venerdì 30 settembre 2011

"Gli amori folli"... forse un po' troppo

Ho preso un dvx a caso da una delle mie due pile di dvx, convinta di stare per guardare un film di Pupi Avati. Mi perdoni Alain Resnais, perchè il film che mi accingevo a vedere era il suo.
Gli amori folli. Un titolo che lo rappresenta benissimo, anche se so di non aver capito del tutto il film. Qualcosa mi è sfuggita perchè non l'ho trovato un film d'amore portato agli estremi, ma solo quello di una donna sola che si fa innamorare da un uomo forse davvero folle. Mi è piaciuto molto l'inizio e questo modo di narrare le vicende tutto alla francese, mi piace molto. Il non voler mostrare il viso della protagonista se non dopo un paio di minuti e dopo averlo rigorosamente evitato. E' chiaro che siamo di fronte ad un artista che sa fare benissimo il suo mestiere. Lasciando da parte la storia che penso sia più onirica che reale, mi è piaciuto il modo di raccontarla, le immagini che ha usato soprattutto. I raccordi tra le inquadrature, cosa che amo moltissimo quando è fatta in maniera sofisticata.
L'unico problema alla fine. Che vuol dire "Quando sarò un gatto potrò mangiare croccantini?" Ma poi chi è quella bambina e da dove salta fuori?
Comunque ogni film è di chi lo fa e forse forse... Resnais come gli altri non è tenuto a spiegare tutto e noi a capirlo tutto. D'altronde nemmeno il primo Almodovar rende tutto chiaro. E mica ci sembra realista ogni quadro.

VOTO: 7

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