venerdì 28 settembre 2012

'Red lights" dal regista di Buried (Rodrigo Cortes)

Dicono di noi italiani che abbiamo poco sentimento patriottico, ma la maggior parte dei nostri film vede sul grande schermo una gran maggioranza di attori italiani, lo stesso non si può dire del vicino (solo geograficamente) cinema spagnolo che avendo ormai raggiunto un certo prestigio fuori i suoi confini, punta in alto con film in grande stile americano e attori del calibro di Robert de Niro o Sigourney Weaver. Proprio questi due sono i protagonisti, insieme a Cillian Murphy, del film spagnolo girato tra Barcelona e gli USA che uscirà in Italia a novembre. Il regista, Rodrigo Cortes, ha firmato solo tre lungometraggi, tra cui quello che nel 2010, alla sua uscita, fu definito un cult: Buried - sepolto. La fama non gli manca.

Brevemente, la storia è quella di un sensitivo che torna dopo 20 anni di fermo attività e trova ancora lì pronta a combatterlo la dottoressa specializzata a smascherare le truffe. Lei è la Weaver e non ha mai trovato nella sua lunga carriera un caso che portasse a credere che davvero esistono dei fenomeni paranormali. Non è questo un film di fantascienza, è un thriller, sta alla nostra cultura e credenza voler crederci o no.
Effetti acuti e inquadrature semplici che rendono bene l'idea della forza che scatena de Niro nei panni di un veterano sensitivo e guaritore. Lo svolgimento, che a un certo punto potrebbe farci andare in tilt, si conclude con un finale che personalmente non mi aspettavo, molto semplice ma d'impatto, e che sicuramente si ritaglia un posticino nel nostro cuore fino a poter arrivare a commuoverci. Ogni comportamento è ben motivato e le coincidenze non mancano, tutto è costruito linearmente per far si che il messaggio recepito abbia la risonanza scelta per lui da Cortes.

Uomini con poteri fuori dal normale, o doni. Crederci? A discrezione di chi guarda il giudizio, certo è che de Niro cieco e con i suoi sotterfugi inquieta un pochetto.

VOTO: 7

Nessun commento:

Posta un commento