mercoledì 4 gennaio 2012

"Chromophobia"

Ho rimandato così tante volte la visione di questo film che quasi non ci speravo più di  vederlo. Non sono pentita di averlo visto, anzi mi spiace dire che mi è stata una visione al limite dell'indifferenza. Questo è probabilmente dovuto al fatto che è un film che non ho capito del tutto, anzi credo proprio che mi siano sfuggiti diversi tasselli.
E' davvero un film "intrippante", è un caos totale. E' Chromophobia, con Penelope Cruz. Ecco come ci sono arrivata! Sono diverse storie che si intrecciano tra loro, ma questo non basta, credo che dovrei rivederlo. Quello che sicuramente mi ha colpito di più è la storia della donna insoddisfatta che si fa curare da una psichiatra. Cosa si fa curare? Si fa curare per quello che le manca. Ma cosa le manca? Niente, ma ha bisogno di tutto, così dice il detto. Insoddisfazione è dunque la parola chiave, quella che muove tutto. C'è chi è soddisfatto (quasi) e non ha niente, come il personaggio di Penelope Cruz, e chi è insoddisfatto perchè non riesce a capire cosa gli manca, perchè pensa di avere tutto. Questa bella vita che ci illude di essere saturi, ci illude solamente di essere completi. E da qui soluzioni e finali estremi... Brava e piacevole la Kristis Scott Thomas e il Voldemord di Harry Potter Ralph Fiennes,  fratello della regista.
Film troppo triste, perchè dice le cose come stanno, e tutti sappiamo già come stanno, perchè vedere un film per ricordarcelo? Ogni giorno ha la sua pena... dice un libro che conosco...

VOTO: 5

Anche se è amore... non si vede!

L'ultimo film che ho visto al cinema risale al 27 dicembre, insomma troppo tempo fa per una come me che va al cinema in media 3 volte al mese. Ma considerando che siamo in periodo natalizio... non mi resta altro che recensire film visti tempo fa o quelli che guardo solitamente sola al pc in momenti di grande noia.
Si tratta di Anche se è amore non si vede, con e di Ficarra e Picone, la famigerata coppia di comici palermitana che ruba una risata a chiunque. Rispetto agli altri loro film questo non è chissà quale capolavoro, mi aspettavo di meglio ma già il trailer non prometteva niente di speciale. Le migliori gags sono quelle dello stesso trailer, "se le sono sparate" tutte nell'anteprima del film e al loro momento durante il film non fanno così ridere, perchè si ha già riso prima. La storia è poco originale, credo che debbano cambiare qualcosa per poter continuare a far ridere come coppia. E' sempre difficile il compito di un comico, ma per questo vengono pagati un sacco di soldi, non possono e non devono deludere le nostre aspettative! Speriamo che per la prossima volta pensino a qualcosa di davvero brillante, o che... non tentino di nuovo a fare i registi!
Sicuramente più che mediocre la brava Ambra Angiolini!

VOTO: 5

"Wolf, la belva è fuori"

Anche il film di cui sto per parlarvi vanta la presenza nel cast di due attori, e una sola di queste due presenze basterebbe per attirare a se l'attenzione di qualsiasi amante di cinema, come me.
Jack Nicholson e Michelle Pfeiffer, due attori che amo tantissimo. Lui per Shining e lei per Ladyhawke. 
Ma ad essere sincera, che è per questo che scrivo qui, il film non è tanto nel mio genere. E' fantasia, è completamente lontano dalla realtà e io amo particolarmente i film anche crudamente realistici.
Un uomo morso da un lupo si trasforma all'occorrenza anch'egli in un lupo, e trasforma chiunque morde in lupo. Storia prevedibile, non mi piace molto il personaggio della Pfeiffer, nient'altro che una ragazza viziata. Nicholson è sicuramente eccellente ovunque lo si mette, e questo personaggio è sicuramente nel suo stile. Curiosa di vedere gli altri film che hanno reso famoso Nicholson, oltre Shining che non vedo l'ora di recensire...

VOTO: 4

"Midnight in Paris" all'insegna del Surrealismo

Dalì, Buñuel, Picasso, Hemingway e tanto altro in Midnight in Paris firmato Woody Allen. Curiosa di vederlo per soppiantare la delusione subita all'uscita del cinema dopo aver visto Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni, Midnight in Paris è sicuramente migliore del precedente. Non mi resta altro che aspettare con molte aspettative Bop Decameron trasformato in Nero Fiddled perchè pochi italiani sapevano cosa fosse il Decameron, ed'è qui che mi cadono le braccia. Ma tralasciando questa piccola parentesi di amarezza nazionalista italiana, andiamo a questa mezzanotte parigina di Owen Wilson.
Il cast è ricco, come in tutti i film di Allen, che quando la storia non è niente di speciale solitamente lo riempie di figurine, ma non è esattamente questo il caso. Sono molti gli attori famosi e bravi e qui la storia c'è. Il Surrealismo la caratterizza, surrealismo come genere e Surrealismo come corrente artistico-letteraria. Così come è surreale quello che accade al protagonista, Wilson, che ogni sera a mezzanotte sale su un'auto d'epoca e viene trasportato in un tempo lontano, la Parigi anni 20. Sembra un sogno, sembra quello che lui immagina e tanto desidera pur di fuggire a una vita che non fa esattamente al caso suo, e in un momento delicato di precarietà e incertezza lavorativa, dove deve scrivere un romanzo ma gli manca quel qualcosa per renderlo magico. E sono sicura che dopo questa fantastica esperienza l'abbia trovato, per lo meno Hemingway gli ha dato più di un suggerimento. Conversazioni tipicamente alleniane, perchè per me Allen è un regista a cui piace tanto far conversare i personaggi e ci riesce magnificamente perchè è uno dei pochi a non farmi annoiare in minuti e minuti di parole e parole senza azione. E in queste conversazioni mi sono arrivate molte cose, come non avrebbe potuto essere altrimenti per una come me che sogna di sceneggiare delle storie, e in questo senso i consigli di Hemingway sono significativi, sono piccole accortezze guida per chi ha una storia e non sa come farla funzionare, perchè sempre si ha la sensazione che manchi qualcosa, anche quando si ha tra le mani la sceneggiatura di Match point.

