Quasi in occasione della morte di una delle coppie più solide del panorama televisivo italiano mi sono decisa a vedere la loro ultima fatica (nel vero senso della parola) in tv, "Crociera Vianello". Ormai erano alla fine, non erano più capaci di fare spettacolo, a momenti si vedeva pure che erano assenti o spaesati, e vederli così dopo tutto quello che sono stati nella memoria di tutti gli italiani, fa tenerezza. Ma anche così ci siamo accorti del tempo che passa, visto che ormai non esiste più nessuno di coloro che facevano quella tv, restano solo Mina e Raffaella Carrà. Poveri noi, cosa ci aspetterà dopo. Vedo secoli bui per la televisione italiana. Anche se nei secoli bui ci siamo già entrati da un po'. E anche vedere questa solida coppia prendersi in giro ma stare ancora insieme dopo anni e anni di matrimonio, ci fa sperare che tutto sia possibile e da così esempio a una nuova generazione, un esempio di coppia che ormai non si vede più in giro.
Non so cosa darei per tornare e poter vivere in quell'epoca. Mi rendo conto che forse sono contraddittoria. Ore fa scrivevo: "Grazie per essere figlia del nuovo millennio!". Ma per certi versi era pure meglio, era tutto più facile. E vedere la televisione era un piacere, tutto quello che si vedeva sapeva di genuino. Come lo so? Meno male che a qualcuno è venuto in mente di riproporre spezzoni di quelle trasmissioni tanto amate dai nostri padri e nonni, altrimenti giovani come me non avrebbero mai avuto la possibilità di conoscere quel modo di fare tv, tutta quella versatilità e varietà. E' così complicato tornare a quel tipo di tv? Non credo che i telespettatori disprezzerebbero, anzi...
Tornando all'ultima crociera dei Vianello, tutto molto scontato e nello stile delle loro scenette, soliti modi di fare e soliti temi. Ma Sandra e Raimondo sono quello che sono, anche adesso a un anno di distanza. Senza vergogna nel dirlo, un gran pezzo della nostra storia. Maestri. E ai maestri non si da voto.
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