sabato 17 marzo 2012

"Il bambino con il pigiama a righe" con link film

Ricordo quando questo film è uscito al cinema e l'eco che avuto in tutto il mondo tra le persone che l'avevano visto. Sono andata al cinema diverse volte nel periodo in cui era in programmazione ma non l'ho degnato di uno sguardo. Solitamente non vado al cinema per piangere. non l'ho visto nemmeno le volte che l'hanno dato in tv in occasione della giornata della memoria per la shoah. L'altro giorno invece ho voluto mettere da parte l'angoscia che mi avrebbe provocato la visione di un film come Il bambino con il pigiama a righe, e l'ho visto. E come sempre quando le aspettative sono gonfiate da quello che si sente in giro, mi ha un po' deluso. E' un film sintesi tra i migliori La vita è bella e Io non ho paura. Mi è sembrato in certi punti banale e prevedibile e ho trovato discutibile in fatto che la famiglia del bambino tedesco "senza pigiama" vivesse in una casa così tanto adiacente al campo di sterminio. Praticamente avevano gli ebrei in casa! Questa cosa mi è sembrata assurda.
Poi ovviamente, se voglio mettere la critica da parte e parlare col cuore devo dire che mi ha commossa alla fine, come ogni film che tratta questi temi, credo sia normale lasciarsi toccare. Comunque sicuramente ho trovato originale il punto di vista alternativo che si pone dalla parte dei "cattivi" e non dei buoni, delle vittime. Non voglio chiamare cattivo il bambino, ma tra i due era il più felice e non lo sapeva.

Anche questo lo potete trovare su YouTube QUI.


VOTO: 7

"Hollywood party" con link film

Ho visto un film solo perchè una delle mie attrici favorite lo menzionava in una sua intervista. Curiosità, ma so che non è peccato. E mi sono stupita di come sia potuto accadere che non abbia conosciuto prima il protagonista di questa splendida commedia americana, Peter Sellers. Il film è Hollywood party e il regista è Blake Edwards, anche regista di Colazione da Tiffany.
Ho saputo, considerando che questo è il primo film che vedo con Peter Sellers (La pantera rosa), che è un bravissimo e famosissimo attore comico. Non lo sapevo, e questo non so se non è peccato.
Tutto ha luogo nella villa di un produttore cinematografico durante una festa, e Sellers fa da attore-comparsa guastafeste, guardando il film vi renderete conto di come non esista termine più azzeccato! Diverse gags riempiono il film e Sellers le affronta benissimo, è la grande star della festa e del film, altro che grandi registi e produttori vari! Eppure sulla sua stabilità mentale non ci giurerei... Diciamo che... è un artista! E che... tutti i migliori sono matti! Guardate il film e vedrete che ben presto non aspetterete altro che il momento in cui lo strano e bizzarro ospite venga smascherato. Ma poi, chi l'avrà invitato???
Il film lo trovate su youtube QUI! Buona visione!

VOTO: 8

sabato 10 marzo 2012

"I laureati" con link film

Imprescindibile per un italiano non conoscere i grandi nomi della commedia italiana del passato e del presente. Gli ultimi sono grandi in maniera differente e con mezzi differenti, ma meritano di dedicarci quel tempo che gli affidiamo per intrattenerci quell'oretta e mezzo, due.
Pieraccioni è uno di questi, e conosco quasi tutti i suoi film, ad eccezione dei primissimi. Ma sto rimediando a partire da I laureati. 
Film del 95 ma che mi è sembrato molto più vecchio per ambientazione e costumi. Ma questi laureati ce la faranno mai a laurearsi? Sono un gruppo di amici, di coinquilini che in 3 anni hanno dato 3 materie in 4, e io mi lamento. C'è qualcosa che non va. I laureati o gli sfigati? Poverini, chi più chi meno, ma ben integrati nel rappresentare l'uomo mediocre per chi si accontenta di uno che respira senza saper mettere due parole insieme che abbiano un senso. Il risultato ovviamente è quello che è, diverte e fa pure ridere, soprattutto perchè è raccontato bene e il ritmo è quello giusto. Passano i minuti senza sentirli. E poi mi ha sorpreso vedere Pieraccioni così carino da giovane, lo ricordavo peggio. Grandissimo Rocco Papaleo, mentre Ceccherini mi ha sempre fatto antipatia, idem per il quarto uomo. La Cucinotta, nonostante sia mia concittadina, mi è sembrata scarsetta, poco intonata, e poi questa dizione la vogliamo fare bene una volta per tutte?
Comunque complimenti all'effetto naturale del film. A volte alcuni sembrano troppo costruiti. Questa naturalezza è però la specialità di noi italiani, la commedia è o non è nostra? Ho però il dubbio se esserne o no orgogliosa...

Guardatelo QUI!

VOTO: 7

mercoledì 7 marzo 2012

'Posti in piedi in paradiso', dov'è il vecchio Verdone?

Carlo Verdone al cinema è capace di far sballare il botteghino già dal primo giorno. Non male che sappiamo ancora riconoscere le commedie che meritano da quelle che no. Ma non posso fare a meno di dire, avendo visto quasi tutti i film di Verdone, che ormai la sua epoca migliore è passata. Posti i piedi in paradiso, insieme agli altri ultimi film è ben lontano da essere un capolavoro e una commedia brillante. E' appena più che sufficente nella media ma ha dei momenti davvero divertenti. Il bello di Verdone è anche qui che dopo una battuta ce ne sta subito un'altra e la risata continua, non si ride più per quella precedente perchè quella dopo è capace di superarla. E' comicità di situazione, di parola e di gesto. Gli attori sono i migliori sulla piazza al momento, ma sicuramente la scelta migliore del film è la presenta di Micaela Ramazzotti di cui già sapevo che fosse molto brava, ma che in questo film si supera. Capace non solo nei ruoli più drammatici, ma anche in quelli comici pure se caratterizzati da una certa problematicità e da un tocco drammatico. Resta comunque una delle migliori al momento ed'è molto ma molto espressiva, oltre ad avere una voce interessante. Verdone si circonda sempre di grandi talenti femminili, ma con Favino non poteva scegliere di meglio. Giallini ha già lavorato con lui, mentre la coppia Favino Verdone mi è sembrata molto funzionante e da ripetere, magari con una storia più convincente e più intrecciata. Verdone, almeno tu torna quello di prima però!

