mercoledì 1 giugno 2011

"Remember me"

Vi commento un film che ho appena finito di vedere, fresco fresco. O caldo come il pc che mi ha surriscaldato le gambe e mi fa sembrare di stare 40 gradi all'ombra l'ultimo giorno del mese di maggio. Si capisce che sono contenta che sia arrivata l'estate, no?

"Remember me". Me ne hanno parlato tutti molto bene. Ricordo l'anno scorso il trailer al cinema. Pensavo: "Lo vedrò", ma il mio accompagnante non sembrava tanto convinto. Di certo non è per lui che non l'ho visto. Ma faceva parte dela mia lunga lista, quindi prima o poi sarebbe arrivato il suo turno, e invece di allungare il brodo con film incontrati per caso nelle mie gite notturne sui siti di streaming, ho preso la drammatica decisione di farmelo fuori subito, senza pensarci troppo (già!). Drammatica, appunto, come il film. Molto ma molto drammatico. La storia di due ragazzi con un episodio che li ha segnati nell'infanzia, un dolore di quelli che se hai fortuna lo superi altrimenti ti rovina la vita. E se non lo fa, ti segna a vita. Due lutti estremamente dolorosi e due strade diverse che per puro caso, o volendo anche per vendetta, si incontrano e ne fanno una sola. Di contorno due padri dei peggiori, uno decisamente poliziotto e un altro troppo assente e che pensa solo al lavoro. Una figlia piccola che quasi sconosce suo padre. Questa è la cosa che più mi ha toccata del film. Vedere come un padre può essere lui stesso la causa dell'infelicità della propria figlia quando giusto da lui dovrebbe partire la più assoluta protezione verso chi ama. Ma non tutti amiamo allo stesso modo, è chiaro. In certi casi, per fortuna rari, la presenza dell'amore si fa desiderare. E' completamente assente. Non credo sia questo il caso, solo che per una bambina di sei anni l'amore si deve manifestare per quello che è, poco interessa se tuo padre ha un modo diverso per manifestarti affetto. I bambini sono diretti, e così vogliono che tu sia con loro.
Un meraviglioso Pierce Brosnan di cui sono pazzamente innamorata, inutile negarlo. Anche con 58 anni sulle spalle rimane un uomo affascinantissimo. Mentre Robert Pattinson non mi è piaciuto moltissimo, fa sempre le solite facce stile Twilight. Solo che lì ci stanno, ma non può fare ovunque il vampiro dentro i vestiti di un 21enne newyorkese! La ragazza che gli fa il filo nel film mi è piaciuta, ma non l'avevo mai vista prima d'ora, credo.
Ma sono convinta più di ogni altra cosa che ciò che attribuisce maggior drammaticità al film è il dramma finale, il dramma nel dramma: l'attentato delle Torri Gemelle dell'11 settembre del 2001. Non avevo mai visto fin ora un film che citasse l'evento, eppure ce ne saranno sicuramente degli altri. Certamente non era un finale che mi aspettavo, è molto triste. Il film ha guadagnato molto aggiungendo questa disgrazia finale. Il che suona malissimo, ma è, ahimè, l'amara verità. Siamo italiani, ci piace piangere con delle belle storie che finiscono male. Più si piange, più i film sono belli. Che essere contraddittorio l'uomo, vero?

VOTO: 6

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