Immersa nello studio, mi sono ritrovata costretta a vedere alcuni film delle origini, in particolare La corazzata Potemkin del russo Ejsenstein, maggior esponente della scuola di montaggio russo negli anni venti, una corrente d'avanguardia che si oppone al cinema industriale. E' ovviamente un film muto e in bianco e nero, con inserti extradiegetici, cioè descrizioni oltre che immagini.
La vicenda, inventata, racconta la ribellione dei russi alla corazzata Potemkin per la liberazione di Odessa durante la rivoluzione russa. Il film è accompagnato da una musica che intrattiene lo spettatore che non sente le voci dei protagonisti, e che cambia in base all'importanza del momento che racconta, da lenta a movimentata.
E' un film da seguire bene, se ti perdi non capisci più niente essendo che devi leggere le descrizioni.
E' divertente vedere com'è cambiato il modo di recitare nel corso degli anni. Prima era molto caratterizzato e schematizzato, molto più marcato di adesso. E' un importantissimo documentario storico, per fortuna che questa pellicola si sia salvata.
VOTO: 7
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