giovedì 22 marzo 2012

"Full metal jacket" di Kubrick

Adesso posso dire di aver visto tutti e solo gli ultimi tre film di Kubrick. Mi è costato meno fatica di quello che pensavo in partenza. Ho visto Shining e Eyes wide shut, adesso pure Full Metal Jacket. Tre generi  diversi tra loro, ma tutti fatti così bene che capisco perchè Kubrick è quello che è considerato.
Pregiudizi sul fatto che fosse un film di guerra e io queste cose non le gu... no, un attimo, per fare quello che voglio io non devo dire "questo no", i pregiudizi non funzionano qui. Tutto o niente.
Ho apprezzato molto la prima parte del film, i primi tre quarti d'ora. La vita dei marines al campo d'addestramento. Questa parte mi è sembrata un film differente rispetto a quello che è iniziato dopo, al cuore della guerra, la parte più cruenta e sanguinolenta. Formidabile lo stacco nella scena e nella musica dell'inizio della seconda parte. Dopo esserci abituati a quell'ambiente, vedere la città aperta con quella musica da sottofondo ci mette allegria, un'amara allegria, di consolazione, di rifiuto al voler credere come quei soldati che la vita va odiata perchè è in attesa della morte.
La prima parte mi ha ricordato altri film nello stile, ma mai nessuno si era avvicinato a Kubrick nel far dire certe parole al sergente maledetto. Tremendo il modo in cui i marines venivano disumanizzati, ancora peggio saperlo vero. Ho trovato sorprendente ogni minimo dettaglio, tutto molto curato. Interessante e curioso, ma da far riflettere nel suo carattere animalesco e selvaggio. Lì c'erano persone, diamine, no armi! Non ho creduto ai miei occhi nel vedere la fine dei due protagonisti a metà film. Ma mi sono ripresa vedendo che non sarebbe andata per il meglio dopo. Ma ormai mi ero abituata, e vederli morire tutti mi ha lasciata quasi indifferente, erano troppo poco umani. Pena mi ha fatto veder la ragazzina desiderare di morire. Erano troppo cattivi per concederle la morte dopo la sofferenza di averla lasciata semi morta, agonizzante. Terribili momenti.
E' indubbiamente un capolavoro. Minuto per minuto mi è sembrato di essere addestrata con loro al campo, mentre mi è piaciuta meno la parte clou della guerra, inizialmente sembrava un po' lenta e noiosa abituati all'ironia cruda e insensibile del capo Hartman, ma da lì si snoda presto. E finisce, finisce la storia di quegli uomini nati per uccidere.

PS: Ho notato con un piacere mischiato al terrore alcune analogie con Shining. In primis le inquadrature, il primo piano a entrata in scorrimento che zoomma sui volti ravvicinati e impauriti dei personaggi, ovvero di palla di lardo in questo caso.


VOTO: 8

mercoledì 21 marzo 2012

"Quel pazzo venerdì" con link film

Facile la recensione di un film come Quel pazzo venerdì. Sarà per questo che i film impegnativi che vedo sono in numero minore alle commedie?
Oltre questo interrogativo "professionale", andiamo al dunque.
Questo è un film che chissà quante volte tutti abbiamo visto da piccoli e non in tv, sempre trasmesso su Italia 1 essendo un film Disney. Siccome avevo voglia di vederlo per bene, allora mi son messa di proposito. Scelta giusta direi, avrei potuto fare di meglio  ma non c'è male, per questa volta non posso lamentarmi.
Devo dire che non so per quale ricordo di quale film visto molti anni fa, la mia vista e psiche habbo un rapporto conflittuale con l'attrice protagonista, madre dell'adolescente. L'avrò vista in qualche film che sicuramente non doveva essere una commedia e mi è rimasta impressa in maniera traumatica. Adesso mi fa paura vederla, ma con questo film ho un po' superato. Eppure voglio trovarlo quel film lì...
Per tutto il film, dopo lo scambio di persona delle due, ho avuto una confusione non indifferente legata al fatto che mi veniva difficile vedere la figlia nella madre e viceversa. Sono pazza? Non credo, penso che concentrarsi e vedere una per quello che non è, confonde un po' tutti. Ovviamente dopo abituata il film è finito. Strana la sensazione che mi ha lasciato. Continuavo a vedere le cose con la convinzione interiore che non fossero quello che sembravano. C'è da ridere con me.
Parlando seriamente, il rapporto madre-figlia è stato portato un po' per le lunghe, drammatizzato. Io come figlia non sono così, ma pensandoci ci saranno stronzette come quella lì. Io mi metto troppo nei panni delle madri. Ma mi ha strappato un sorriso completo vederle in pace, per sempre?

QUI la prima parte, da lì le altre 9 ;)

VOTO: 8

Un mostruoso "Lochness"

