Un cast non da teatro della scuola, un gran cast. Le due grandi Kate Winslet e Gwyneth Paltrow liquidate prima del previsto. Un escamotage che ho trovato stupendo. La Paltrow muore a pochi minuti dall'inizio, ed'è ricordata per tutto il film come prima vittima di un virus letale. La Winslet va incontro a un destino certo, e noi guardiamo che il tutto accada consapevoli come lei di cosa l'aspetti. Non esistono protagonisti, la protagonista è la paura e l'istinto di sopravvivenza. Se proprio ci deve essere qualcuno che ha un merito, allora la regina è la dottoressa che sperimenta su se stessa per trovare l'antivirus che possa salvare il mondo da un terribile contagio che si allarga a macchia d'olio sulla terra e non risparmia nessuno. E poi Marion Cotillard che ormai è diventata famosissima, con quell'accento francese fa da garante a una disgrazia che pare non avere rimedio. Tutto si risolve per il meglio solo dopo aver fatto passare sotto la ghigliottina milioni di persone nel giro di pochissimo tempo. Circostanze realmente verificatisi, una seconda "mucca pazza", un allarme davvero attuale e che si presenta anche oggi, come nel 2009.
Perchè courier 12 è la lingua che parla l'arte che amo. Siciliana sulla ventina, studentessa DAMS contro tutti, scrittrice di emozioni all'occorrenza e grande pensatrice autolesionista. Narcisista pure, e nevrotica. Obiettivo: sublimare questa pazzia fin ora distruttiva, perchè "dal letame nascono i fior".
mercoledì 28 dicembre 2011
"Contagion" da panico
Un cast non da teatro della scuola, un gran cast. Le due grandi Kate Winslet e Gwyneth Paltrow liquidate prima del previsto. Un escamotage che ho trovato stupendo. La Paltrow muore a pochi minuti dall'inizio, ed'è ricordata per tutto il film come prima vittima di un virus letale. La Winslet va incontro a un destino certo, e noi guardiamo che il tutto accada consapevoli come lei di cosa l'aspetti. Non esistono protagonisti, la protagonista è la paura e l'istinto di sopravvivenza. Se proprio ci deve essere qualcuno che ha un merito, allora la regina è la dottoressa che sperimenta su se stessa per trovare l'antivirus che possa salvare il mondo da un terribile contagio che si allarga a macchia d'olio sulla terra e non risparmia nessuno. E poi Marion Cotillard che ormai è diventata famosissima, con quell'accento francese fa da garante a una disgrazia che pare non avere rimedio. Tutto si risolve per il meglio solo dopo aver fatto passare sotto la ghigliottina milioni di persone nel giro di pochissimo tempo. Circostanze realmente verificatisi, una seconda "mucca pazza", un allarme davvero attuale e che si presenta anche oggi, come nel 2009.
Nottingh Hill... per chi non smette di sognare.
VOTO: 8
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"Un amore sotto l'albero"
VOTO: 6
E' Natale ma.. "L'amore non va in vacanza"
Aspettavo le vacanze per vedere diversi film con ambientazione natalizia, e ne ho visto qualcuno con questo clima così allegramente festoso che ammorbidisce chiunque.
L'amore non va in vacanza, meglio conosciuto come Holiday. Estremamente carino, con attori estremamente bravi e belli. Vogliamo parlare di Jude Law? Lasciando stare Jack Black, ovviamente... E poi Cameron Diaz e Kate Winslet, meravigliose! Queste si che sono commedie, non come le altre americanate!
Mi è piaciuta molto la storia della montatrice di trailer cinematografici che all'occorrenza vedeva scorrere come un trailer la sua vita quando sentiva di non star facendo la cosa giusta, e pure la storia di un ormai vecchio sceneggiatore con una sfilza di premi nel suo studio che viene portato a nuovo da una sfortunata in amore per ricordargli di quanto fosse vecchio. Il vecchietto somiglia un po' tanto a Spielberg, vero? And so, inizialmente ero convinta che Jude fosse l'amato bastardo di Kate e non suo fratello. L'ho capito alla fine, che occhio fino. Però l'ho apprezzato ugualmente, anzi di più scoprendo che era sincero e non prendeva in giro le due ragazze.
Certo che solo in un film due pazze possono decidere di andare alla parte opposta del mondo in cui si trovano per passare le vacanze di Natale sole come se non avessero una famiglia a cui rendere conto. Per ogni film americano che guardo noto che i personaggi sono così soli! Mamma mia che angoscia! Da qui lo scarso valore dato alla famiglia oltreoceano? Non so, non li conosco, però queste coincidenze mi fanno riflettere. Ah, io sono decisamente Cameron Diaz. Si, decisamente!