VOTO: 7

Tra "Miseria e nobiltà" con link film

Tutti ne abbiam sentito parlare, anche voi che avete vent'anni come me e non c'eravate quando questo film è uscito, ma c'erano i vostri genitori, i vostri nonni. E ha fatto successo, chissà quante volte l'hanno dato alla tv e quanti di voi conoscono scene o battute senza saperne il titolo o senza averlo visto per intero. A me succede con un sacco di film, ma questo è storia ed'era assolutamente da vedere prima o poi. Miseria e nobiltà vi dice niente? A me dice molto, soprattutto se si fanno alcuni nomi come Totò, Sophia Loren... Storia del cinema italiano.
Due famiglie che vivono per miracolo si uniscono sotto lo stesso tetto con la speranza di riuscire a vivere e a mangiare più a lungo unendo le "ricchezze", ma la situazione è ogni giorno sempre più difficile, fin quando si presenta loro una possibilità alla quale non possono sottrarsi e la storia ha un lieto fine. Miseria e nobiltà sono l'inizio e la fine della storia, ma anche se questa si conclude bene e con qualche soldo in più per i nostri simpatici miserabili, è ben lontana dalla vera nobiltà di chi li aiuta a vivere. E' neorealismo questo di saper cogliere il vero per strada e riprenderlo mentre si fa così reale.  Le risate non si faranno mancare per questa commedia di tipo teatrale che prima di chiudere il suo sipario agli occhi degli spettatori fa pronunciare a un mito come Totò la seguente frase: Torno nella miseria, però non mi lamento: mi basta di sapere che il pubblico è contento. Questa frase è capace di emozionarmi perchè racchiude in se la meraviglia e il successo della commedia dell'arte italiana, infatti è uno scritto firmato De Filippo padre. La commedia dell'arte è sicuramente l'origine del Neorealismo Italiano. Tutto va bene purchè faccia ridere.

Il film si trova QUI

VOTO: 10

"Il mistero di Bellavista" commedia misteriosa con link film

Il mistero di Bellavista (o Così parlò Bellavista) è la classica Napoli che mai annoia nelle commedie italiane in cui siamo tanto specializzati. Con attori del calibro di Marina Confalone, una delle mie preferite, esordisce con una sequenza brillante di un capitone che fa i dispetti e si fa credere morto per sfuggire alla furia omicida e famelica della sua carnefice. Una scena davvero divertente in stile "cartone animato", manca solo che il capitone parli. Per il resto un presunto delitto, o meglio una scomparsa di una donna, presunto perchè immaginato con molta  fantasia da un gruppo di amici, tra cui il dottor Bellavista, che spia con un telescopio dal terrazzo di un palazzo l'intero cortile, a mo' di La finestra sul cortile di Hitchcock. Ma chi è in grado di superare l'Italia in quanto a commedie? O forse la domanda sarebbe: ma chi altro produce tante commedie? O ancora: quante commedie l'anno vengono girate in Italia? Vergognoso, direi. Qui il genere è indolore perchè ci sono dei signori attori, che altrimenti...

Ecco il FILM!

VOTO: 7

'Una separazione' al passo coi tempi

Una separazione, film iraqueno di Asghar Farhadi vince l'Oscar al miglior film straniero per il 2012. Il primo premio in assoluto vinto dall'Iraq agli Oscar. Immagino sia una grande soddisfazione per un popolo sempre in ombra e ricordato solo per episodi di guerra e di sottosviluppo. Il regista, che è anche sceneggiatore e produttore del film, ha dedicato la vittoria al suo popolo che sicuramente avrà gradito molto e così gli riconosce la possibilità di entrare a far parte del cinema internazionale. Possibilità finora poco concessa al cinema arabo.
Il film mi è piaciuto moltissimo e mi ha più volte e in più punti commossa. La storia è quella di una famiglia più moderna di altre e con problemi come quelli di qualsiasi famiglia europea. Compare la malattia, i problemi di coppia e sicuramente la gelosia. Ecco da dove viene lo steriotipo del siciliano geloso, dalla gelosia degli arabi che ci hanno tanto dominato, da dove se no?? 
Ho apprezzato tantissimo al semplicità del linguaggio, il ritmo fluido e l'atmosfera familiare di questa commedia drammatica che ci presenta un altro Iraq, di cui pochi sicuramente sanno. Auguro davvero a questo paese e a questo regista di continuare su questa strada del successo e di portare avanti il nome dell'Iraq e di chi in questo film ci ha lavorato. 
Mi è piaciuto molto il finale lasciato aperto e alcune frasi che lo rendevano per niente artificiale ma anzi molto semplice e a contempo un ottimo intrattenimento e spunto di riflessione. La miseria non manca, si tratta comunque di zone povere e che ancora hanno molta strada da fare prima di vedere la luce, ma per me è stato vedere qualcosa di diverso, un clima e contesto distinto e un linguaggio che non è molto dissimile dal nostro, quello fatto bene però. 


VOTO: 9