Il titolo non mi è ancora del tutto chiaro, e ancora meno lo è il perchè un'attrice come Pilar Lopez de Ayala che ha lavorato coi migliori registi spagnoli e non, abbia accettato di partecipare a questo progetto così sperimentale. Suppongo che ci avrà creduto, o altrimenti le è sembrata una cosa originale e diversa che rompe lo schema tradizionale della narrazione.
Perchè courier 12 è la lingua che parla l'arte che amo. Siciliana sulla ventina, studentessa DAMS contro tutti, scrittrice di emozioni all'occorrenza e grande pensatrice autolesionista. Narcisista pure, e nevrotica. Obiettivo: sublimare questa pazzia fin ora distruttiva, perchè "dal letame nascono i fior".
martedì 28 febbraio 2012
"Buenas noches España" film sperimentale ai margini
Non ho mai visto cinema alternativo e sperimentale, e sono rimasta sbalordita dalla novità di un non film come Buenas noches España. Di Raya Martin, il film concorre al Festival Margen che si dedica alle pellicole al margine del cinema spagnolo cosiddetto "normale". Nonostante la sua particolare abnormità mi è piaciuto perchè mi ha tanto ricordato un sogno, con i suoi contenuti confusi, ripetitivi, non univici e che lasciano perplessi. Costituito di più episodi ha davvero le sembianze di un viaggio onirico nei sentimenti dei personaggi e nella storia passata. E' muto e accompagnato non sembre dalla musica. Potrebbe sembrare noioso e lo è per certi versi, soprattutto perchè la qualità non è nella norma, sembra ripreso con una macchinetta da quattro soldi e poi peggiorato (per renderlo migliore) al computer, visto che le immagini non sono chiare e i colori sembrano invertiti o dipinti a mano, tanto che ciò che si vede non sempre appare chiaro. Ma non credo che esistano altri modi di renderlo più simile ad un sogno, e ci è riuscito perchè me l'ha ricordato. Chiunque credo possa fare una cosa come questa, ecco perchè si trova al margine del commerciabile, perchè è all'altezza di chiunque.
Il titolo non mi è ancora del tutto chiaro, e ancora meno lo è il perchè un'attrice come Pilar Lopez de Ayala che ha lavorato coi migliori registi spagnoli e non, abbia accettato di partecipare a questo progetto così sperimentale. Suppongo che ci avrà creduto, o altrimenti le è sembrata una cosa originale e diversa che rompe lo schema tradizionale della narrazione.
VOTO: 6 (voto ai margini)
Il titolo non mi è ancora del tutto chiaro, e ancora meno lo è il perchè un'attrice come Pilar Lopez de Ayala che ha lavorato coi migliori registi spagnoli e non, abbia accettato di partecipare a questo progetto così sperimentale. Suppongo che ci avrà creduto, o altrimenti le è sembrata una cosa originale e diversa che rompe lo schema tradizionale della narrazione.
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