Ho rimandato così tante volte la visione di questo film che quasi non ci speravo più di vederlo. Non sono pentita di averlo visto, anzi mi spiace dire che mi è stata una visione al limite dell'indifferenza. Questo è probabilmente dovuto al fatto che è un film che non ho capito del tutto, anzi credo proprio che mi siano sfuggiti diversi tasselli.
E' davvero un film "intrippante", è un caos totale. E' Chromophobia, con Penelope Cruz. Ecco come ci sono arrivata! Sono diverse storie che si intrecciano tra loro, ma questo non basta, credo che dovrei rivederlo. Quello che sicuramente mi ha colpito di più è la storia della donna insoddisfatta che si fa curare da una psichiatra. Cosa si fa curare? Si fa curare per quello che le manca. Ma cosa le manca? Niente, ma ha bisogno di tutto, così dice il detto. Insoddisfazione è dunque la parola chiave, quella che muove tutto. C'è chi è soddisfatto (quasi) e non ha niente, come il personaggio di Penelope Cruz, e chi è insoddisfatto perchè non riesce a capire cosa gli manca, perchè pensa di avere tutto. Questa bella vita che ci illude di essere saturi, ci illude solamente di essere completi. E da qui soluzioni e finali estremi... Brava e piacevole la Kristis Scott Thomas e il Voldemord di Harry Potter Ralph Fiennes, fratello della regista.
Film troppo triste, perchè dice le cose come stanno, e tutti sappiamo già come stanno, perchè vedere un film per ricordarcelo? Ogni giorno ha la sua pena... dice un libro che conosco...
VOTO: 5
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