A me non piacciono gli horror e credevo che Guillelmo del Toro si dedicasse esclusivamente ai thriller con qualche sfumatura di horror. Mi sono dovuta ricredere e me ne sono accorta subito quando mi sono ritrovata avvinghiata al braccio del mio ragazzo con una mano a coprire un orecchio e l'altra a tappare gli occhi. Sono esagerata, siamo d'accordo, ma non avevo mai visto un horror e al cinema è tutto due volte peggio!
La madre porta la firma di un regista esordiente argentino, ma è prodotto dal grande del Toro che da sempre ai giovani la possibilità di farsi conoscere. Il film ha avuto molta pubblicità e penso che abbia ricevuto incassi discreti, ma è stato preceduto da un eco che non è proporzionato al suo reale valore. La storia ha qualcosa di commovente e questo contraddistingue proprio il tipo di cinema a cui presta attenzione il produttore di genere, ma l'ho trovata poco più che carina. E' quasi un horror fantasy, e paragonato a The orphanage non regge il confronto. Somiglia più ad altri film come La spina del diavolo.
Guadagna punti con la presenza di Jessica Chastain che per ora è all'apice del successo, ma personalmente non sono riuscita a commuovermi davvero a causa della spaventosa madre della storia che è talmente brutta... ho comunque dormito la notte che l'ho visto al cinema. Mi da rabbia però pensare che ero andata a vedere un altro film di produzione spagnola, ovvero Gli amanti passeggeri, l'ultimo prodigio - e lo dico senza averlo visto! - di Almodovar. Ancora manca alla mia collezione almodovariana, ma rimedierò presto. Questo per me è un torto.
La madre resta comunque deludente. Bravissime le bambine protagoniste, molto piccole. Come hanno fatto per non traumatizzarle davvero? Alcune scene non potrò dimenticarle facilmente.
VOTO: 5
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