Ricordo quando da piccola mio padre mi parlava del mostro di Loch Ness e come mi affascinava questa vicenda come tutte quelle che hanno a che fare con la storia e i misteri, potevo condividere a pieno con lui questa passione trasmessa, e lo faccio ancora quando possibile. Ma non mi sono mai documentata su questi presunti avvistamenti di un mostro in Scozia, mai fino ad oggi. Santa Wikipedia.
Ho visto che la mia amica, mia abituale fornitrice di dvd, ne possedeva uno chiamato proprio Lochness e così me lo sono presa in prestito. L'ho già visto questa sera, e sono arrivata alla conclusione che non so scegliere film meritevoli di essere visti. Scelta sbagliata perchè il film non mi è piaciuto molto. Mi sembra che badi più alla storia d'amore introdotta per forzatura e poco inerente o in linea con la storia. Non si risolve alcun mistero e il racconto scorre in maniera imprecisa e con dei buchi che in diversi punti del film mi facevano chiedere: ma se lo ricordano che stanno facendo un film su un presunto mostro a Loch Ness? Ripetuta sensazione che a momenti se lo scordassero, e con un clap clap volentieri li avrei fatti tornare tra noi. Fantascienza per le scene finali che rivelano le sembianze del mostro spacciato per buono. Surreale la decisione finale dello studioso, a dire del compare suo "uno scienziato molto umano". Uno scienziato cretino è uno che dopo una scoperta così se la lascia sfuggire per una mezza discussione con una donna conosciuta da nemmeno un mese, solo per amore! Piedi in terra! Ma mi faccia il piacere! Ma poi, con questo film il regista che ha concluso? Io non ci ho capito niente, non ho visto lo scopo. E' un film che si pone un fine che non riesce a raggiungere, si perde per strada, o nel lago, o non so. Ma magari ci arrivasse al lago! I personaggi passano più tempo dentro a parlare che fuori a esplorare! Troppe parole! Poche teorie, mi manca assai una parte scientifica! Impegnarsi un po' di più no? Ok che si sa poco su questa vicenda, ma caspita, la fantasia! Perchè siete artisti se no???

VOTO: 3

sabato 17 marzo 2012

"Gwyn principessa dei ladri" con link film

Pessimo esperimento mal riuscito quello di Gwyn, principessa dei ladri. Il film con Keira Knightley voleva essere il seguito o viaggio nel tempo futuro della figlia di Robin Hood. Peccato che sia inverosimile e mal composta. Volete darmi ragione? Ecco QUI la prima parte, troverete lì anche le altre.

VOTO: 3

"Febbre da cavallo, la mandrakata" con link film

Italiani, grandi comici di situazione. Dateci come argomento il denaro e le donne, e vi faremo ridere. Così va avanti Febbre da cavallo, la mandrakata. E non è male per intrattenere! Poi nel cast c'è Gigi Proietti, scusate se è poco! Un intreccio che vi strapperà diversi sorrisi e che è lontano dalla possibilità di stancarvi o distrarvi!

Ecco il film QUI sul tubo!

VOTO: 7

"Il Decameron" di Pasolini con link film

Ma c'era qualcosa che Pier Paolo Pasolini non sapesse fare? Filosofo, pensatore, uomo di politica, scrittore e regista. Lo sto scoprendo adesso, mi son posta come obiettivo quello di conoscerlo a fondo, e per farlo sono partita da due film che lo riassumono meglio, per quel che so. Ma credo che tutti i film abbiano lo stesso stile, quindi lo sto ancora inquadrando. Il decameron, ad esempio, è sconvolgente. Non ai nostri tempi, certo. Ma è facile capire perchè nel 1971, quando uscì, fu censurato. Conteneva le prime scene di nudo integrale maschile! Che scandalo, no?
Chi ricorda il Decameron di Boccaccio da quando lo studiò a scuola può immaginare cosa racconti nella sua versione il Pasolini. Il film mi ha ricordato Decameron pie visto al cinema anni fa con amici e di cui ora mi vergogno, e mi fa pensare anche alla nuova versione del Decameron che Woosy Allen ci farà scoprire presto con il titolo di From Rome with love. 
Diversi episodi, diverse storie separate tra loro, raccontate in una decina di minuti come fossero barzellette, e alcune con gli anni lo sono davvero diventate tanto da essere entrate nei luoghi comuni. Mentre lo vedevo mi chiedevo: Ma Boccaccio davvero scriveva queste cose nel trecento? Anvedi Boccaccio! E ste cose ce le fanno studiare a scuola! Ma con molta probabilità di preferisce il capitolo di Lisabetta da Messina o  di Andreuccio da Perugia a quello del convento delle suore curiose... Insomma, le cose che succedono ora succedevano pure nel 300, con la differenza che allora si era più discreti!

PS. Ma Pasolini che ci faceva nel film?

Il film potete vederlo QUI.

VOTO: 9

"Il bambino con il pigiama a righe" con link film

Ricordo quando questo film è uscito al cinema e l'eco che avuto in tutto il mondo tra le persone che l'avevano visto. Sono andata al cinema diverse volte nel periodo in cui era in programmazione ma non l'ho degnato di uno sguardo. Solitamente non vado al cinema per piangere. non l'ho visto nemmeno le volte che l'hanno dato in tv in occasione della giornata della memoria per la shoah. L'altro giorno invece ho voluto mettere da parte l'angoscia che mi avrebbe provocato la visione di un film come Il bambino con il pigiama a righe, e l'ho visto. E come sempre quando le aspettative sono gonfiate da quello che si sente in giro, mi ha un po' deluso. E' un film sintesi tra i migliori La vita è bella e Io non ho paura. Mi è sembrato in certi punti banale e prevedibile e ho trovato discutibile in fatto che la famiglia del bambino tedesco "senza pigiama" vivesse in una casa così tanto adiacente al campo di sterminio. Praticamente avevano gli ebrei in casa! Questa cosa mi è sembrata assurda.
Poi ovviamente, se voglio mettere la critica da parte e parlare col cuore devo dire che mi ha commossa alla fine, come ogni film che tratta questi temi, credo sia normale lasciarsi toccare. Comunque sicuramente ho trovato originale il punto di vista alternativo che si pone dalla parte dei "cattivi" e non dei buoni, delle vittime. Non voglio chiamare cattivo il bambino, ma tra i due era il più felice e non lo sapeva.

Anche questo lo potete trovare su YouTube QUI.


VOTO: 7