VOTO: 8
Travolti dal destino... la signora Ciccone e il figlio di Giannini
Diversi anni fa alla tv diedero un film che non seguivo, ma di cui mi ritrovai a vedere qualche scena. Dal quel poco che vidi mi sembrò di capire che delle coppie di ricconi stavano facendo una vacanza su una grande barca e la moglie snob di uno di questi faceva le torture a un povero marinaio. Mi sembrava di riconoscere in questa sicuramente bellissima donna la famosa Madonna, ma a quel tempo la sapevo solo cantante! Pochi mesi fa seppi dell'esistenza di un film di molti anni fa di Lina Wertmuller con Giancarlo Giannini e Mariangela Melato, dal titolo Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto. Finalmente ricordo bene il titolo! Mi è costato parecchio. Per diversi motivi non l'ho ancora visto, ma cercando su internet, tornando al presente, ho scoperto che nel 2002 il marito di Madonna, Guy Ritchie, ha girato un film dal nome Travolti dal destino con protagonisti la moglie, Madonna, e il figlio di Giannini, Adriano. Che sorpresa scoprire che era davvero Madonna quella che avevo visto anni fa! Ammetto che avrei dovuto vedere per primo il film della Wertmuller che ha ispirato il remake secondo me identico di Ritchie, ma non ho resistito, colpevole la curiosità nel vedere Madonna recitare. Devo dire che mi è piaciuto, ma il mio complimento va al soggetto che altro non è se non opera delle fatiche della cara Lina. La storia è davvero simpatica e paradossale. E' ironico vedere come il campo di forza cede il suo punto più forte a quel marinaio italiano che fino a poche ore prima era stato ripetutamente schernito e umiliato dall'arroganza e dalla prepotenza di una signora borghese americana che basava la sua superiorità unicamente sull'essere moglie di un ricco imprenditore farmaceutico, quando lei altro non sapeva fare se non muovere i muscoli delle sue gambettine scheletriche sulla bicicletta da ginnastica.
L'odio tra i due dura fino a oltre la metà del film, non si tratta della classica storia dove da subito entra in gioco l'amore. Qui ho avuto fino alla fine il dubbio che non si trattasse di una vera storia d'amore, ed'è allucinante vedere come si cambia sotto la pressa di situazioni che possono cambiare radicalmente il nostro modo di essere trasformandoci da tigri spietate ad agnellini senza difesa. Qui la cara Madonna, o il suo personaggio, perde la dignità e anche se il marinaio italiano troppo ignorante esagera un po', alla fine lei si fa amare. Manca un po' di psicologia che a me tanto piace, la quale avrebbe dovuto spiegarci meglio i meccanismi che hanno portato all'amore, ma siccome il pubblico è ormai troppo colto sa, anche se non ci è stato fatto vedere, come si cambia se ti perdi su un'isola deserta. Però devo ammettere che in certi punti mi è sembrato di essermi persa un passaggio, perchè da un momento all'altro Madonna passa dall'odio all'amore, devo riconoscerlo. La fine poi, mi ha lasciata perplessa. Diciamo che hanno voluto concludere in maniera alternativa, ma la colpa del tutto la ricollego alla non eccellente interpretazione di Madonna che anche trasformata in docile agnello non mi ha convinta del tutto della sua acquistata e sudata umiltà. Sicuramente le riesce meglio la parte di star della situazione sulla barca dei ricconi. Magari devo vederla in un altro film per farmi convincere che è meglio da attrice che da cantante.. per adesso rimango con la mia opinione, cioè che non mi piace come persona.
VOTO 6
giovedì 15 dicembre 2011
One day
Un film che dovevo vedere con un'amica, ma poi l'appuntamento è fallito con mio gran rammarico, e l'ho visto da sola. Al cinema? Ma anche no. One day.
Bellissimo, emozionante e che ti tiene attaccata allo schermo, nel mio caso al monitor. Lei è Anne Hathaway, lui Jim Sturgess. Lei conosciutissima, lui... un po' meno, per quanto mi riguarda. Ma è stato comunque una grande scoperta, perchè oltre a essere bellissimo l'ho trovato perfetto per la parte di sciupa femmine che non vuole impegnarsi in una stroria e che si ritrova ad esserci dentro fino al collo senza accorgersene, e con l'aggravante di essere stato relativamente "fedele" a lei per venti anni. Lei appunto, che altro non era se non un'amica. Due che si sono sempre voluti ma in momenti sbagliati, e che hanno perso un sacco di anni ad inseguirsi. La conclusione non è come me l'aspettavo, ma se fosse finito bene sarebbe stata la solita commedia, quindi anche se è stato un finale sofferto mi è piaciuto molto. Sono rimasta shockata al momento dell'incidente, è arrivato all'improvviso, non se lo aspettava nessuno, anche se da sempre ho avuto una certa paura per le biciclette che molto facilmente passano inosservate. E' stato bello anche vedere come nel corso degli anni lui è cambiato, e come è arrivato ai 50 anni circa totalmente diverso e maturato dal dolore della mancanza. L'unica cosa che è dispiaciuta è stata l'assenza di un figlio, assenza che ha contribuito a farmi piacere la storia, tutt'altro che scontata. E poi la cosa che amo di più, la fantastica locandina! Una delle migliori degli ultimi anni! Vedetelo, è bello bello!
VOTO: 8
domenica 20 novembre 2011
Arieccome.
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