo perchè forse manco lei lo sa. Bella situazione, diventa comica e divertentissime le musiche. Il musical a teatro non l'ho mai visto, ma lo immagino, dopo aver visto il fantastico film che è solo del 2008. Ma poi nel film ci sono, oltre alla Strepp, i bellissimi Pierce Brosnan e Colin Firth! E ho detto tutto... Povero Colin, non è la prima volta che fa la parte del gay, no? E mi viene da dire: ammazza Meryl! Non si faceva mancare proprio nulla! Ha una faccia così tenera! Ma poi, a chi salterebbe mai in mente di chiamare tre possibili genitori per le proprie nozze? E' chiaro che rischi di rovinarti il giorno più bello, devi essere proprio pazza! Che coraggio!

VOTO: 8