mercoledì 1 giugno 2011

"Come l'acqua per gli elefanti"

Un ragazzo iscritto alla facoltà di veterinaria a cui improvvisamente vengono a mancare i genitori, viene a mancare il terreno da sotto i piedi. Fuga dalla città, approdo su un treno che trasporta un circo. Una ragazza, la moglie del capo comico del circo, una passione pericolosa da vivere, una laurea inventata e la solita violenza circense. Tutto questo in Come l'acqua per gli elefanti.
Non chiedetemi da cosa il titolo, perchè che ci sono gli elefanti l'ho visto, ma il significato non mi è arrivato. Così come non mi è arrivato l'intero film, forse quel giorno ero sintonizzata altrove, però devo ammettere che il fim non mi è piaciuto molto. Durante tutta la sua durata è stato inevitabile pensare ad un film spagnolo che ho visto di recente, del grande Alex de la Iglesia, Balada triste de trompeta, che consiglio vivamente.
Le somiglianze sono moltissime, quel che cambia è lo stile del film. Quello di Alex è un genere di fantasia, il suo solito meraviglioso vero e proprio humor negro, mentre quello che vede protagonista Robert Pattinson è un genere drammatico che non mi ha convinta molto. Non penso che ci sia stato plagio, perchè entrambi risalgono allo stesso periodo, anzi Balada triste de trompeta un po' prima. Ribadisco, si tratta di un genere totalmente diverso, forse non piacerà a tutti, ma le assonanze sono molteplici, finale incluso.
La cosa che meno mi è piaciuta è il non avvenuto tradimento tra la moglie del capo e il finto veterinario del circo, e la successiva confusione e ira che si scatena da parte del proprietario che si sente tradito. Caos, ho percepito troppo caos. Ma poi, Robert smettila di fare sempre il figo!

VOTO: 4

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