VOTO: 7

Scelta sbagliata per "Divorce, americane a Parigi"

Stasera credo di aver scelto il film sbagliato. Il cast mi ha ingannata. Naomi Watts, Kate Hudson...si, brava la prima, meno la seconda. Film discreto, nemmeno sufficiente.

La storia sposta le protagoniste dall'America alla Francia e mette a confronto mondi opposti. Quello americano nella sua superficiale tipicità e quello europeo per eccellenza, Parigi di tradizioni e bei modi tanto occupati a salvaguardare l'apparenza.

Film che non mi ha entusiasmata affatto, non racconta niente di nuovo. Eppure dovevo aspettarmelo... 

VOTO: 4

martedì 3 gennaio 2012

"Parole d'amore" con titolo che inganna

Ogni film è una sorpresa, il titolo ti può ingannare come lo può fare pure la locandina. Puoi essere ingannato anche dalla sinossi, e non basta leggere il genere per essere sicuri di vedere un determinato film. Aspettative accantonate, questo è quello che è successo oggi a me. Ultimamente sono in vena di film romantici e cercando cercando... ho trovato un film con Richard Gere e Juliette Binoche, dal titolo Parole d'amore. In realtà non si trattava di nessuna storia d'amore, ma non per questo ne sono rimasta delusa, anzi, ho visto qualcosa di diverso. Non la solita coppia non più giovane ma una bambina di 11 con un grande dono, la fantasia. Direte: "Ma tutti i bambini possiedono molta fantasia!" Bugia, c'è chi ne ha di più. La piccola Eliza del film diventa campionessa di spelling, quando le viene detta una parola lei la divide in ogni singola lettera dell'alfabeto che la compone e lo fa chiudendo gli occhi, le vocali e le consonanti prendono il volo e la stessa parola si rivela sussurrando se stessa all'orecchio della candidata a diventare la più brava di tutta la California. Inizialmente non ci trovavo niente di speciale nel saper fare lo spelling, non credo sia così difficile, e nemmeno ora ripensandoci lo trovo un dono di pochi, ma forse per una bambina di 11 anni lo è, di fatto i candidati erano tutti bambini, non certo gente adulta! I contenuti ci sono e sono tanti, saranno anche strausati ma arrivano sempre a sensibilizzarmi, parlo almeno per me. Diciamo che li sento miei. Una aforismo di Nietzsche dice "Per chi è molto solo, il rumore è già una consolazione.", e questa frase credo rappresenti e descriva a pieno questa storia familiare che si anima alla scoperta del talento della bambina, ma si anima peggiorandosi. Una cosa così bella diventa un dramma. Si può anche dire che dando molta importanza a una persona se ne trascurano delle altre, ma non è tutto qui. Ci sono tanti aspetti di questo film su cui ci sarebbe da riflettere. E che grande cosa la fantasia, crea come distrugge. Gere non mi piace, la Binoche si. La bambina è stupenda, il film è da vedere.


VOTO: 7

lunedì 2 gennaio 2012

"Evening", un amore senza tempo

In queste vacanze di Natale hanno dato su IRIS, canale tutto film che amo, un film romantico che mia nonna guardicchiava mentre cucinava. Lo seguiva ma non ci capiva niente. Mossa dalla curiosità ho cercato il titolo su internet e l'ho visto. Una bella storia che attraversa diversi decenni, un viaggio nel tempo che ci racconta la vita di una donna ormai sul punto di morire, che durante i suoi deliri, preoccupando le figlie ricorda un particolare periodo attraversato in passato, quando sia lei che la sua migliore amica erano innamorate dello stesso uomo. Un film che può commuovere trattandosi di ricordi sussurrati sul punto di morte.
Mi è molto piaciuto, mi ha ricordato vagamente altri film, tra cui Mamma mia, forse perchè c'è di mezzo un matrimonio e c'è Meryl Strepp in un ruolo marginale. Nota impotante, c'è nel cast la brava Natasha Richardson, moglie di Liam Neeson morta pochi anni fa per una disgrazia. Mi è sempre piaciuta, e rivederla fa molto strano.
Un cast importante! Una storia d'amore per quando siete in vena di sognare e distaccarvi dai voi stessi.
VOTO: 6